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Giro e Tour: le cronometro
#1
Tra i non pochi "meno" del ciclismo degli ultimi anni (tappe brevi, meno montagne) osserviamo anche la riduzione delle cronometro, spesso ridotte a modeste comprimarie dei grandi giri. E' abbastanza evidente la ricerca di una spettacolarità relativa all'incertezza della classifica, poco compatibile con vere tappe di alta montagna over 200 km. e con lunghe cronometro. Sembra incidere anche la tipologia dei corridori di casa, quando possibile cercando un tracciato che ne favorisca la competitività. 
Mi sono incuriosito e ho recuperato i dati dei chilometri a cronometro previsti dalle diverse edizioni di Giro e Tour. Sono escluse le cronometro a squadre, rilevanti al Tour (in un periodo se ne svolgevano ben 2 per ogni edizione!), molto meno al Giro. E' invece compresa l'unica cronostaffetta (Giro 1971), calcolata solo per i chilometri percorsi da ciascun corridore (6,2). Non ho distinto tra cronometro pianeggianti, miste o cronoscalate, lavoro che richiederebbe tempi ben maggiori. 
Ero partito dal 1961, considerandolo un periodo in cui il ciclismo iniziava a entrare nell'epoca moderna, anche in termini di ricerca sui materiali (ovviamente non paragonabili ai mezzi attuali). Volendo poi visualizzare la media mobile (qui fatta su 9 anni), ho recuperato i dati dal 1957. 
Presento i dati ottenuti con tre grafici: 


[Immagine: Cronometro-Giro.png]


[Immagine: Cronometro-Tour.png]


[Immagine: Cronometro-Media.png]


La media complessiva del Giro è di km.  71,4 , quella del Tour di km. 96,6. 

Il fatto è che Giro e Tour dovrebbero essere fedeli a sé stessi, essere IL Giro e IL Tour. Che in una epoca di materiali nettamente superiori, di metodi di allenamento più sofisticati, di assistenza in corsa di notevole livello, si riduca tutto non sembra avere molto senso. Ovviamente, con una ottantina di chilometri a cronometro per edizione le tappe di montagna dovrebbero esserci in termini adeguati per numero, quote e chilometraggi. E, forse, il ciclismo non perderebbe così terreno nella passione del pubblico. 
 
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[+] A 9 utenti piace il post di OldGibi
#2
Sono basito dalla totale assenza di cronometro al giro d'Italia 1962. 
Cos'era, un intento di allontanare Anquetil? 

In ogni caso il Giro d'Italia tende a mantenere un'oscillazione quasi stabile da una ventina d'anni, alternando anni con numeri "sufficienti" ad annate indegne come il 2021. 
Mentre il Tour ha subito dei bei tracolli, e il 2012 sembra un caso veramente isolato. 

Fortunatamente i km a crono del Tour 2021 saranno circa 60 , non so che dire  Sweat

La cronometro a squadre sembra invece sempre più moribonda come specialità
 
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[+] A 1 utente piace il post di Giugurta
#3
Probabilmente sì, il 1962 era un Giro anti - Anquetil, i possibili protagonisti italiani erano decisamente più scalatori che cronoman. 
D'altra parte, negli anni di Merckx non si abbondava, è stato con l'arrivo di Moser e Hinault che italiani e francesi hanno scoperto di amare le cronometro. Il Giro vinto da Moser è stato quello con più chilometri a crono (140). 
In anni recenti è stata forte la sensazione che la riduzione di cronometro al Tour fosse attenta ai corridori francesi e a Bardet in particolare. 
Direi che il giudizio a distanza di anni fa capire quanto sia sbagliata questa impostazione. 

Trovo la cronosquadre poco "sportiva" nel contesto di un grande giro. Che Froome (o chi per lui) potesse godere di un buon vantaggio di partenza rispetto ad un Quintana, ad esempio, non mi convince affatto. Per me zero cronosquadre o, al massimo, una brevissima cronosquadre come prologo, pochi secondi e via.
 
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#4
Secondo me il Giro aveva preso una buona strada piazzandosi spesso fra i 60 e gli 80 km (che non sono tanti se pensiamo alla storia del ciclismo, ma sono tanti se pensiamo alla tendenza attuale). Scendere sotto i 40 km è imbarazzante, ma tutto il percorso del Giro di quest'anno non lascia molto spazio all'entusiasmo.

Non ho mai ben capito questa manìa di voler tagliare le cronometro, come se "favorire gli scalatori puri" fosse una cosa positiva per il ciclismo e per lo spettacolo. Non l'ho mai capita 'sta cosa e mai la capirò.

Senza contare che poi forse io sono malato ma le cronometro nei grandi giri sono uno spettacolo unico, quando tutti sono sul percorso e si sta lì a contare i secondi e i minuti, cronometro alla mano. Boh, a me danno un'adrenalina pazzesca che quasi mai invece mi danno le tappette "di montagna" come vanno di moda adesso con salite a cazzo di cane sotto i mille metri e lunghe 150 km quando va bene.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Joe Falchetto
#5
(06-04-2021, 11:40 AM)OldGibi Ha scritto: In anni recenti è stata forte la sensazione che la riduzione di cronometro al Tour fosse attenta ai corridori francesi e a Bardet in particolare. 
Io direi una norma anti froome
per rendere la corsa piu' incerta

come joe falchetto tra i 60 e i 70 km , una distanza congrua (in tre crono , cosi' possiamo allungare le tappe normali)
controbilanciata da due veri tapponi da 7 ore
 
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[+] A 1 utente piace il post di winter
#6
Tra l'altro, la presenza delle cronometro "costringe" gli scalatori ad attaccare maggiormente (se hanno le gambe e se non vengono staccati dai passisti...). Certo, bisogna porre le condizioni con i tracciati, con almeno due tappe over 200 km. , over 2000 e oltre i 5.000 metri di dislivello, più altre tappe interessanti, con uno spazio anche per tappe mosse, stile "classica", che spesso manca. Una "muri marchigiani" e una "strade bianche" per ogni Giro sarebbero una bella ipotesi, a mio avviso, proprio perché non si tratta di favorire gli scalatori ad ogni costo ma la completezza del campione e la bellezza della corsa. 
Concordo molto sulle tre tappe a crono per poi favorire la lunghezza delle tappe più difficili (non certo per avere piattoni da 240 km.). Un prologo da 5 / 10 km. e altre due da 70 / 75 km. complessivi, una pianeggiante per passisti e una mista. 
Un grande giro deve premiare completezza e fondo, individuando passisti / cronoman che tengono in montagna (alla Indurain), come scalatori che vanno forte a cronometro. Lo scalatore puro può vincere un GT ma deve chiamarsi Pantani o Gaul. 
 
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#7
(06-04-2021, 01:04 PM)winter Ha scritto:
(06-04-2021, 11:40 AM)OldGibi Ha scritto: In anni recenti è stata forte la sensazione che la riduzione di cronometro al Tour fosse attenta ai corridori francesi e a Bardet in particolare. 
Io direi una norma anti froome
per rendere la corsa piu' incerta

come joe falchetto tra i 60 e i 70 km , una distanza congrua (in tre crono , cosi' possiamo allungare le tappe normali)
controbilanciata da due veri tapponi da 7 ore

Norma anti-Froome non so, se tanto poi disegnavano tappine risibili con la sky ancora al completo ai -500 dall'arrivo  Asd

Comunque veramente assurdo aver fatto nel 1962 un giro anti-Anquetil quando già nel 1961 c'era stato un italiano a batterlo, nonostante le crono. 

Evidente come poi si siano fatti in 4 per farlo vincere a Moser  Asd

Concordo sulla cronometro a squadre: abbastanza evitabili quelle lunghe. Nei prologhi meglio.
 
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#8
Come OldGibi (non mi ricordo mai il nome vero, sorry :D) non amo particolarmente le cronosquadre lunghe che influenzano la classifica individuale ma sulla base del valore delle squadre, per quanto come disciplina in sé la apprezzi molto.

Quando ero giovane e scemo (ora non sono più giovane) ero abbastanza contro le cronometro perché pensavo che appunto togliessero possibilità agli scalatori puri. In realtà non è vero, tolgono possibilità agli scalatori scarsi che già non ne avevano prima. Limitarne il numero e il chilometraggio è ridicolo.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Paruzzo
#9
Quali sono i km a cronometro adeguati per un Giro o un Tour?

Se bilanciati da tappe di montagna intriganti e non monosalita direi 70.

10 inaugurali
40 in seconda settimana
20 in terza settimana
 
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#10
Io, invece, per le cronosquadre la penso in modo diametralmente opposto.

Le cronosquadre di 20/30 chilometri sono meno democratiche di quelle di 90/100 chilometri.

Le cronosquadre veramente lunghe, oltre ad avere un altro livello di spettacolarità, costringerebbero le squadre a fare delle scelte in fase di convocazione degli atleti.

E sarebbero ancora più interessanti, peraltro, se messe in un tracciato che presenta quei tapponi che tanto paventiamo.

Perché, a quel punto, sei davvero costretto ad analizzare ogni piccolo dettaglio quando scegli i sette da portare a supporto del tuo capitano e dovrai anche fare dei sacrifici pesanti.

Anche perché, in una cronosquadre di 100 chilometri non basta essere uomini forti sul passo così come in un tappone di 250 chilometri con settemila colli non basta essere forti in salita.
 
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#11
(06-04-2021, 01:45 PM)Giugurta Ha scritto: Quali sono i km a cronometro adeguati per un Giro o un Tour?

Se bilanciati da tappe di montagna intriganti e non monosalita direi 70.

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40 in seconda settimana
20 in terza settimana

Più di 100.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#12
(06-04-2021, 01:42 PM)Paruzzo Ha scritto: Come OldGibi (non mi ricordo mai il nome vero, sorry :D) non amo particolarmente le cronosquadre lunghe che influenzano la classifica individuale ma sulla base del valore delle squadre, per quanto come disciplina in sé la apprezzi molto.

Quando ero giovane e scemo (ora non sono più giovane) ero abbastanza contro le cronometro perché pensavo che appunto togliessero possibilità agli scalatori puri. In realtà non è vero, tolgono possibilità agli scalatori scarsi che già non ne avevano prima. Limitarne il numero e il chilometraggio è ridicolo.


Angelo ma Old o Gibi vanno benissimo, anche perché riservo il Luca alle variazioni sul Paglia. 


Colgo l'occasione: fantabici proprio al chiodo? Il sogno dell'organizzazione è avere alla partenza la HIKKOPRUZZO...
 
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#13
(06-04-2021, 01:50 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Io, invece, per le cronosquadre la penso in modo diametralmente opposto.

Le cronosquadre di 20/30 chilometri sono meno democratiche di quelle di 90/100 chilometri.

Le cronosquadre veramente lunghe, oltre ad avere un altro livello di spettacolarità, costringerebbero le squadre a fare delle scelte in fase di convocazione degli atleti.

E sarebbero ancora più interessanti, peraltro, se messe in un tracciato che presenta quei tapponi che tanto paventiamo.

Perché, a quel punto, sei davvero costretto ad analizzare ogni piccolo dettaglio quando scegli i sette da portare a supporto del tuo capitano e dovrai anche fare dei sacrifici pesanti.

Anche perché, in una cronosquadre di 100 chilometri non basta essere uomini forti sul passo così come in un tappone di 250 chilometri con settemila colli non basta essere forti in salita.


Temo comunque il rischio di un distacco enorme legato alla squadra e non al singolo, anche perché alcune squadre hanno poco da scegliere nella loro rosa. Metti che un Quintana torni pienamente competitivo per la generale, l'Arkea (come altre squadre) su 100 km. rischia di prendere sei o sette minuti. Diverso se simili distacchi vengono dalle cronometro individuali, anche nell'ordine di 100 / 120 km. per GT. 

Per le cronosquadre sarebbe interessante proporre singole gare, a 8 ma anche a 4 corridori. Riprendendo quanto dicevi sul Baracchi, il calendario potrebbe essere più vario e completo (e un ritorno del GP delle Nazioni ci starebbe tutto).
 
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#14
(06-04-2021, 01:50 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto:
(06-04-2021, 01:45 PM)Giugurta Ha scritto: Quali sono i km a cronometro adeguati per un Giro o un Tour?

Se bilanciati da tappe di montagna intriganti e non monosalita direi 70.

10 inaugurali
40 in seconda settimana
20 in terza settimana

Più di 100.

Trovare qualche organizzatore che abbia le palle per proporre tappe di montagna serie e oltre 100 km a cronometro penso sia difficile. Anche perché non immagino reazioni positive da parte di squadre e corridori.

Temo..
 
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#15
Se ci fossero le cronosquadre di 100 chilometri, Quintana non va in Arkea o va in Arkea a condizione che l'Arkea faccia un mercato di un certo tipo.

Hinault perse oltre cinque minuti nella cronosquadre di 150 chilometri del Tour del '78, Fignon perse 2'25" nella cronosquadre del Tour '83, Lemond 1'55" in quella del Tour '86 e lo stesso Indurain ha sempre dovuto cedere qualcosa nelle cronometro a squadre.

I corridori forti un modo di vincere lo trovano comunque.
 
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#16
(06-04-2021, 02:22 PM)Giugurta Ha scritto:
(06-04-2021, 01:50 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto:
(06-04-2021, 01:45 PM)Giugurta Ha scritto: Quali sono i km a cronometro adeguati per un Giro o un Tour?

Se bilanciati da tappe di montagna intriganti e non monosalita direi 70.

10 inaugurali
40 in seconda settimana
20 in terza settimana

Più di 100.

Trovare qualche organizzatore che abbia le palle per proporre tappe di montagna serie e oltre 100 km a cronometro penso sia difficile. Anche perché non immagino reazioni positive da parte di squadre e corridori.

Temo..

E cosa c'entra col discorso che stavi facendo prima? Boh

Di certo la situazione non cambierà a breve, questo mi pare chiaro.
 
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#17
(06-04-2021, 02:01 PM)OldGibi Ha scritto:
(06-04-2021, 01:42 PM)Paruzzo Ha scritto: Come OldGibi (non mi ricordo mai il nome vero, sorry :D) non amo particolarmente le cronosquadre lunghe che influenzano la classifica individuale ma sulla base del valore delle squadre, per quanto come disciplina in sé la apprezzi molto.

Quando ero giovane e scemo (ora non sono più giovane) ero abbastanza contro le cronometro perché pensavo che appunto togliessero possibilità agli scalatori puri. In realtà non è vero, tolgono possibilità agli scalatori scarsi che già non ne avevano prima. Limitarne il numero e il chilometraggio è ridicolo.


Angelo ma Old o Gibi vanno benissimo, anche perché riservo il Luca alle variazioni sul Paglia. 


Colgo l'occasione: fantabici proprio al chiodo? Il sogno dell'organizzazione è avere alla partenza la HIKKOPRUZZO...

Vediamo Shifty

Luca, come al solito discorso ben argomentato ma è proprio contrario alla mia forma mentale il fatto che distacchi così ampi avvengano principalmente per merito della squadra. Certo, la squadra è importante anche nelle altre tappe e "condiziona" quelli che sono i distacchi ma nelle cronosquadre questo concetto è portato all'estremo.

Poi oh, meglio 100 chilometri di cronosquadre che 250 di inutile piattone.
 
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#18
(06-04-2021, 02:29 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: E cosa c'entra col discorso che stavi facendo prima? Boh

Di certo la situazione non cambierà a breve, questo mi pare chiaro.

Che semplicemente mi sembra assolutamente impossibile un'ipotesi che veda oltre i 100 km a crono per gt.

Penso che comunque, anche stando attorno ai 70/80 km, si possa parlare di percorso degno.
 
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#19
Anche a me piacerebbero 70/80 km a cronometro. Poi sarebbe bello rivedere le crono di un'ora con percorsi duri che facevano una volta, tipo quelle di Avila alla Vuelta o quelle vinte da Delgado o Ugrumov al Tour
 
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#20
(06-04-2021, 01:04 PM)winter Ha scritto:
(06-04-2021, 11:40 AM)OldGibi Ha scritto: In anni recenti è stata forte la sensazione che la riduzione di cronometro al Tour fosse attenta ai corridori francesi e a Bardet in particolare. 
Io direi una norma anti froome
per rendere la corsa piu' incerta

come joe falchetto tra i 60 e i 70 km , una distanza congrua (in tre crono , cosi' possiamo allungare le tappe normali)
controbilanciata da due veri tapponi da 7 ore

io in realtà preferirei una crono lunga più di 50 km piuttosto che tre crono di 20. A livello sportivo, tre crono brevi non dicono praticamente nulla. Su una crono lunga cambiano davvero le cose.
 
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