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Ladies Tour of Qatar 2012
#1

1-3 febbraio 2012
Ladies Tour of Qatar

 
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#2
Ladies Tour of Qatar: Sabbia, vento e prime volate - La stagione parte ancora in Medio Oriente


A poco più di quattro mesi di distanza dal Mondiale di Copenhagen e dal fantastico bis iridato di Giorgia Bronzini il gruppo d'élite del ciclismo femminile è pronto nuovamente ad attaccare un numero sulla maglia: per il quarto anno consecutivo il primo appuntamento agonistico è il Ladies Tour of Qatar, una corsa a tappe della durata di tre giorni utilissima per ricominciare a prendere il ritmo di gara e per mettere un po' di chilometri nelle gambe sfruttando il clima favorevole.

Sul percorso delle tre frazioni c'è ben poco da dire: l'incessante incremento edilizio e demografico (e quindi del traffico) della città di Doha porterà il gruppo a gareggiare praticamente sempre nel deserto (solo nell'ultima tappa si toccherà la periferia di Doha) e, in assenza di qualsiasi tipo di difficoltà altimetrica, la selezione sarà fatta dal vento e dagli abbuoni. Considerando queste condizioni, quindi, non ci si deve stupire se nell'albo d'oro ci sono due vittorie di Kirsten Wild e una di Ellen Van Dijk, entrambe olandesi, potenti e abituate a destreggiarsi nei ventagli.

Quest'anno, però, la concorrenza sembra davvero più aggurrita che mai ed è veramente difficili fare previsioni o pronostici: alla partenza, infatti, ci saranno la selezione olandese capitanata da Kirsten Wild, la GreenEDGE con Judith Arndt, la Specialized-Lululemon con Van Dijk e Hosking ma anche la Skil-1t4i con Visser e Bruins e la nazionale USA di Shelley Olds. Più che le singole atlete in Qatar potrebbero essere decisive proprio le squadre nel loro complesso proprio per creare ventagli o rimanere vicino alla capitana nei momenti più delicati.

E l'Italia? Il ciclismo femminile azzuro ha un buon feeling con il Tour of Qatar e nelle passate edizioni sono arrivate diverse gioie sotto forma di successi di tappa, tre volte con Giorgia Bronzini (più due secondi posti finali) e una l'anno scorso con Monia Baccaille che fanno di noi la nazione più vincente (come tappe) della corsa. Ogni anno sono parecchie le formazioni italiane che vogliono sfuggire alla morsa del gelo e richiedono un invito per questa corsa e l'organizzazione targata ASO si trova costretta a scartarne più d'una per mantenere la grande internazionalità della prova.

Anche quest'anno Bronzini e Baccaille saranno le nostre punte più importante per cogliere buoni risultati. Giorgia è passata quest'inverno dalla Chirio alla Diadora e, come l'anno scorso, si presenterà all'esordio stagione con la maglia iridata di campionessa del mondo: accanto avrà una formazione abbastanza giovane ma unità e affidabile; Monia, invece, guiderà le ragazze della MCipollini che possono contare anche su due ex campionesse del mondo come Tatiana Guderzo e Marta Bastianelli, a dire la verità non molto adatte al percorso tutto piatto.

Non dimentichiamoci poi della nazionale italiana che sarà presente anch'essa con sei atlete, portando così a tre in numero di nostre formazioni in gara: Noemi Cantele difficilmente cercherà la vittoria finale ma la sua presenza servirà ad aiutare e a dare consigli alle tre giovanissime convocate (Bartelloni, Confalonieri e Vannucci) in questa spedizione; oltre ad Eleonora Patuzzo poi ci sarà anche l'instancabile Valentina Scandolara che neanche 24 ore dopo aver partecipato al Campionato del Mondo di ciclocross era già sull'aereo che da Milano portava le nostre squadre a Doha.

L'unico limite, se così vogliamo definirlo, del Ladies Tour of Qatar è che questa corsa rimane sempre abbastanza isolata nel calendario internazionale: da domani a venerdì ci si dà battaglia, si vince, si perde ma poi per rivedere in azione queste squadre bisognerà aspettare quasi tre settimane; i ventagli previsti qui, però, possono essere un'ottima preparazione per le corse del nord e, in quest'ottica, è abbastanza positivo l'anticipo della prova di Coppa del Mondo della Ronde Van Drenthe, passata da metà aprile a metà marzo. Un altro spunto di interesse poi sarà la caccia ai punti UCI: in palio c'è la qualificazione ai Giochi Olimpici di Londra quindi tutte le ragazze cercheranno di portare a casa almeno un piazzamento nel tentativo di guadagnare qualche posizione nella classifica UCI per nazioni, dove l'Italia è quinta, entro fine maggio.

cicloweb.it
 
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#3
TEAM SPECIALIZED - LULULEMON
1 VAN DIJK Ellen Netherlands
2 BECKER Charlotte Germany
3 BRENNAUER Lisa Germany
4 COLCLOUGH Katie United Kingdom
5 HOSKING Chloe Australia
6 WORRACK Trixi Germany
DIADORA - PASTA ZARA
11 BRONZINI Giorgia Italy
12 ANDRUK Olena Ukraine
13 BATAGELJ Polona Slovenia
14 CILVINAITE Inga Lithuania
15 DONATO Giulia Italy
16 JANELIUNAITE Edita Lithuania
NETHERLANDS
21 WILD Kirsten Netherlands
22 BRAS Martine Netherlands
23 LAVRIJSSEN Birgit Netherlands
24 SPOOR Winanda Netherlands
25 VAN DER BREGGEN Anna Netherlands
26 VAN DER KAMP Laura Netherlands
RABOBANK WOMEN CYCLING TEAM
31 SLAPPENDEL Iris Netherlands
32 DE VOCHT Liesbeth Belgium
33 DÜSTER Sarah Germany
34 KITCHEN Lauren Australia
35 KNETEMANN Roxane Netherlands
36 TALEN Rebecca Netherlands
UNITED STATES
41 CROWELL Jacquelyn United States
42 OLDS - EVANS Shelley United States
43 RIVERA Coryn United States
44 RYAN Kendall United States
45 SCHNEIDER Samantha United States
46 WILES Tayler United States
MCIPOLLINI GIAMBENINI
51 BACCAILLE Monia Italy
52 BASTIANELLI Marta Italy
53 BORCHI Alessandra Italy
54 CECCHINI Elena Italy
55 GUDERZO Tatiana Italy
56 TAGLIAFERRO Marta Italy
GERMANY
61 BUBNER Janine Germany
62 GEBHARDT Elke Germany
63 KASPER Romy Germany
64 POHL Stephanie Germany
65 SANDIG Madeleine Germany
66 SCHNITZMEIER Anna Bianca Germany
GREENEDGE - AIS
71 ARNDT Judith Germany
72 GUNNEWIJK Loes Netherlands
73 CROMWELL Tiffany Australia
74 MACLEAN Jessie Australia
75 RHODES Alexis Australia
76 SPRATT Amanda Australia
ITALY
81 CANTELE Noemi Italy
82 Bartelloni Beatrice Italy
83 CONFALONIERI Maria Giulia Italy
84 PATUZZO Eleonora Italy
85 SCANDOLARA Valentina Italy
86 VANNUCCI Chiara Italy
LOTTO BELISOL LADIES
91 HENRION Ludivine Belgium
92 DUYCK Ann Sophie Belgium
93 HANNES Kaat Belgium
94 SCHOONBAERT Kim Belgium
95 TAYLOR Cherise South Africa
96 VAN LOOY Katrien Belgium
FRANCE
101 BIANNIC Aude France
102 CORDON Audrey France
103 JEULAND Nathalie France
104 JEULAND Pascale France
105 LESUEUR Mélodie France
106 VERHOEVEN Aurore France
HITEC PRODUCTS - MISTRAL HOME
111 FRIESTAD BERGSETH Johanne Therese Norway
112 HATTELAND Tone Norway
113 LONGO BORGHINI Elisa Italy
114 MUSTONEN Sara Sweden
115 NOSTVOLD Lise Hafsö Norway
116 WAERSTAD Fröydis Norway
SKIL 1T4I
121 BRUINS Regina Netherlands
122 KANIS Janneke Netherlands
123 PIETERS Amy Netherlands
124 TROMP Esra Netherlands
125 VAN RIJEN Linda Netherlands
126 VISSER Adrie Netherlands
CHINA CHONGMING - GIANT PRO CYCLING
131 CHEN Li China
132 HUANG Dong Yan China
133 LIU Xin China
134 LUO Xiao Ling China
135 YUAN Yunyun China
TOPSPORT VLAANDEREN - RIDLEY 2012
141 BEYEN Ine Belgium
142 BRULEE Latoya Belgium
143 CROKET Gilke Belgium
144 POLSPOEL Maaike Belgium
145 VAN DEN BRANDE Edith Belgium
146 VEKEMANS Anisha Belgium
Startlist da http://www.newsciclismo.com
 
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#4
Ladies Tour of Qatar 2012: Wild in the wind, è lei la padrona - Fuga a 7, beffate 3 Specialized e 3 GreenEDGE


Per Kirsten Wild correre a casa in Olanda o qui al Ladies Tour of Qatar sembra veramente la stessa cosa: la possente velocista olandese quando è sulle strade del medioriente riesce ad esaltarsi come nessuna e non è un caso se si è aggiudicata la classifica finale della corsa in entrambe le edizioni da lei disputate.

Dopo aver lasciato strada alle rivali l'anno scorso (per tentare di conquistare un posto ai Mondiali su pista contro Marianne Vos), Kirsten Wild ha voluto subito ribadire la propria supremazia qui in Qatar e vincendo la prima tappa s'è portata in testa alla classifica generale.

Ormai sappiamo bene che la caratteristica principale del Tour of Qatar è il forte vento ed oggi s'è capito subito al ritrovo di partenza che la frazione tra il Camel Race Track e Al Khor Corniche poteva diventare estremamente selettiva e decisiva anche per la classifica finale: chi era presente nelle passate edizioni non ricorda una giornata con un vento simile che, unito alla sabbia del deserto, riduceva di molto la visibilità e spesso rendeva anche difficile solo tenere gli occhi aperti. In alcuni tratti del percorso si poteva pensare quasi di essere alla Dakar (per rimanere in casa ASO).

Il vento, che spirava da sud, era favorevole al senso di marcia delle ragazze per tutti i primi 20 km e la tappa è partita subito a tutta: in testa al gruppo si sono alternate prima la Rabobank e poi la GreenEDGE ed è stato proprio un gran forcing della squadra australiana a far esplodere la corsa non appena superata una leggera svolta verso sinistra.

In un primo momento, anche prima del previsto per molte formazioni, il gruppo s'è spezzato lasciando una ventina di atlete in testa, ma l'andatura forsennata ha fatto sì che questo piccolo drappello si assottigliasse ancora, prima a 12 unità, poi ancora a 10 ed infine a 8 quando anche Becker e Spratt hanno mollato la presa.

Tra le attaccanti ce n'erano tre per GreenEDGE (Arndt, Gunnewijk e Rhodes) ed altrettante per Specialized-Lululemon (Van Dijk, Hosking e Worrack) mentre Kirsten Wild (Olanda) e Sarah Düster (Rabobank) era da sole. Intorno al chilometro 30 di gara l'inferiorità numerica di Kirsten Wild s'è fatta ancora più netta perché ha perso l'unica che poteva aiutarla un po' a controllare le altre visto che Düster s'è staccata a causa di una foratura.

Nel frattempo il vantaggio delle battistrada sul gruppo era già cresciuto fino a 30" ma si è poi dilatato fino a superare il minuto e mezzo. A quel punto nel gruppo principale c'è stata la reazione delle ragazze della MCipollini nel tentativo almeno di contenere il distacco dalle scatenate fuggitive e quindi di non ritrovarsi tagliate fuori da tutto fin dal primo giorno: sotto la spinta di Baccaille, Borchi, Cecchini e Guderzo s'è formato un gruppetto di contrattaccanti comprendente anche Becker, Slappendel, De Vocht, Düster, MacLean, Spratt, Bruins e la cinese Huang.

L'andatura davanti, però, non accennava a calare tanto che nella prima ora la media è stata di 56.3 km/h: solo dopo il secondo traguardo volante le sette ragazze di testa hanno tirato un po' il fiato ed a circa 20 km dal traguardo il primo gruppo inseguitore era riuscito a riavvicinarsi fino ad avere un ritardo di 1'05". Questo recupero, però, non è durato molto perché poi il vento contrario si è fatto sentire anche dietro, mentre davanti Specialized e GreenEDGE cercavano di non portare allo sprint un cliente scomodissimo come Wild.

L'olandese della AA-Drink, però, è forse attualmente l'atleta più in forma del gruppo tanto che non ha avuto problemi a mettersi a ruota ogni volta che le rivali provavano ad attaccarla («Ero la più veloce e sapevo che nel finale sarei dovuta saltare da una ruota all'altra, ero pronta» ha dichiarato l'olandese).

Alla fine tutto si è deciso con un velocissimo sprint con il vento a favore in cui Kirsten Wild si è imposta nettamente davanti a Chloe Hosking (che nel corso della tappa era anche finita fuoristrada a causa di una borraccia riuscendo miracolosamente a rimanere in piedi) e la vincitrice uscente della corsa Ellen Van Dijk.

Delusione invece per la GreenEDGE che con tre ragazze su sette non è andata oltre il quarto posto di Judith Arndt, lasciando così alle altre abbuoni preziosi per la classifica generale. Classifica che considerando anche i secondi bonus ai due traguardi volanti vede ora Kirsten Wild in prima posizione con 8" di vantaggio su Hosking, 9" su Arndt, 10" su Van Dijk, 11" su Worrack e 14" su Gunnewijk e Rhodes.

Tutte le altre, salvo imprese clamorose, sono ormai tagliate fuori dai giochi per la vittoria finale visto che le prime inseguitrici si sono piazzate a 2'16" (Baccaille 8a) di ritardo mentre il gruppone è arrivato addirittura a 14'.

Per le nostre ragazze, comunque, potrebbe comunque non essere una brutta notizia almeno in ottica successi di tappa: la responsabilità della corsa cadrà tutta su tre squadre e rimanere coperte a lungo potrebbe far risparmiare energie preziose per la volata.

cicloweb.it

ORDINE D'ARRIVO 1ª tappa Camel Race Track - Al Khor Corniche 97km
1 Kirsten Wild (Ned) Netherlands 2:16:50
2 Chloe Hosking (Aus) Team Specialized Lululemon
3 Elen Van Dijk (Ned) Team Specialized Lululemon
4 Judith Arndt (Ger) GreenEdge-AIS
5 Trixi Worrack (Ger) Team Specialized Lululemon
6 Loes Gunnewijk (Ned) GreenEdge-AIS
7 Alexis Rhodes (Aus) GreenEdge-AIS
8 Monia Baccaille (Ita) MCipollini Giambenini 0:02:16
9 Charlotte Becker (Ger) Team Specialized Lululemon
10 Jessie Maclean (Aus) GreenEdge-AIS
11 Regina Bruins (Ned) Skil-1t4i
12 Dongyan Huang (Chn) China Chongming-Giant
13 Elena Cecchini (Ita) MCipollini Giambenini
14 Liesbeth De Vocht (Bel) Stichting Rabo Women
15 Sarah Düster (Ger) Stichting Rabo Women
16 Iris Slappendel (Ned) Stichting Rabo Women
17 Tatiana Guderzo (Ita) MCipollini Giambenini
18 Alessandra Borchi (Ita) MCipollini Giambenini
19 Amanda Spratt (Aus) GreenEdge-AIS
20 Yunyun Yuan (Chn) China Chongming-Giant 0:13:45

CLASSIFICA GENERALE
1 Kirsten Wild (Ned) Netherlands 2:16:36
2 Chloe Hosking (Aus) Team Specialized Lululemon 2:16:44
3 Judith Arndt (Ger) GreenEdge-AIS 2:16:45
4 Elen Van Dijk (Ned) Team Specialized Lululemon 2:16:46
5 Trixi Worrack (Ger) Team Specialized Lululemon 2:16:47
6 Loes Gunnewijk (Ned) GreenEdge-AIS 2:16:50
7 Alexis Rhodes (Aus) GreenEdge-AIS
8 Monia Baccaille (Ita) MCipollini Giambenini 2:19:06
9 Charlotte Becker (Ger) Team Specialized Lululemon
10 Jessie Maclean (Aus) GreenEdge-AIS

 
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#5
ORDINE D'ARRIVO 2ª tappa Al Zubara Fort - Madinat Al Shamal 114.5km
1 Trixi Worrack (Ger) Team Specialized Lululemon 3:05:37
2 Judith Arndt (Ger) GreenEdge-AIS
3 Adriana Visser (Ned) Skil-1t4i 0:02:20
4 Kirsten Wild (Ned) Netherlands
5 Shelley Olds (USA) United States 0:02:49
6 Martine Bras (Ned) Netherlands 0:02:51
7 Marta Bastianelli (Ita) MCipollini Giambenini
8 Latoya Brulee (Bel) Topsport Vlaanderen-Ridley 2012
9 Jessie Maclean (Aus) GreenEdge-AIS
10 Valentina Scandolara (Ita) Italy

CLASSIFICA GENERALE
1 Judith Arndt (Ger) GreenEdge-AIS 5:22:12
2 Trixi Worrack (Ger) Team Specialized Lululemon 0:00:02
3 Kirsten Wild (Ned) Netherlands 0:02:16
4 Elen Van Dijk (Ned) Team Specialized Lululemon 0:02:59
5 Chloe Hosking (Aus) Team Specialized Lululemon 0:03:00
6 Alexis Rhodes (Aus) GreenEdge-AIS 0:03:06
7 Loes Gunnewijk (Ned) GreenEdge-AIS
8 Jessie Maclean (Aus) GreenEdge-AIS 0:05:22
9 Elena Cecchini (Ita) MCipollini Giambenini
10 Sarah Düster (Ger) Stichting Rabo Women
Ladies Tour of Qatar 2012: Worrack-Arndt, volpi del deserto - Fuga a due per dividersi tappa e maglia

«Quando si è da sole contro due squadroni come GreenEDGE e Specialized prima o poi si è costrette a cedere, impossibile resistere per sempre». Le parole di Kirsten Wild al traguardo esprimono benissimo l'andamento di questa seconda tappa del Ladies Tour of Qatar.

La clamorosa beffa di ieri deve aver lasciato il segno in casa GreenEDGE e Specialized che stavolta hanno fatto veramente di tutto per far girare le cose a proprio favore e non portarsi nuovamente l'olandese Wild fino al traguardo.

Tutto sommato al termine di questa giornata possono sorridere entrambe le formazioni visto che una, la Specialized-Lululemon, ha conquistato la tappa con Trixi Worrack mentre l'altra ha conquistato la maglia oro di leader con Judith Arndt. E insieme a Kirsten Wild è stato spodestato anche il ciclismo olandese visto che a giocarsi il successo di questa quarta edizione saranno due atlete tedesche.

La prima parte della frazione odierna è sembrata quasi una fotocopia di quella di ieri, con il vento alle spalle e le squadre più forti determinate a dare battaglia fin dai primi chilometri: oggi, però, ci sono voluti appena 5 km di corsa per vedere già i primi frazionamenti, con il gruppo esploso subito in almeno quattro tronconi.

Nel giro di un paio di chilometri sono rimaste nel primo gruppo appena 10 atlete: la Specialized aveva Van Dijk, Hosking e Worrack, la GreenEDGE era presente con Arndt, Gunnewijk e Rhodes mentre a completare il drappello trovavamo Wild (Olanda), Bruins (Skil), Düster (Rabobank) e una bravissima Tatiana Guderzo (MCipollini) che, nonostante avesse ben poche ambizioni di classifica, svolgeva appieno la sua parte tra le attaccanti.

Proprio come ieri, però, un'attaccante ha dovuto abbandonare il gruppo a causa di una foratura: stavolta la sfortunata sorte è toccata all'australiana Alexis Rhodes. Per far capire il ritmo indiavolato diciamo solamente che nella prima mezz'ora di tappa il primo gruppo aveva percorso esattamente 30 km (lasciamo a voi lettore il facile calcolo della velocità media).

Al chilometro 34, però, le atlete hanno svoltato a sinistra per imboccare la North Road, una grossa autostrada a quattro corsie del Qatar in cui però il vento era per tre quarti contrario: a questo punto l'andatura è crollata fino a scendere sotto ai 25 km/h durante le raffiche più intense e dietro alle battistrada s'è formato un gruppo comprendente una quarantina di unità.

In questo frangente la situazione di corsa s'è abbastanza stabilizzata, con il distacco tra i primi due gruppi che oscillava tra 55" e 1'20": davanti le nove procedevano in doppia fila e, chi poco di più, chi poco di meno, tutte tiravano; tra le prime inseguitrici invece erano soprattutto Olanda, Rabobank e Italia che cercavano di non far impennare il ritardo dalla testa.

A ravvivare la situazione, poco prima del chilometro 60, ci ha pensato un'altra svolta, questa verso destra. All'ingresso del circuito finale (leggermente accorciato ma aumentato di un giro rispetto alle cartine ufficiali) il vento è diventato totalmente laterale; con l'aria che arrivava da sinistra le ragazze si sono disposte sul ciglio destro della strada e questa non è stata la scelta migliore per ripararsi: nel gruppo di testa, infatti, c'è stata una piccola sbandata (a causa di una piccola discussione per una ragazza che non tirava più) e prima Tatiana Guderzo, quindi Kirsten Wild si sono ritrovate fuoristrada.

A farne le spese è stata la vicentina della MCipollini che non è più riuscita a colmare i 30 metri persi all'inizio. Tra le inseguitrici l'accordo andava e veniva: poco dopo la svolta s'erano frazionate in più gruppetti (con Valentina Scandolara attentissima e ben presente nelle prime posizioni), poi si sono ricompattate e infine sono riuscite a riavvicinare e riprende le otto battistrada.

Dopo uno sforzo così inteso fin dal primo metro, nel finale sono riuscite ad emergere solamente le atlete più in forma del gruppo e poco prima dell'ultimo passaggio sotto al traguardo sono scattate Arndt, Worrack, Wild e Visser: la presenza della maglia oro non poteva star bene alle altre e quindi sono ripartiti ancora scatti e controscatti finché Arndt e Worrack non sono riuscite finalmente ad avvantaggiarsi da sole.

Per entrambe la presenza della connazionale era utilissima per guadagnare il più possibile ed entrambe hanno pedalato a tutta: la volata, complice anche il forte vento, è stata lanciata solo negli ultimi 50 metri e Trixi Worrack è riuscita ad imporsi di poco.

Visser e Wild hanno tagliato il traguardo a 2'20" mentre il primo gruppo è arrivato a quasi tre minuti di distanza ed è stato regolato da Shelley Olds, con Marta Bastianelli settima e Valentina Scandolara decima.

Da segnalare anche una caduta di Giorgia Bronzini che ha riportato abrasioni a mano e ginocchio destro. In virtù anche degli abbuoni conquistati ai traguardi volanti Judith Arndt è balzata in testa alla classifica generale con appena 2" di vantaggio su Trixi Worrack.

«Sì, nonostante siamo ad inizio stagione ho già una condizione abbastanza buona - ha dichiarato la nuova maglia oro - ma questo non vuol dire che domani sarà facile. La Specialized è molto competitiva e sarà sicuramente una tappa interessante dal primo all'ultimo metro. Per fortuna anche io posso contare su un ottimo gruppo: oggi avevamo pianificato di attaccare, è andata bene a me ma tutte le mie compagne erano pronte all'azione».

Grande gioia per la vittoria di tappa invece per Trixi Worrack: «All'ultimo giro del circuito siamo riuscite a fare la differenza ma per staccare Wild siamo dovute scattare una ventina di volte; quando ho visto che Judith mi ha seguita sapevo che potevamo farcela. Domani sarà durissima e anche se sono solo 2" non sarà affatto facile recuperare».

cicloweb.it


 
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#6
ORDINE D'ARRIVO 3ª tappa Katara Cultural Village 92.5km
1 Kirsten Wild (Ned) Netherlands 2:38:36
2 Eleonora Van Dijk (Ned) Team Specialized- Lululemon
3 Adrie Visser (Ned) Skil - 1t4i
4 Judith Arndt (Ger) GreenEdge-AIS
5 Chloe Hosking (Aus) Team Specialized- Lululemon
6 Giorgia Bronzini (Ita) Diadora-Pasta Zara
7 Monia Baccaille (Ita) MCipollini - Giambenini - Gauss
8 Jessie Maclean (Aus) GreenEdge-AIS
9 Trixi Worrack (Ger) Team Specialized- Lululemon
10 Elena Cecchini (Ita) MCipollini - Giambenini - Gauss

CLASSIFICA FINALE
1 Judith Arndt (Ger) GreenEdge-AIS 8:00:44
2 Trixi Worrack (Ger) Team Specialized- Lululemon 0:00:06
3 Kirsten Wild (Ned) Netherlands 0:02:06
4 Eleonora Van Dijk (Ned) Team Specialized- Lululemon 0:02:57
5 Chloe Hosking (Aus) Team Specialized- Lululemon 0:03:04
6 Loes Gunnewijk (Ned) GreenEdge-AIS 0:03:12
7 Alexis Rhodes (Aus) GreenEdge-AIS 0:03:33
8 Jessie Maclean (Aus) GreenEdge-AIS 0:05:26
9 Monia Baccaille (Ita) MCipollini - Giambenini - Gauss
10 Elena Cecchini (Ita) MCipollini - Giambenini - Gauss



Ladies Tour of Qatar 2012: Wild Wild East, Kirsten fa il sequel - Altra vittoria dell'olandese. Corsa a Arndt


Non basta averlo dichiarato più volte e averne dato prova ogni volta che ha gareggiato qui: Kirsten Wild ha ribadito una volta di più che quando viene al Ladies Tour of Qatar si esalta come nessuna. Sul traguardo del Katara Cultural Village la 29enne velocista olandese ha conquistato la sua seconda vittoria di tappa in questa edizione, il suo terzo totale sulle strade del Qatar. Per quando riguarda la classifica generale, invece, le cicliste olandesi quest'anno hanno dovuto interrompere il loro dominio: come era prevedibile la tedesca Judith Arndt è riuscita a difendersi dagli assalti della Specialized-Lululemon e di Trixi Worrack e ha quindi conquistato il suo primo successo del 2012.

Rispetto alle prime due frazioni, oggi il gruppo ha trovato un fortissimo vento contrario da nord praticamente per tutta la prima metà del percorso: addirittura dopo due ore di corsa la media generale era di appena 29.2 km/h. Comprensibilmente, quindi, in gruppo non c'era troppa voglia di dare battaglia e il primo tentativo di scatto, abbastanza timido e subito rintuzzato dal gruppo è stato al chilometro 8 da parte di un'atleta USA. Anche nei chilometri successivi è sempre stata la nazionale statunitense l'unica che ha provato con decisione a movimentare la corsa: in testa al gruppo si sono contati almeno altri tre scatti prima che la giovane Kendall Ryan riuscisse finalmente ad evadere al chilometro 14. In un primo momento il plotone ha provato a reagire ma ben presto ha deciso di lasciar fare ben sapendo che sarebbe bastata anche solo una piccola accelerazione per riportare su un'atleta in fuga da sola con queste condizioni.

Già al chilometro 20, sei dopo il suo scatto, Kendall Ryan era riuscita a guadagnare 3'25" sul gruppo ma il corrisponda del primo traguardo volante il suo margine era crollato già a 2': qui Judith Arndt s'è impegnata nella sprint ed è riuscita a prendere 1" di abbuoni incrementando il suo vantaggio in classifica su Worrack a 3". Attorno al trentesimo chilometro la fuggitiva ha trovato anche davanti a se una piccola tempesta di vento e sabbia con la visibilità che non superava i 100 metri: per fortuna queste condizioni estreme sono durate solamente per un tratto molto breve ma tanto è bastato a Ryan per riportare il margine sul gruppo a 2'55" visto che dietro si sono quasi fermate.

Con l'approssimarsi del secondo traguardo volante sono entrate in scena le grandi squadre, GreenEDGE e Specialized su tutte ed al chilometro 40 Kendall Ryan è stata ripresa dalla prima parte di un gruppo che nuovamente s'era spezzato in più parti; stavolta Judith Arndt è riuscita addirittura a fare bottino pieno allo sprint intermedio facedo salire ancora il suo vantaggio sull'unica rivale diretta a 6". Subito dopo questo passaggio il gruppo ha affrontato la tanto attesa svolta per mettersi il vento alle spalle: nel giro di un attimo sono ripartiti i ventagli e dopo poche pedalate sono rimaste in testa appena in 16 con tutte le migliori in classifica e Baccaille e Cecchini tra le italiane. In alcuni momenti questo gruppo ha toccato addirittura una velocità superiore ai 65 km/h tanta era l'intensità delle folate di vento: la Specialized, presente davanti con quattro ragazze, ha capito in fretta che ogni tentativo sarebbe stato vano visto che in quel drappello le GreenEDGE erano addirittura in cinque; inoltre praticamente tutte le altre squadre non davano molti cambi visto che era inutile sprecare energie in vista dell'eventuale volata finale e quindi i primi gruppi si sono ricompattati.

Con questa situazione di vento favorevole non è successo nulla di rilevante fino alla volata finale dove la GreenEDGE si è messa tutta davanti per lanciare Judith Arndt visto che non c'era ancora la certezza matematica della vittoria. Dopo l'ultima curva, però, Kirsten Wild ha trovato il supporto di un paio di compagne che l'hanno aiutata ad uscire e posizionarsi in maniera perfetta: Ellen Van Dijk ha chiuso in seconda posizione staccata di circa una ruota mentre Adrie Visser ha completato un grande tris tutto olandese. Tra le prime undici dell'ordine d'arrivo oggi si sono piazzate anche ben quattro italiane: Giorgia Bronzini è stata protagonista di un'incredibile rimonta dopo essere stata vittima di un "buco" a 500 metri dall'arrivo e ha chiuso al sesto posto, settima invece Monia Baccaile, decima Elena Cecchini (che con questo piazzamento ha conquistato anche il secondo posto nella classifica finale delle giovani) e undicesima Marta Tagliaferro.

In classifica generale le prime posizioni sono rimaste invariate rispetto a ieri e l'unica differenza sta nei distacchi: Judith Arndt s'è imposta quindi nella quarta edizione del Ladies Tour of Qatar con 6" di vantaggio su Trixi Worrack e 2'06" su Kirsten Wild. Buoni piazzamenti per la MCipollini-Giambenini che ha occupato le posizioni dalla nona all'undicesima con Baccaille, Cecchini e Borchi nell'ordine.

cicloweb.it
 
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#7
[Immagine: 20120201CY03231-632x421.jpg]
Stage 1 of the 2012 Ladies Tour of Qatar from Camel Race Track - Al Khor Corniche

[Immagine: 20120201CY0117-632x421.jpg]
Wild's powerful sprint got her a stage win on the first and third stages. Stage 1 of the 2012 Ladies Tour of Qatar from Camel Race Track - Al Khor Corniche

[Immagine: 20120202CY0322-649x421.jpg]
The strong daily winds brought sand storms

[Immagine: 20120202CY0074-640x421.jpg]
German Trixi Warrack took the sprint over Arndt, who was able to take the GC lead.

[Immagine: 20120203CY00024-632x421.jpg]
LADIES TOUR OF QATAR / STAGE 3 /KATURA CULTURAL VILLAGE - KATURA CULTURAL VILLAGE / 03 FEBRUARY 2012

[Immagine: 20120203CY00042-633x421.jpg]
THE LEADERS AT THE START

[Immagine: 20120203CY00009-633x421.jpg]
ARNDT, THE PROUD WINNER OF THE 2012 LADIES TOUR OF QATAR AFTER STAGE 3, KATURA CULTURAL VILLAGE - KATURA CULTURAL VILLAGE ON 03 FEBRUARY 2012.

PHOTO BRUNO BADE-ASO @ velonews.competitor.com
 
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