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André Mahé
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Morto Mahé, l'uomo dell'ex aequo - Vinse la famosa Roubaix del '49 a pari merito con Serse Coppi
André Mahé. Il suo nome gli appassionati italiani ce l'hanno ben stampato in mente, da sempre; perché da sempre ci ricordiamo che Serse Coppi, fratello amato, protetto, voluto sempre accanto dal grande Fausto, vinse poche corse, ma una aveva il nome nobile di Parigi-Roubaix.

Era l'edizione del '49, e il buon Serse vinse nel velodromo una volata per un quarto posto, o almeno così credeva, visto che i tre uomini che erano in fuga nella classica del pavé non erano stati mai ripresi. Il problema è che non erano nemmeno entrati nel catino arroventato in cui si sarebbero dovuti giocare il successo. Semplicemente, non ci erano proprio arrivati, perché un commissario di percorso li aveva spediti fuori strada, quando i tre fuggitivi erano già tanto vicini al traguardo da sentire quasi l'odore, di quell'agognato velodromo.

Gli attaccanti senza bussola, dopo aver ritrovato la retta via, giunsero all'arrivo solo dopo il passaggio del gruppo regolato da Coppi junior, un gruppo in cui c'erano Fausto, ma anche Bobet, Magni, Schotte, Geminiani, Impanis e anche Milano e Leoni. E a quel punto che fare, dopo che André Mahé (eccolo, il nome) battè in volata gli altri due (il belga Frans Leenen e l'altro francese Jésus-Jacques Moujica)?

I giudici di gara non seppero che pesci pigliare, e la patata bollente passò direttamente all'UCI, che già allora aveva evidentemente il vizio di tenere i risultati in sospeso per molto tempo dopo la gara... Si decise infine, alcuni mesi dopo, di riconoscere il successo ex aequo ai due vincitori di quel 18 aprile 1949: Coppi, che aveva vinto ufficialmente, e Mahé, che avrebbe vinto se non fosse stato - coi suoi compagni di fuga - mandato fuori strada.

Per Serse rimase, quello, il successo più celebre e importante di una carriera troncata troppo presto, nel 1951, da una caduta al Giro del Piemonte in seguito alla quale Coppi junior trovò una morte prematura.

Per Mahé invece ci furono altri anni da corridore (fu attivo fino al 1954), ci fu il modo di iscrivere il suo nome in un altro albo d'oro prestigioso (vinse la Parigi-Tours del 1950 sui connazionali Caffi e Lapebie), e di ottenere altri piazzamenti rilevanti (fu ancora terzo a Roubaix nel '52, staccato di poco da Van Steenbergen e Coppi, e quinto a Tours nel '53).

Quella piccola storia della Roubaix '49, capitolo importante all'interno della leggenda della classica del pavé (corsa che a sua volta rappresenta tuttora una pietra miliare del ciclismo intero), purtroppo non ha più il testimone principale, perché André Mahé è morto, quasi 91enne, ieri. Era nato il 18 novembre del 1919. La terra gli sia lieve.

cicloweb.it
 
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