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Lotta al doping, ecco il piano dell'Uci per il 2011
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Lotta al doping, ecco il piano dell'Uci per il 2011
Il Consiglio della Fondazione ed il Comitato di Finanziamento della Fondazione Ciclistica Antidoping (CADF), presieduti rispettivamente da Pat McQuaid e Daniel Baal, si sono riuniti ieri a Parigie. I membri dei due organismi hanno indicato le linee guida del programma antidoping dell'Uci per il 2011.
Questo programma prevede un aumento considerevole del numero dei controlli per i corridori il cui profilo può lasciar presagire una condotta illecita. Saranno proprio questi corridori ad essere controllati in maniera specifica e non i coridori dal profilo regolare, che rappresentano la maggioranza del gruppo.
Questi controlli mirati sono diventati possibili grazie al passaporto biologico: il gran numero dei controli effettuati in questo quadro (circa 25.500) ha permesso di identificare con chiarezza il profilo di ciascun corridore. L'Uci è in possesso quindi di un quadro ben chiaro per ogni corridore, un quadro che non ha eguali nel mondo dello sport. Inoltre, è stato stabilito che gli atleti di alto livello e quelli che entrano per la prima volta a far parte del gruppo professionistico saranno controllati con cura particolare.
Parallelamente, l'Uci ha deciso di investire in una campagna di investire in una campagna di prevenzione ambiziosa con la quale, in collaborazione con le federazioni nazionali e gli altri organismi implicati, si vuol attaccare il male alla radice: punire chi bara è indispensabile, ma è ancora più importante lavorare per far sì che i giovani ciclisti non arrivino ad avvicinarsi al doping. A tal proposito, l'UCI comunicherà le sue proposte nel corso del 2011.
Desiderosa di restare leader nel settore dell'antidoping, l'Uci investe ogni anno una parte importante delle proprie risorse per migliorare il proprio programma antidoping. Ricordiamo che l'Uci è stata la prima Federazione ad introdurre i controlli ematici nel 1997, a disporre di un metodo di scoperta dell'Epo (2001) e a dotarsi del passaporto biologico (2007).

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