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Milano-Sanremo, Kristoff e Cavendish i favoriti dell'edizione 2015. Ma guai sottovalutare gli attaccanti...
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Milano-Sanremo, Kristoff e Cavendish i favoriti dell'edizione 2015. Ma guai sottovalutare gli attaccanti...

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I corridori affrontano la riviera ligure - © Luca Bettini/Bettiniphoto 2014

Neanche il tempo di entrare nella stagione della Primavera che, come di consueto da oramai 105 edizioni, giunge la Classicissima di Primavera. La Milano-Sanremo. Una Sanremo ritornata all'antico: tagliate Le Manie, una salita che negli ultimi anni aveva sparigliato le carte a diversi velocisti, e spostato il traguardo dal Lungomare Calvino alla classica Via Roma, la Classicissima resta comunque una delle corse più incerte di tutta la stagione. La distanza, quasi 300 chilometri; il tempo, che spesso ha flagellato la Liguria ed ha inasprito gli ultimi 100 e passa chilometri; le strade liguri, con tornanti secchi ed insidiosi che non consentono una semplice organizzazione nel poco spazio che separa la fine del Poggio dall'arrivo (soli 2 chilometri). Tutti ingredienti che rendono un percorso all'apparenza banale in uno spettacolo ultracentenario che vede contrapposti uomini veloci e spericolati attaccanti.

I Velocisti

La Classicissima ha nel dna le ruote veloci: nelle utlime dieci edizioni, ben sette volte la corsa si è decisa in volata. Se poi consideriamo che di queste tre volte che han avuto la meglio gli attaccanti, due sono accadute con Le Manie nel percorso... è dura scappare da questo esito. In questo caso, il maggior indiziato alla vittoria non può che essere Alexander Kristoff: dorsale numero uno, quest'anno avrà tutti gli occhi puntati addosso, visto anche l'ottimo inizio di stagione con già cinque successi in saccoccia. Mark Cavendish però ha dalla sua un fisico più asciutto del solito (grazie anche all'esperienza in pista di quest'inverno) ed una Etixx-Quick Step di altissimo livello. Tutto dipenderà da come riuscirà a digerire Poggio e Cipressa: se ne uscisse bene, potrebbe far di un sol boccone il povero Kristoff; altrimenti i giochi saranno decisamente a favore del norvegese, che salite del genere ha dimostrato di non soffrirle minimamente ed in volata è superiore a tutto il resto del plotone.
Difficile uscire quindi da questi due nomi, anche se diversi corridori hanno già mostrato una condizione invidiabile: primo tra tutti Juan José Lobato, che già a gennaio sverniciava Impey con una facilità impressionante e che in molti avvicinano ad Oscarito Freire (uno che di Sanremo se ne intende). Michael Matthews, che pure ha fatto il suo debutto stagionale neanche una settimana fa, e John Degenkolb hanno già raccolto un successo a testa in questo 2015, però paiono aver perso qualcosina nello spunto veloce per poter primeggiare nelle classiche. Discorso simile lo potremmo fare per Peter Sagan, anche se lo slovacco ha smosso un po' i pronostici dopo essersi sbloccato da nove mesi di astinenza. André Greipel non è mai riuscito a giocarsi una Sanremo, e quest'anno dovrebbe confermare questa tendenza. Nacer Bouhanni potrebbe essere un cliente scomodissimo, ma il passaggio alla Cofidis ha un po' rallentato il suo approccio alla nuova annata. Difficile inquadrare Ben Swift ed Arnaud Demare, autori di un avvio di stagione un po' in chiaroscuro ma pronti per aggiudicarsi una grande classica come la Sanremo; mentre sono assolutamente indecifrabili i sudafricani della MTN-Qhubeka, con i loro tre barra quattro barra cinque uomini veloci: sulla carta dovrebbero puntare su Gerald Ciolek, ma con tutti quei papabili capitani il caos pare assicurato già da prima della partenza.

Gli Attaccanti

Mai sottovalutare comunque l'azione di un attaccante: anche se le possibilità rimangono risicate, è sufficiente una indecisione o un tentennamento sull'insidioso asfalto ligure che, con soli 2 chilometri a disposizione, sarebbe difficile rientrare su qualsiasi corridore. Quest'anno poi i nomi al via sono quelli dei grandi eventi, probabilmente anche per testare il finale della Milano-Sanremo che, dal prossimo anno, verrà reso più appetibile con l'inserimento della Pompeiana. Fabian Cancellara una Sanremo l'ha già in palmares, e la condizione va crescendo: prova ne è la bella cronometro contro un ottimo Malori a San Benedetto del Tronto durante la scorsa Tirreno-Adriatico. Tanti occhi però saranno puntati su quelli che potrebbero essere gli aghi della bilancia: Alejandro Valverde e l'iridato Michal Kwiatkowski. I due sono nell'identica situazione: spregiudicatezza, spunto veloce notevole, forma eccellente (il primo ha collezionato una vittoria, tre secondi e tre terzi; il polacco invece è reduce dal secondo posto nella generale di Volta ao Algarve e Parigi-Nizza, nella quale si è aggiudicato il prologo) e un compagno scomodo: nella Movistar corre infatti quel Lobato che potrebbe essere scomodo outsider, mentre nella Etixx-Quick Step la figura di Mark Cavendish spicca imponente tra i favoritissimi della corsa.
Attenzione a Greg Van Avermaet, che alle scorse Strade Bianche ha imparato pure come si vince: può contare su di una BMC Racing Team ricca di grandi faticatori, ma avrà anche a che fare con un compagno scomodo come Philippe Gilbert che difficilmente vorrà farsi da parte.
Da menzionare infine Tony Gallopin, reduce da una vittoria di grandissimo pregio alla Parigi-Nizza, l'esperto Sylvain Chavanel e Peter Sagan, probabilmente più temibile nelle vesti di attacante che in quelle di velocista.

Gli Italiani

La Milano-Sanremo arriva nel peggior momento per il ciclismo nostrano: se nelle corse di un giorno già a cose normali siamo parecchio lontani dai fasti di una decina d'anni fa, nell'ultimo periodo la mala sorte ha praticamente decimato gli italiani in corsa per la Classicissima. Elia Viviani e Matteo Pelucchi, ottimi protagonisti di questo avvio di 2015, sono stati (involontariamente) fatti fuori da Mark Cavendish nel corso della prima volata della Tirreno-Adriatico. Sonny Colbrelli, ormai uno "specialista" della Sanremo, si è dovuto ritirare dalla Tirreno a causa di un virus: uno stop che, per forza di cose, ha rallentato il suo avvicinamento ad uno dei principali obiettivi.
Rimangono solamente un Filippo Pozzato abbastanza in forma, dopo i recenti piazzamenti tra Dubai, Oman e Tirreno, e la sorpresa Davide Cimolai, vincitore del Trofeo Laigueglia e di una tappa alla Parigi-Nizza. In casa Lampre altri uomini veloci importanti potrebbero essere Sacha Modolo e Niccolò Bonifazio: il primo però non è parso brillantissimo in questo avvio di 2015, il secondo invece pare ancora molto acerbo per poter competere sui 300 chilometri.
Poche le aspettative sul resto della truppa: Oscar Gatto e Rinaldo Nocentini non dovrebbero andare oltre una top 10, mentre Moreno Moser è tornato nella penombra dopo un sussulto al Tour Down Under; Vincenzo Nibali non è assolutamente tagliato per questo tipo di percorso, così come Franco Pellizotti. Paolini, Trentin, Visconti, Bennati, De Marchi, Felline, Puccio dovranno probabilmente limitarsi a compiti di gregariato. Giacomo Nizzolo ed Andrea Guardini, seppur entrambi reduci da buone prestazioni, dovrebbero pagare la distanza della Sanremo.

 
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