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La Generazione Perduta
#1
L'antipasto: https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Thr...li-anni-80

Nel 2018, finalmente, un rappresentate della generazione perduta è riuscito a vincere un grande giro. Peccato che il corridore in questione sia uno che, al tempo, è stato cresciuto come pistard e passista veloce.

Prima di lui, peraltro, solo Kruijswijk, che da giovane, in Rabobank, godeva di meno considerazione rispetto a Gesink e Mollema (ad oggi viene da ridere a pensarci) ci è andato vicino.

Per me qua non è questione di sfortuna, ma, banalmente, in questo periodo chi di dovere ha sbagliato qualcosa.

Ovviamente non ovunque, perché i colombiani sono venuti su bene (vedi Uran e Betancur), così come anche Landa. Ma in molti paesi qualcosa è andato storto.

Gesink credo sia la rappresentazione perfetta di ciò: a 22 anni è in grado di fare top-10 alla Vuelta, a 23 avrebbe addirittura fatto 2° alla Vuelta (dietro a Valverde, ma davanti a Evans, Basso e Samuel Sanchez) se non fosse stato per una caduta. E' un enfant prodige che nel 2009 è considerato da tutti un corridore di rango nettamente superiore a Nibali. Poi, però, nel 2010, non migliora in praticamente nulla (e riesce a perdere un Tour de Suisse a crono da Frank Schleck), i tecnici Rabo iniziano a pastrocchiare, di punto in bianco inizia ad andare fortissimo a crono, ma in salita non è più quello del 2009, ma manco lontanamente. E via via, complici anche i numerosi problemi fisici che ha avuto perché non gli hanno mai insegnato ad andare in bici, si perde e finisce per diventare un comprimario.

Lui è l'emblema principe, ma non è l'unico ad aver avuto un percorso di sviluppo particolare.

Kreuziger era un corridore fatto e finito nel 2009, ha saputo reinventarsi e si è comunque costruito una bella carriera, ma 10 anni fa da lui ci si aspettava altro. Van Garderen ha smesso di crescere a 24 anni. Talansky, che appena ha potuto ha smesso, si è portato dietro difetti cronici per tutta la carriera (e nel tempo è pure peggiorato a crono). Mollema è un ottimo corridore, ma a 25 anni era fatto e finito e idem Majka che è sempre il corridore visto al Giro 2013.

Poi ci sono le meteore più o meno totali: Sicard, Geniez, Jeannesson, Bakelants, Fuchs, André Steensen, Capecchi, Coppel, Stetina, Slagter, Wyss, Valls, Kennaugh, Silin, Ratto, Ignatenko, Facchini, Locatelli, Agostini, Santoro, Stocco, Eijssen.

E sicuramente ne dimentico pure qualcuno.

Le cose non sono cambiate di punto in bianco eh. Vedo, ad esempio, diverse analogie tra Aru e il sopraccitato Gesink. Se il sardo non dà una svolta alla sua carriera rischieremo di parlare di lui come di un Gesink che ha saputo monetizzare meglio gli anni buoni.

Però sicuramente qualcosa, nel tempo, anche se non ovunque, ha iniziato a mutare.
 
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[+] A 3 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
  


Messaggi in questa discussione
La Generazione Perduta - da Luciano Pagliarini - 27-12-2018, 11:03 PM
RE: La Generazione Perduta - da Albi - 28-12-2018, 01:19 PM
RE: La Generazione Perduta - da Giorgio Ricci - 28-12-2018, 07:45 PM
RE: La Generazione Perduta - da Giorgio Ricci - 28-12-2018, 09:55 PM
RE: La Generazione Perduta - da Albi - 28-12-2018, 11:22 PM

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