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Fare e Disfare, la precarietà del ciclismo 2.0
#1
É recentissima la cancellazione del Giro di Croazia, avvenuta quando le squadre avevano già le startlist e gli alberghi prenotati. 
Il professionismo 2.0 prevede corse nei paesi più disparati, senza alcuna tradizione ciclistica, che hanno  tutte lo stesso format ( raremente crono,, 4 o 5 arrivi per passisti e una tappa con arrivo in Salita  solitamente unipuerto ) , organizzate probabilmente dai vari ministeri del turismo con l'unico scopo di fare vedere il paesaggio. 
Queste corse appaiono e scompaiono nel corso di un lustro, senza che nessuno ne senta la mancanza, perché non hanno tradizione e vedono  startlist in genere raffazzonate. 
Accanto a queste continuano a scomparire anche le gare storiche, Ultima é il Gp Liberazione. L'UCI dovrebbe valorizzare le gare tradizionali,, facendo di tutto per preservarle  prima che diventino una riserva indiana (l'inquietante divisione in monumenti e corse a cui viene negato un  valore storico inquadra purtroppo  una visione opposta) 
Non ricordo se il sondaggio è già stato fatto, voi che corse 2.0 valorizzereste? E quali corse storiche fareste resuscitare?
 
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Messaggi in questa discussione
Fare e Disfare, la precarietà del ciclismo 2.0 - da Giorgio Ricci - 19-04-2019, 09:23 AM

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