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Qualche zoom sui ciclisti nati oggi 25 maggio
#1
Winfried Bolke (Ger)
[Immagine: 1317380394BOLKEWinfried-4.JPG]
Nato a Genthin il 25 maggio 1941, deceduto a Dortmund il 26 gennaio 2021. Passista, pistard e ciclocrossista. Professionista dall’ottobre del 1963 al 1972, con 13 vittorie. Un corridore poliedrico e positivo ovunque, pur senza toccare quelle eccellenze, che sono la base per essere tangibili campioni. Alla storia comunque passa come un buon corridore anche se molto sofferente di fronte alle lunghe salite lunghe o troppo pendenti. Resta comunque notevole il ricordo delle sue accelerazioni e di una certa disponibilità a prendere iniziative. Purtroppo per lui ha svolto la carriera in quegli anni sessanta pieni di campioni su ogni terreno. Fosse nato dopo anche per Bolke il curriculum sarebbe stato migliore. Gran dilettante dopo un paio di Titoli tedeschi su strada giunse alla medaglia di bronzo ai Campionati del mondo di Renaix. Nell’ottobre di quell’anno, quando s’aprivano le stagioni del cross e delle seigiorni passò al professionismo con la francese Peugeot. La sua prima esperienza col ciclismo migliore fu davvero buona. Nel 1964 infatti si temprò con un bel quarto posto al Giro del Belgio e solo Rudi Altig gli finì davanti ai Campionati di Germania. Nell’anno poi vinse poi fra le altre, il Tour de l’Oise, mini corsa a tappe di buon livello. Nel triennio 1965-’67 vinse per tre stagioni consecutive i Campionati tedeschi, eguagliando Hans Junkermann, che aveva fatto la tripletta fra il 1959 ed il 1961. Il loro record, oltre mezzo secolo dopo, è ancora immacolato. Divenne poi colonna delle rappresentative tedesche ai Mondiali su strada, anche se nelle manifestazioni iridate, non riuscì mai ad essere protagonista. Notevoli pure le sue presenze ed i buoni comportamenti nelle seigiorni e nelle attività su pista più generali. Nel 1967 fu Campione Nazionale nel Madison. Inoltre, soprattutto negli ultimi anni di carriera, tornò con un certo successo a quel ciclocross che l’aveva visto evidente agli inizi: fu infatti 10° ai Mondiali open di Calais nel 1963. Insomma, un buon corridore, anche per quella completezza che va sempre valutata come un pregio.
I suoi migliori risultati anno per anno. 1964: 1° nella 3a tappa del Tour de l'Oise, 1° nella Classifica Generale Finale del Tour de l'Oise, 1° nella 5a tappa del Giro di Catalogna. 2° nel GP di Cannes, 2° nella Rapertingen – Hasselt in Belgio, 2° nel Campionato Nazionale su Strada, 3° nella 6a tappa del Giro di Catalogna, 4° nella Classifica Generale Finale del Giro del Belgio, 5a nel GP d'Aix en Provence. 1965: 1° nel Campionato Nazionale su Strada, 2a nel GP Nieuwerkerken, 2° nel GP Zichem. 1966: 1° nella 3a tappa della Parigi-Lussemburgo, 1° nel Campionato Nazionale su Strada, 1a nel Criterium Vayrac. 2° nella 8a tappa Parigi-Nizza, 2° nel GP Overpelt, 3° nella Classifica Generale Finale della Parigi- Lussemburgo, 3° nella Seigiorni di Monaco. 1967: 1° nel Campionato Nazionale su Strada, 1° nel Campionato Nazionale del Madison su Pista, 2° nella 6a tappa del Tour de France, 2° nella 4a tappa del Giro del Lussemburgo. 1968: 1° nella Maaslandse Pijl. 2° nel Campionato Nazionale su Strada, 2° nel GP Helchteren. 1969: 1° nel GP Saint-Raphael. 2° nella Omloop van Midden-Belgie, 2° nel GP Union Dortmund, 2° nel Tour du Condroz, 2° nel GP Nümbrecht, 2° nella Seigiorni di Monaco, 3° nella Maaslandse Pijl. 1970: 1° nel Kaistenberg Rundfahrt, 1a nel Porz am Rhein. 2° nel Giro del Noird Ovest, 2° nel GP Krefeld, 3° nel Campionato Nazionale su Strada, 3° nel GP Linz, 3° nella 2a tappa parte b Falcon Cycles, 7° nella Classifica Generale Finale del Falcon Cycles. 1971: 3° nel GP Saarbrücken di Ciclocross.

Jean-Pierre Danguillaume (Fra)
[Immagine: 15293055221325Danguillaume,Jean-Pierre.jpg]
Nato a Joué-lès-Tours il 25 maggio 1946. Passista veloce. Professionista dal 1970 al 1978 con 68 vittorie.
Forse il più forte di una famiglia infinita di ciclisti. Figlio di André, fratello di Jean-Louis, nipote di Jean, Camille, Marce e Roland, tutti divenuti professionisti, Jean Pierre è stato un ottimo cacciatore di tappe, un attaccante, uno che garantiva, sempre, quelle iniziative che sono il bello delle corse. Uno che seppe tra l'altro fermarsi, quando capì di essere sul punto di tramontare, e pure questo è un merito. Fu un ottimo dilettante, partecipò alle Olimpiadi di Città del Messico nel quartetto della "100 Chilometri" e, l'anno successivo, suggellò la sua grandezza imponendosi, in mezzo ai professionisti di stato, nella prestigiosissima Praga-Varsavia-Berlino, universalmente conosciuta come la "Corsa della pace".
Passato prof nel 1970, si mostrò subito un protagonista vincendo fra le altre corse anche la 22a tappa del Tour de France.
Nel suo palmares finirono poi il G.P. di Plouay 1971, il G.P. di Roquebrune 1972, il Criterium National 1973, la Ronda Nivernese 1973, il G.P. di Cannes e la Parigi-Bourges '75. Fortissimo nelle brevi corse a tappe, seppe imporsi nel Midi Libre 1974, nel Tour de l'Indre-et-Loire e nel Tour de l'Aude 1977. Partecipò a 9 Tour de France conquistando complessivamente 7 tappe, con miglior piazzamento il 13° posto nel 1974 e fu al via due volte alla Vuelta, nella quale, sempre nel '74, giunse settimo. Dal 1971 al 1977 compreso fece parte della nazionale francese ai Mondiali, classificandosi 3° a quelli di Yvoir, nel 1975. Insomma un corridore tra gli evidenti degli anni settanta ed ancora molto popolare in Francia.

Graziano Salvietti
[Immagine: 16362291121325Salvietti,Graziano.jpg]
Nato a Figline Valdarno il 25 maggio 1956. Passista scalatore, alto m. 1,73 per kg. 66. Professionista dal 1979 al 1986, senza ottenere vittorie.
Sedici anni di onorata carriera. Considerato corridore fortissimo sul passo dal carattere battagliero e spigliato ebbe una esplosione travolgente al suo secondo anno da allievo che si ripeté da juniores al punto che in due anni conquistò ben 28 gare. Abbastanza per essere considerato uno dei più promettenti ciclisti in circolazione su scala nazionale. Indossò la maglia azzurra ai Campionati Europei Juniores di Varsavia e da dilettante fu sufficientemente in grado di mantenere il blasone conquistato cogliendo diversi traguardi di peso, come il Circuito della Valle del Liri, il GP La Torre ed il Goro delle Colline Chiantigiane nel 1976, il GP Città di Empoli e la Coppa Caduti di Sant’Alluccio l’anno seguente. Passò professionista nel 1979 in seno alla Zonca Santini e furono otto le sue stagioni nella categoria maggiore. Tre i Giri d'Italia disputati ('80-63°; '83-117° e '84-79°) e un Tour de France ('86-ritirato alla 13esima tappa), nonché fedele spalla di Francesco Moser. Per due anni di seguito ('81 e '82) è stato Campione Italiano a Squadre Professionisti con la maglia della Fam Cucine Campagnolo, ovvero il suo secondo team professionistico (gli altri, la Vivi Benottp, l’Ariostea e la Gis). Il miglior risultato individuale nel 1979 quando giunse 2° nella Coppa Sabatini. Cessò l'attività nel 1986 ed intraprese l'attività di agente di commercio nel settore ciclistico. Molto conosciuto nell'ambiente ciclistico, ha lasciato un buon segno, in particolare in casa Olimpia Valdarnese: il sodalizio dove iniziò la sua carriera e dove i suoi echi sono più vivi che mai.

Georg Totschnig (Aut)
[Immagine: 16815656281325Totschnig,Georg.jpg]
Nato a Innsbruck, 25 maggio 1971. Passista scalatore alto 1,75 per 62 kg. Professionista dal 1993 al 2006 con 23 vittorie.
Un corridore che seppe divenire popolare, soprattutto per i ruoli recitati nelle grandi corse a tappe e per la costanza delle sue presenze. Alla fine un atleta che ha vinto abbastanza poco, ma che va annoverato fra gli austriaci d’evidenza nella storia di questo sport.
Avvicinatosi al ciclismo molto giovane, nel 1989 si laureò campione austriaco a cronometro tra gli juniores e, l’anno seguente, passato dilettante, fu 25esimo al Giro d’Austria e nel ’91, 10° Nel 1992 fu 4° nella Generale del Giro del suo Paese e prese parte alla prova individuale dei Giochi Olimpici di Barcellona, chiudendo 56°. Nel 1993, ancora dilettante, conquistò finalmente la vittoria al Giro dell’Austria, ed a fine settembre corse la sua prima gara professionistica, il Giro dell’Emilia, con la maglia della Gatorade. Passato nel ’94 alla Polti, fu 3° in una tappa del Tour du Pont e al Giro d’Italia ben figurò: 5° nella frazione di Les Deux Alpes e 13° nella Generale Fanale. Fu poi 4° all’Euskal Bizikleta. L’anno seguente, al Giro d’Italia fu 2° nella tappa di Maso e 6° in quella di Monte Sirino, nonché a quella del Lenzerheide pass. Georg completò la corsa rosa, 9°. Nel 1996 fu 1° nel Campionato austriaco a cronometro e chiuse la Vuelta di Spagna al 6° posto, dopo diversi piazzamenti di tappa. L’anno dopo, Totschnig, passò al Team Deutsche Telekom, ed a luglio vinse entrambi i Titoli austriaci: su strada e a cronometro. Al via del Tour de France, da gregario, completò la corsa al 34º posto. Ad agosto prese parte alla Vuelta a Castilla y León, vincendo la quarta tappa e conquistando la Classifica GPM. Nella stagione successiva, a giungo fu protagonista alla Volta Ciclista a Catalunya, con un 2° di tappa ed il 2° nella Generale finale. Al Tour de France, fu spalla di Jan Ullrich e completò la Grande Boucle 27°.
Nel 1999, al Giro d’Austria fu 2° nel tappone e nella Generale Finale. Meglio, nella stagione seguente, quando nel Goro del su Paese conquistò tappa e Classifica definitiva.
Nel 2001 passò alla Gerolsteiner (sodalizio con cui rimase fino alla fine della carriera).  A maggio fu 4° alla Clasica Alcobendas e a giugno chiuse 6° il Tour de Suisse. A luglio fu 3° all’International UNIQA Classic e vinse nuovamente il Titolo di campione nazionale a cronometro, davanti a Peter Luttenberger.
Nel 2002, fu tra i protagonisti del Giro d’Italia: 4° nella tappa di Folgaria, 9° nella crono di Numana e 7° in quella di Monticello Brianza e 7° nella Generale Finale. Due settimane dopo, fu ancora tra i protagonisti del Giro di Svizzera, che chiuse al 5° posto.
Nel Giro d’Italia 2003, si confermò tra i big della corsa: 10° nella tappa dell’Alpe Pampeago, ed il giorno seguente nella cronometro di Bolzano, mentre nella diciottesima frazione, con arrivo a Chianale, chiuse 3°. A Milano completò la corsa rosa al 5° posto. Al via anche del Tour de France, mostrò le sue qualità di resistenza, cogliendo qualche buona piazza, ed il 12° posto finale.
L’anno seguente, Totschnig conquistò la tappa di Malbun del Giro di Svizzera, chiuso poi 4°. Indi, dopo aver conquistato il Titolo nazionale a cronometro, si concentrò per una bella figura al Tour de France, dove dopo diversi piazzamenti di tappa chiuse 7°. Ad agosto prese parte ai Giochi Olimpici di Atene completando la prova in linea al 22esimo posto. L’anno successivo, finalmente, vinse la tappa di Ax-3 Domaines al Tour de France, con un arrivo in solitudine. A Parigi chiuse 26°. Due settimane dopo vinse il Gp Gmund. Nel 2006 vinse la Waidhofen an der Ybbs e partecipò al suo ultimo Tour de France, che terminò 47°. A dicembre si ritirò dall’agonismo.

Maurizio Ricci detto Morris
 
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Qualche zoom sui ciclisti nati oggi 25 maggio - da Morris - 25-05-2023, 07:55 AM

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