[Luciano Pagliarini]

TREVISO — La confessione di una ragazza trevigiana su Facebook fa il giro d’Italia e scatena un turbinio di reazioni ironiche e indignate. La giovane racconta un momento accaduto durante una festa in un locale di Treviso, il primo febbraio scorso, in cui si teneva una festa studentesca. Giovani e giovanissimi hanno passato un pomeriggio di balli e divertimento, ma pare che ci siano stati anche degli approcci piuttosto «spinti» fra i partecipanti. La ragazza infatti, rivela (va precisato: sotto anonimato) di aver avuto un rapporto sessuale con uno dei presenti, su uno dei divanetti. Praticamente davanti a tutti. Sul social network circolano anche fotografie di quel pomeriggio: si vedono ragazze in abiti succinti e giovani disinibiti.

Approcci piuttosto «spinti», anche se di esplicito non si vede nulla, ma è il racconto dell’anonima trevigiana a suscitare perplessità nei lettori. Qualcuno, presente alla festa, aggiunge di aver visto giovani in biancheria intima. E da lì partono le reazioni indignate alle parole della ragazza, postate su una cliccatissima pagina dove i giovani raccontano la loro «prima volta». Il titolare del locale, tuttavia, è furioso e smentisce tutto. «Le foto che circolano sono dei fotomontaggi, è evidente, sono arrabbiato e amareggiato – dice -. Alcuni dei ragazzi che non sono riusciti ad entrare perché avevamo raggiunto il numero massimo di ingressi hanno diffuso voci false su cosa è successo all’interno, senza esserci mai stati.

Il nostro errore è stato di eccedere con le prevendite, non ci aspettavamo così tanta gente, e molti sono rimasti fuori. Ma ce ne siamo scusati e li abbiamo rimborsati ». E anche il racconto della ragazza non lo convince: «Non è possibile, ero presente in ogni momento per sorvegliare la festa e mi sarei accorto di atteggiamenti che non potevano essere accettati – continua -. Anche le forze dell’ordine hanno fatto un sopralluogo e non hanno rilevato alcuna irregolarità. Non c’è stato alcun comportamento allarmante. Chi diffonde queste falsità lo fa solo per mettere in difficoltà un locale che non ha mai avuto problemi ». Insomma, due versioni totalmente opposte. Ma il post, ormai, è divenuto «virale»: a centinaia di «mi piace» sono seguite decine di commenti. E Treviso torna nuovamente alla ribalta.

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