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1979, il polemico Mondiale di Raas
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1979, il polemico Mondiale di Raas
Jan Raas corona una grande stagione con la criticata vittoria del Mondiale a Valkenburg, Saronni conquista il suo primo Giro d'Italia e Moser ed Hinault si dimostrano ancora i più forti, rispettivamente alla Roubaix e al Tour.

[Immagine: Raas_79_valkenburg.jpg]
Il podio del Mondiale 1979 - flandriacafe.com

Correva l'anno 1979, veniva trovato morto Sid Vicious, in Inghilterra Margaret Thatcher diventava la prima donna ad occupare la carica di primo ministro mentre in Italia Nilde Iotti diventava la prima donna ad essere eletta Presidente della Camera dei deputati, Saddam Hussein diventava presidente della repubblica in Iraq, Jody Scheckter vinceva il titolo mondiale piloti per la Ferrari, l'ultimo prima dell'era Schumacher, Pietro Mennea stabiliva il record del mondo nei 200 metri piani con il tempo di 19” 72 a Citta del Messico e Francis Ford Coppola girava "Apocalypse Now", straordinario film sulla guerra in Vietnam.
Contemporaneamente nel mondo del ciclismo, Francesco Moser vinceva nuovamente la Parigi-Roubaix mentre il suo rivale Beppe Saronni si aggiudicava il Giro d'Italia, Bernard Hinault si dimostrava ancora il migliore al Tour de France, Jan Raas viveva la migliore stagione in carriera e Freddy Maertens conosceva un veloce declino.

L'inizio di stagione
All'inizio dell'anno Dietrich Thurau vince la Ruta del Sol, tornata a disputarsi dopo l'edizione 1977, Knut Knudsen vince la terza edizione del Giro del Trentino (l'ultima si era corsa nel 1963), battendo due campioni come Moser e De Vlaeminck. De Vlaeminck si rifà vincendo la Het Volk davanti a Jan Raas e a Frank Hoste, mentre Walter Planckaert vince la Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Al Trofeo Laigueglia Pierino Gavazzi regola in volata Saronni e Moser.
Joop Zoetemelk domina la Parigi-Nizza davanti allo svedese Sven-Ake Nilsson e al campione del mondo Gerrie Knetemann, mentre alla Tirreno-Adriatico il norvegese Knudsen, vincitore dell'ultima tappa, si impone con solo 1" di vantaggio davanti a Saronni, al terzo posto si piazza Battaglin.

Milano-Sanremo
La 70esima edizione della Milano-Sanremo si corre il 17 marzo.
Vincenzo Torriani chiede al direttore della "Gazzetta", Gino Palumbo, di dare il via a una corsa che il giornalista napoletano predilige. E a Binasco rincorrendo il solito Baert e Giancarlo Casiraghi si forma in testa un gruppo di 12 (ci sono anche Annunzio Colombo, Mario Noris, Walter Polini, i belgi Martin, Joseph Jacobs, Willy Teirlinck e Joseph Gijsemans, gli olandesi Jan Aling, Jan Van Houwelingen e Leo Van Vliet), che a Ovada hanno 8' di vantaggio. Sarà per la bella giornata di sole, ma la gente è tanta lungo le strade e sul Turchino, dove l'11 marzo è stato scoperto un cippo dedicato a Girardengo. In Riviera spira il libeccio e davanti cominciano a perdere i pezzi: restano in tre, Polini, Van Vliet e Martin, che vengono ripresi a metà del Berta, dove il piccolo scalatore pugliese Mario Beccia parte in contropiede e passa per primo. Ma tutto finisce lì. Saronni si dà da fare, poi però deve inseguire per una gomma sgonfia. Si attacca il Poggio e Raas prende l'iniziativa trascinandosi i belgi Vandenbroucke, Marc Renier e Daniel Willems, ma Moser riporta sotto gli altri e imprime un'andatura micidiale. I colpi di scena non finiscono: in discesa Raas rinviene su Saronni in cerca dell'azione solitaria. E poi Beccia, attaccante nato, ritenta sotto lo striscione dell'ultimo chilometro. Moser, Saronni e De Vlaeminck sono sorpresi, ma a toglier loro le castagne dal fuoco è Vandenbroucke e al povero Beccia, a poco più di 50 metri dal sogno, crolla il mondo addosso. Viene superato da De Vlaeminck che brucia Saronni, il norvegese Knut Knudsen e Moser. Bravi gli italiani che nel finale hanno fatto la corsa, ma a beneficiarne, per la terza volta, è questo belga che possiede una grande dote: si muove al momento giusto.


Milano - Sanremo 1979

La campagna del Nord e il Giro dei Paesi Baschi
La campagna del nord comincia con l'E3 Harelbeke: dopo il secondo posto dell'anno precedente Jan Raas si aggiudica la corsa battendo Frank Hoste e Michel Pollentier.
La 63esima edizione del Giro delle Fiandre si corre il 1 aprile e come ad Harelbeke Jan Raas vince, staccando nettamente Marc Demeyer e Daniel Willems. Tre giorni dopo, alla Gent-Wevelgem, Francesco Moser regola allo sprint Roger De Vlaeminck, Jan Raas e Marc Demeyer. Tra il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix si corre la Vuelta al Pais Vasco e il nostro Giovanni Battaglin ha la meglio sugli spagnoli Vicente Belda e Miguel María Lasa.
La 77esima edizione della Parigi-Roubaix si corre l'8 aprile. Quando inizia la lotta Francesco Moser fora ma riceve la ruota da Palmiro Masciarelli e rientra subito. A circa venti chilometri dalla conclusione forano Thurau e Raas, Demeyer e Kuiper provano ad allungare con Moser e De Vlaeminck, i due grandi favoriti e nuovamente rivali, che si portano subito sui due. Fora anche Demeyer, l'ammiraglia della Flandria non riesce a prestargli subito soccorso e il belga deve abbandonare le ambizioni di vittoria. Devono fermarsi a causa di forature anche De Vlaeminck e Kuiper e Francesco Moser rimane da solo. Ai -8 fora nuovamente anche lui ma l'ammiraglia è prontissima a fornirgli la bici di scorta. Kuiper e De Vlaeminck sono all'inseguimento ma il Gitano cade, viene aiutato da un tifoso a ripartire e cade di nuovo. Viene raggiunto da Zoetemelk e i due riprendono Kuiper. Moser è però irraggiungibile ed entra da solo nel velodromo di Roubaix, con 40" sul gruppetto di De Vlaeminck, Kuiper e Zoetemelk, in quest'ordine al traguardo.


Giro delle Fiandre 1979


Gent - Wevelgem 1979


Parigi - Roubaix 1979

Classiche delle Ardenne, Giro dell'Appennino, Campionato di Zurigo e Tour de Romandie
Il 10 aprile si corre la Freccia Vallone, che apre la campagna delle Ardenne. Ad aggiudicarsela è Bernard Hinault, che regola in volata i due corridori rimasti con lui, Saronni e lo svedese Johansson. All'Amstel Gold Race altra vittoria per Jan Raas, che va in fuga con lo svedese Nilsson e il fido scudiero Lubberding e nel finale con un'azione di forza stacca i due compagni di fuga e si presenta tutto solo sul traguardo di Meersen. Per lo sprint per gli altri due posti sul podio, a 39" da Raas, Lubberding batte Nilsson ed è doppietta per la Ti Raleigh.
La 65esima edizione della Liegi-Bastogne-Liegi si svolge il 22 aprile. Dopo il secondo posto dell'anno precedente il tedesco Dietrich Thurau fa sua la Doyenne. Il corridore della Ijsboerke arriva solitario al traguardo. A 55" Bernard Hinault vince la volata di gruppo davanti a Daniel Willems, compagno di Thurau.
Al Giro dell'Appennino ennesima vittoria di Baronchelli (piazzatosi al quarto posto alla Liegi) davanti a Mario Beccia e a Bernt Johansson.
Giuseppe Saronni è il grande protagonista delle corse svizzere: il corridore della Scic prima vince il GP di Zurigo battendo Francesco Moser (al terzo posto, staccato di 15", Marc Demeyer) e poi vince due tappe e la classifica finale del Giro di Romandia, dove ha la meglio su Baronchelli e Lubberding.


Freccia Vallone 1979


Amstel Gold Race 1979

Vuelta a España
La 34esima edizione della Vuelta a España prende il via il 24 aprile da Jerez de la Frontera con un prologo vinto da Joop Zoetemelk. Dopo aver rischiato l'annullamento a causa di problemi economici della società organizzatrice, la Vuelta si svolge regolarmente, senza però nomi di particolare rilievo. E' proprio Zoetemelk ad aggiudicarsi la classifica finale: dopo aver perso la maglia nella sesta tappa a vantaggio del francese Christian Levavasseur, l'olandese della Miko-Mercier la riconquista alla tredicesima, giungendo quarto sul traguardo di Peña Cabarga. Alla fine Zoetemelk trionfa con 2'43" di vantaggio su Galdos e 3'21" su Pollentier. Il belga Fons De Wolf vince cinque tappe e la classifica a punti mentre lo spagnolo Felipe Yáñez quella dei GPM e l'arrivo di Sierra Nevada.

Giro d'Italia
La 62esima edizione del Giro d'Italia prende il via il 17 aprile da Firenze con un prologo vinto da Francesco Moser. Per favorire i corridori italiani più forti del momento, Moser e Saronni, il Giro è quasi completamente privo di difficoltà altimetriche (e spesso piazzate molto lontano dal traguardo) mentre sono ben cinque le tappe a cronometro (per un totale di 136 chilometri).
Tra i due litiganti si inserisce il norgevese Knut Knudsen della Bianchi che però cade nella 17esima tappa, la Pieve di Cadore - Trento che prevede il Falzarego e il Pordoi, ed è costretto al ritiro quando è secondo in classifica generale a meno di un minuto da Saronni, che con la vittoria della cronoscalata di San Marino nell'ottava tappa ha strappato la maglia dal grande rivale Moser, per non cederla più. Saronni vince anche l'ultima tappa, la cronometro di 44 chilometri con arrivo a Milano, e a 21 anni si aggiudica il Giro d'Italia con 2'09" su Moser e 5'13" su Johansson. Stessa situazione nella classifica a punti mentre Claudio Bortolotto, compagno di Moser nella Sanson, si aggiudica la maglia verde della classifica dei Gran Premi della Montagna. Silvano Contini, quinto a 7'33" da Saronni, vince la classifica riservata ai giovani.


Giro d'Italia 1979

Prima del Tour de France
Il Giro del Delfinato, classica corsa di preparazione al Tour, è dominato da Bernard Hinault, vincitore di quattro tappe e della classifica generale con più di dieci minuti su Henk Lubberding e Francisco Galdos. Al Tour de Suisse è il belga Wilfried Wesemael ad imporsi sul connazionale Rudy Pevenage e sull'italiano Leonardo Mazzantini, poi vincitore della Coppa Sabatini due settimane dopo il Giro di Svizzera.
Nei campionati nazionali vincono Francesco Moser in Italia, Gery Verlinden in Belgio e Faustino Ruperez Rincon in Spagna.


Campionato italiano 1979

Tour de France
La 66esima edizione del Tour de France prende il via il 27 giugno da Fleurance con un prologo vinto da Gerrie Knetemann. Il percorso è caratterizzato da molte tappe a cronometro (cinque individuali, 166 chilometri in tutto, e due a squadre, 176 chilometri), nessuna semitappa e tanti trasferimenti. Le cronosquadre da questa edizione contano anche per la classifica generale (negli anni precedenti era utilizzato un sistema di abbuoni) e non solo per quella a squadre.
Vincendo la seconda tappa (terza considerando il prologo), la cronometro con arrivo in salita a Superbagnères, Bernard Hinault conquista la maglia gialla e si ripete anche il giorno successivo nella Luchon-Pau. Nonostante le due cronosquadre favorevoli alla Ti-Raleigh di Kuiper, Hinault mantiene la maglia gialla fino alla nona tappa con arrivo a Roubaix. A causa di una foratura in un tratto di pavè perde più di tre minuti da Zoetemelk, nuovo leader. La lotta per la vittoria è praticamente una questione a due e il francese riconquista la maglia gialla vincendo le due cronometro, superando in classifica Zoetemelk in quella di Morzine. Pur venendo staccato da Zoetemelk nella seconda tappa con arrivo all'Alpe d'Huez (nella prima trionfa Agostinho) Hinault mantiene la maglia gialla e vince la quinta cronometro del Tour e le ultime due tappe, tra cui quella dei Campi Elisi in cui batte in volata Zoetemelk dopo una fuga da lontano. Risultato positivo ad un controllo antidoping l'olandese viene penalizzato di dieci minuti, ma nonostante ciò finisce secondo in classifica generale a 13'07". Terzo ad addirittura 26'53" il portoghese Agostinho, esattamente lo stesso podio del Tour dell'anno precedente. Vincendo sette tappe Hinault si aggiudica anche la classifica a punti, Giovanni Battaglin la classifica dei GPM e il compagno di Hinault, Jean-René Bernaudeau, la classifica riservata ai giovani (quinto nella classifica generale).


Tour de France 1979

Prima del Mondiale
Giovanni Battaglin si aggiudica dopo una lunga fuga il Trofeo Matteotti e giunge primo in solitaria anche alla Coppa Placci e alla Coppa Agostoni, risultando forse il corridore italiano più in forma in vista del Mondiale. Valerio Lualdi vince la Coppa Bernocchi mentre Giuseppe Saronni fa sua la Tre Valli Varesine.

Campionato del Mondo
La 46esima edizione dei Campionati Mondiali di ciclismo su strada si svolge ad Valkenburg - in Olanda - il 26 agosto.
Solo Italia e Belgio avevano vinto in passato almeno due mondiali consecutivi ma ora è la volta dell'Olanda che sul tracciato casalingo di Valkenburg trionfa con un altro occhialuto, Jan Raas. Valkenburg evoca il fallimento di Bartali del 1938 e quello di Coppi in coppia con il toscanaccio 10 anni dopo. Quando Battaglin si presenta alla volata finale con Thurau, Raas e Bernaudeau e con grosse chance di vittoria, sembra che il maleficio non abbia più effetto. Ma Valkenburg si dimostra sempre la stessa e il maligno spirito del luogo dà il colpo di coda ad una maglia azzurra ormai lanciata verso la vittoria. Battaglin sta dietro a Raas e Thurau, pronto al balzo finale: non è un grande velocista ma è in piena forma. Thurau all'improvviso attraversa la sede stradale da sinistra a destra con una diagonale netta e finisce quasi addosso a Raas, che ha uno sbandamento violento andando a urtare il povero Battaglin che finisce tra le transenne fuori gioco. Raas intanto resiste al tedesco che, accortosi della scorrettezza, perde la concentrazione dando via libera all'olandese che diventa campione del mondo. Battaglin si rialza e dopo 23 secondi taglia il traguardo in sesta posizione superato anche da Bernaudeau, Chalmel e Lubberding. L'Italia fa subito reclamo ma la giuria convalida l'ordine d'arrivo. Disperazione per la pattuglia italiana che aveva controllato una gara fin troppo facile con poca bagarre e solo nella parte finale. Era stato Battaglin infatti a lanciarsi all'inseguimento di Thurau che aveva scremato il gruppo per la volata finale. Questo è anche il mondiale delle critiche per le troppe motociclette disseminate sul percorso che hanno facilitato in modo fin troppo chiaro il futuro campione Raas sulle dure salite dal Cauberg e del Berlemberg.


Campionato del Mondo 1979

Corse di fine stagione
Dopo il Mondiale Alfio Vandi fa sua la Milano-Torino, Silvano Contini ottiene le prime vittorie da professionista al Giro del Lazio e al Giro del Piemonte, Ludo Peeters vince la Parigi-Bruxelles, Joop Zoetemelk la Blois-Chaville (fino al 1985 sarà il percorso del GP d'Autunno, più conosciuto come Parigi-Tours) e Francesco Moser si aggiudica nell'arco di una settimana Giro del Friuli, Giro del Veneto e Giro dell'Emilia. Bernard Hinault vince nuovamente il GP des Nations mentre Vicente Belda Vicedo fa sua la Volta Ciclista a Catalunya.

Giro di Lombardia
La 72esima edizione del Giro di Lombardia si svolge il 13 ottobre.
Via alle 9.18, cielo nuvoloso, a tratti piove, gruppo sempre compatto con Baronchelli che transita per primo sul Ghisallo. Sul Colle Balisio scoppia la bagarre ed è addirittura Hinault in prima persona a forzare l'andatura: in seguito al suo forcing rimangono al comando in una quarantina. Hinault comunque appare irrefrenabile e scatta nuovamente sul falsopiano prima di Introbio e stavolta guadagna subito 36" ma, una volta passato il rifornimento, il francese si rialza ed il gruppo si riforma. Poco dopo a 147 km dall'arrivo Hinault attacca ancora e stavolta la sua azione è convinta. Lo scatenato francese si trascina dietro infatti Becaas (suo compagno di squadra), Peeters, De Witte, Parsani e Gaetano Baronchelli che però fora quasi subito e perde contatto. I cinque fuggitivi, spinti da Hinault, insistono con grande decisione e guadagnano in breve una trentina di secondi mentre nel gruppo c'è molta sorpresa (sembra un'azione prematura) e sia Moser che Saronni temporeggiano. Si muovono invece Contini e Gavazzi che poco prima di Bellano riescono ad accodarsi ai battistrada il cui vantaggio aumenta di nuovo fino ad attestarsi intorno a 1'30". Dietro non riescono ad organizzare l'inseguimento e a Gravedona il ritardo del gruppo sfiora i 3' ed a Porlezza è ancora di 2'43". Sul Passo d'Intelvi e sulla successiva ascesa che porta a Schignano il forcing di Hinault continua senza il minimo cedimento e si rivela formidabile: il fuoriclasse francese scatta a ripetizione e schianta letteralmente i compagni di fuga che cedono nettamente. I primi a perdere terreno sono Becaas, che si è sacrificato per il suo capitano, Gavazzi e Parsani; poi tocca a De Witte e Peeters, soltanto Contini resiste. Dietro il gruppo allo sbando è segnalato a 4' e si arrende definitivamente. I battistrada sono tornati sul lungolago, Contini soffre di crampi e si mantiene spesso a ruota e non collabora più con Hinault il quale però sembra non preoccuparsi e spinge ancora sui pedali con grande energia. A 20 km dalla conclusione i primi inseguitori (De Witte, Peeters, Battaglin, Vandenbroucke, Vandi, Pozzi e Masciarelli) accusano ancora 3' di ritardo e la corsa non ha più storia. Sul S.Fermo i due fuggitivi proseguono la loro cavalcata anche se in effetti è sempre Hinault a tenere alto il ritmo ed in alcuni tratti da addirittura l'impressione di non voler staccare il giovane italiano. Hinault e Contini giungono così insieme a Como, con l'italiano che si porta in testa all'ultimo km e sembra già rassegnato. Quando infatti si alza sui pedali per lanciare la sua volata Contini viene nuovamente tormentato dai crampi e deve subito arrendersi. Hinault lo scavalca con facilità e taglia per primo il traguardo da trionfatore assoluto. Al terzo posto Battaglin che regola il gruppetto degli inseguitori.

Classifica Super Prestige Pernod 1979
- Bernard Hinault
- Giuseppe Saronni
- Joop Zoetemelk
- Francesco Moser
- Jan Raas
 
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