Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Covim Caffé (CORONAVIRUS)




Comunque mi sarei rotto pure io di stare in casa, ma essendo un adulto responsabile esco solo per necessità primarie e la passeggiata non lo è. Poi capisco che è una situazione talmente paradossale se non ti informi, che ti vien voglia pure di fare la Maratona, ma concordo col fatto che non è ancora il momento di allentare la tensione.
 
Rispondi
Qua le visite parenti continuano e poi ci si lamenta pure di questo e quello..
 
Rispondi
La Francia oltre le 6000 terapie intensive, supera il 10% dei suoi casi
 
Rispondi
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edic...e/5754769/
 
Rispondi
(02-04-2020, 11:38 AM)Italbici Ha scritto: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edic...e/5754769/



Vista la confusione tra aziende essenziali / strategiche e non, considerato il tentativo comprensibile di mantenere attività, forniture, clienti, continuità, forse alla fase di decreti urgenti necessariamente generici e calati dall'alto dovrebbe seguire in tempi brevissimi un lavoro di dettaglio nel valutare chi può lavorare e chi no basato sulla sicurezza.
Si dovrebbe chiedere ad ogni azienda, anche essenziale, di presentare in tempi brevissimi (un paio di giorni) una integrazione, specifica per la Covid-19, del documento di valutazione dei rischi, ovviamente interpellando il medico competente, facilitando una procedura il più possibile agile. In assenza della presentazione di tale documento l'azienda non può restare aperta (salvo una essenzialità assoluta), pena multe severe.
Il documento dovrebbe prevedere distanze minime da mantenere in qualsiasi caso, preferibilmente nell'ordine di due metri e non uno solo, aerazione degli ambienti (circolazione di aria esterna), limiti di presenza in relazione all'ampiezza degli ambienti chiusi (dove non bastano i due metri di distanza, salvo uso continuativo di mascherine chirurgiche) e alla loro aerazione, eventuali DPI forniti al personale, l'autocertificazione di ogni dipendente che raggiunge la sede di lavoro con un mezzo proprio e da solo (chi non può fa smart working o va in cassa integrazione), oltre a pulizie e disinfezioni dei locali e alla ovvia disponibilità di disinfettanti per le mani e valutando numero e utilizzo delle toilette.
Tali integrazioni del documento di valutazione dei rischi, da inviare anche ai sindacati, andrebbero valutate e verificate in tempi brevissimi, anche coinvolgendo nuovo personale temporaneo, ad esempio studenti di medicina da formare rapidamente per visite di controllo.
A queste condizioni una azienda che produce giocattoli (o qualsiasi altra cosa non essenziale) potrebbe magari lavorare tranquillamente.
 
Rispondi
Quasi 40 mila tamponi, la % di positività è la più bassa da un mese!
 
Rispondi
Per il secondo giorno consecutivo calano le terapie intensive qua da noi

[Immagine: Schermata-2020-04-02-alle-17.41.43.png]
 
Rispondi
Francia +1355 morti
 
Rispondi
Il dato di oggi, 4668 nuovi positivi, con il record di tamponi, 39809, mi è sembrato interessante e mi ha indotto ad alcune ore di modesti calcoletti, occhieggiando a lungo i dati. Resta il problema di un campione poco omogeneo, per numero di tamponi, per il ritardo a volte di alcuni dati, per l'incertezza sulle scelte nell'effettuare i tamponi. 
Il 29 marzo accennavo ad una discesa iniziata ma lentissima, con l'ipotesi di un tasso di diffusione dell'ordine di 0,98 e la speranza che le misure a partire di fatto dal 25 marzo riuscissero ad abbassarlo. Sembra sia così, nel caso una signora notizia. 
Sembra trovare conferma per il "picco" la data del 21 marzo, a 13 giorni dall'avvio delle maggiori misure in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna (e dall'esodo del 08 marzo) e a 10 giorni dall'estensione delle misure a tutta Italia. Con quelle misure sembra che il tasso di diffusione riesca ad arrivare appena sotto 1, approssimativamente lo 0,98 accennato, forse più 0,97. 
Il dato attuale comincia ad essere influenzato dalle misure più strette, per ora un misto tra la fase precedente e l'attuale. Questo dà già l'impressione, comunque, che il tasso di diffusione stia scendendo. Con i dati attuali mi sembra che potrebbe attestarsi, tra alcuni giorni, su 0,92 , forse qualcosa meno ma preferisco essere prudente. 
Il week end influenza il numero di tamponi, massimo probabilmente tra il martedì e il giovedì, con dati corrispondenti comunicati dal giovedì al sabato. Avremo un altro paio di giorni per vedere come va (con 40.000 tamponi mi aspetto numeri in lieve discesa, probabilmente superiori ai 4.000 nuovi positivi ma meno di oggi), poi dovremo aspettare 9, 10 e 11 aprile per arrivare a un nuovo massimo di tamponi. Se si restasse sui 40.000 tamponi mi aspetterei tra il 9 e l'11 aprile numeri di nuovi positivi inferiori a 3.000, tra 2.800 e 2.400 nell'arco dei tre giorni. Una bella differenza... Speriamo. In caso di un maggior numero di tamponi, ad esempio circa 50.000, dovremmo considerare alcune centinaia in più. 
Se anche si aprissero alcune aziende dopo Pasqua, il dato della settimana successiva dovrebbe ancora rispondere ad un tasso analogo allo 0,92 ipotizzato, se le eventuali riaperture lo alzassero gli effetti si vedrebbero successivamente. 
In questa ipotesi il 17 - 18 aprile dovremmo essere (con 40.000 tamponi) a circa 1.400 nuovi positivi. 
Sperando che non si esageri con corse, passeggiate con bambini e pranzi con i parenti. 
Spero di non aver spappolato inutilmente i brandelli di cervello che mi rimangono, senza illudermi. Spero...
 
Rispondi
L'esperienza del gruppo di lavoro (SARS 1, MERS) fa ben sperare.

Nel frattempo restano poco sopra 4.000 i casi in terapia intensiva. La regione che è maggiormente sul limite delle sue capacità è il Piemonte ma Veneto, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna hanno centinaia di posti disponibili ora che sembra che i prossimi aumenti saranno modesti. 200 / 300 pazienti gravi trasferiti da Piemonte e Lombardia potrebbero permettere una maggiore risposta complessiva. 
La Francia è al limite e la Germania sta accogliendo molti malati gravi. L'Italia sta sfruttando meno dei posti offerti dalla Germania, che nel frattempo ha aperto analoga possibilità alla Spagna. Pezzetti d'Europa, non dispiace, anzi. 
Adesso nessuno ci prende più in giro (ho paura che a breve la smetteranno anche gli svedesi). 
Austria e Svizzera sono pesantemente colpite anche loro ma sembra resistano bene. 
Numeri USA e spagnoli da paura...
 
Rispondi
La scoperta dell'America...
Bastava leggere studi cinesi di un mese fa. Quanto meno ponevano il dubbio, in cui i luoghi chiusi erano conseguentemente un grande fattore rischio. 
Quindi tanta aerazione, no aria condizionata. 
Almeno due metri all'aperto (meglio tre, se una persona starnutisce o tossisce meglio 5), mai due persone in una stanza, al chiuso non è più solo questione di distanza (dove quattro metri sono comunque molto meglio di due). 
Il nodo è che anche le goccioline più piccole (quelle che restano in sospensione per un certo tempo nell'aria) possono dare il contagio (sia pure presumibilmente in modo inferiore). 
Questo non vuol dire che il virus sia ovunque, dopo un po' anche le goccioline più piccole cadono e/o si degradano e/o vengono disperse. Se così non fosse saremmo già tutti contagiati. E il virus all'aria aperta si degrada a sua volta, anche se con tempi di molte ore / un paio di giorni (dipende anche da umidità, sole, ecc. , il vecchio amico sole è sempre un grande). 
Mezzi pubblici altro grosso problema, specialmente treni e metro con finestrini chiusi.  
Conseguentemente...   Tante le sciocchezze dette anche sulle mascherine. 
Alla fine di questa storia tanti epidemiologi - virologi, specialmente quelli ben disposti a dire quanto richiesto dai politici, andrebbero presi a calci in culo. 
Mi raccomando, rispettate la distanza di sicurezza di un metro... Buffoni incompetenti. Farsi venire un dubbio no? E riuscite a dormire?
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di OldGibi
Comunque il dato di letalità di Olanda, Belgio, Francia e Spagna non è lontano dal nostro. Si bazzica più o meno tutti tra 8-9/11 %. Chiaramente escludendo I casi plausibili, che accomunano tutto il mondo. Questa la situazione ipotizzata in Italia: casi totali plausibili: 1,2 milioni (min 780.000 - max 2,7 milioni).
[Immagine: EUnHxRMWoAEfCPK?format=png&name=medium]
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Italbici
Mia nipote è nata il 17 Marzo  a 20 km da dove risediamo, in quanto il reparto non c'è  per via dei tagli alla sanità , ora hanno chiamato dall'ospedale perché hanno ricevuto l'ordine della regione Puglia,   c'è un positivo in reparto, e tutti i nati in questi 15 giorni devono andare a fare il controllo.  Facepalm  Che senso ha rischiare di mettere in strada potenziali positivi oltre ad andare in un nosocomio che ha dei positivi ricoverati oltre a quello in reparto?
 
Rispondi
In Spagna butta malissimo.
 
Rispondi
(02-04-2020, 11:09 PM)Italbici Ha scritto: Francia +1355 morti

Perche' han aggiunto , in parte , i morti delle case di riposo (ma mancano diversi dipartimenti..)
Alla fine.. non son lontani da noi

Inghilterra che domani o dopodomani.. ci sorpasserà
 
Rispondi
New York supera i 100 mila contagi
 
Rispondi
Francia anche oggi supera i mille, +1120
 
Rispondi
[Immagine: Protezione-civile-3-aprile.png]
 
Rispondi
La diffusione nelle case di riposo per anziani è impressionante
 
Rispondi
Tamponi mondiali:

USA 1.366.719
Spagna 355.000(mamma mia)
Italia 619.849
Germania 918.460
Francia 224.254
UK 183.190 (considerate che erano a 10mila già a fine Febbraio )
Turchia 141.716 (per niente male la Turchia, zitta zitta fa molti tamponi )
Iran 80.000
Svizzera 153.440 (non male anche per la piccola Svizzera)
Belgio 62.867
Olanda 75.415
Canada 302.745 (ottimo)
Australia 285.675 (ottimo!)
Corea del Sud 455.032
Russia 639.000


Tasso di positività dei tamponi:

USA 21,1%
Spagna 35,1%
Italia 19,3%
Germania 10%
Francia 36,6%
Iran 69,7% (no comment)
UK 22,9%
Turchia 14,8%
Svizzera 13,2%
Belgio 29,3%
Olanda 22%
Canada 4,1%
Austria 11,3%
Portogallo 13%
Corea del Sud 2,2%
Australia 1,9%
Russia 0,7%
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)