Ho molte meno certezze Sepp.
Consideravo Vingegaard un avversario temibile per il Tour già prima del Delfinato 2022, sulla base soprattutto del Ventoux 2021. Al Delfinato 2022 si percepì con chiarezza un corridore più brillante di Roglic e che avrebbe dovuto destare la piena attenzione di Pogacar. Nelle prime tappe del Tour 2022 però Pogi era ancora molto orientato su Roglic e, in ogni caso, si sentiva quasi onnipotente. Che Pogacar stesse spendendo molto, e forse troppo, lo scrissi in quelle tappe, in particolare con il segnale di un forte calo nel finale della tappa del pavé. Prima della tappa del Galibier / Granon, dopo le difficoltà di Roglic e con l'evidenza del danese come principale avversario, Pogacar disse che non vedeva l'ora di scoprire chi era il più forte in salita tra lui e Vinge, sottintendendo che era convinto di essere lui...
Il Tour 2022 ci ha mostrato un Vingegaard fortissimo, in particolare con doti di fondo in alta montagna che appaiono superiori a quelle di Pogacar. Mettiamoci anche le cronometro e una discreta brillantezza (anche se inferiore a quella di Pogacar) e abbiamo una specie di carro armato da GT. Sarà sempre il Vinge edition 2022?
La UAE ha sicuramente analizzato a fondo quel Tour e Pogi non può non aver considerato i tanti errori. Tra l'altro, Tadej ha già esplorato i suoi limiti in alta montagna? Ha dovuto modificare la preparazione dopo l'incidente al polso? E sarà a pieno regime alla partenza del Tour? Troppi interrogativi per quanto riguarda Pogacar, l'assenza al Giro di Slovenia non è un bel segnale.
Se entrambi ci lasceranno percepire di essere nel pieno delle loro possibilità avremo forse qualche risposta in più (e valida solo per il 2023!).