08-02-2021, 02:49 PM
Cioè se Manuel si aspettava un guadagno di 1.5/2 secondi a km da parte di Ganna, senza un calo nel finale (con conseguente recupero di Van Aert) , anche la prestazione di Imola può essere considerata sottotono.
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Filippo Ganna
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(08-02-2021, 11:58 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Jan, patti chiari e amicizia lunga.
"Farebbe anche sorridere" te lo tieni per te. Non s'è capito in base a cosa pensi di poterti permettere 'sta sicumera. E' una sua opinione, pure legittima, se non sei d'accordo lo fai notare senza svilire il tuo interlocutore.
(11-02-2021, 05:02 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto: L'inseguimento individuale, purtroppo, dopo essere stato estromesso dal programma olimpico, è diventata una disciplina parecchio snobbata.Ecco un'analisi storica come dovrebbe sempre animare chi scrive per essere letto. Soprattutto dovrebbe essere l'anima di chi vuol fare il giornalista non lacchè del solito credo costruito per tornaconto. Ci sono troppi strilloni che si improvvisano giornalisti e non riescono ad uscire dal novero dei tifosi. Li troviamo persino nei forum, non bastano i media soliti. Bravo Luca, ineccepibile intervento. Tra parentesi, il Ganna, deve mangiare ancora molti panini per essere secondo inseguitore all-time. Nella progressiva distruzione dell'inseguimento individuale inoltre, abbiamo l'ennesima prova di quanto il ciclismo sia afflitto da una neoplasia gravissima: l'Unione Ciclistica Internazionale.
Non è un caso che, benché storica e spettacolare, sia stata esclusa anche dal programma della futura Champions League (io non sono d'accordo, lo avevo già scritto; era, anzi, una buona occasione per rilanciarlo).
Ganna dei grandi dell'epoca immediatamente antecedente alla sua ha incrociato solo Michael Hepburn.
Kung, Phinney, Bobridge mai visti. E parliamo comunque di tre che svaniscono rispetto ai nomi che citerò tra poco.
Siamo al paradosso che, tolta l'Italia, sul podio del Mondiale dell'inseguimento a squadre troviamo nazionali (Danimarca, Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda) che nell'ultimo triennio non hanno preso una medaglia nell'individuale. Di fatto il ritorno della Madison nel programma olimpico ha impoverito ancor di più l'inseguimento individuale poiché è un ulteriore prova di endurance che sottrae potenziali inseguitori insieme a quelle facenti parte dell'Omnium.
L'Italia s'è presentata con un quartetto comprendente il primo e il quarto dell'inseguimento individuale nella prova a squadre.....e fa terza dietro a due nazionali che non avevano nemmeno preso parte alla prova individuale.
La Nuova Zelanda, che comunque tempi alla mano è sensibilmente inferiore all'Italia, ha Kerby, l'unico ad aver battuto Ganna al Mondiale, il quale non prende parte alla prova individuale proprio da quando trionfò nel 2017.
La Danimarca, invece, era superiore all'Italia e aveva un quartetto per 3/4 giovanissimo. Tolto capitan Norman Hansen, infatti, avevano due classe 1998 quali Frederik Rodenberg e Rasmus Pedersen e un 1999, vale a dire quel Julius Johansen che non credo necessiti di presentazioni.
Mi pare chiaro, dunque, che ci sono nazioni che avrebbero dei potenziali competitor decisamente più seri rispetto ai vari Domenic Weinstein, Ashton Lambie, Ivo Oliveira, Corentin Ermenault che Ganna, ormai da un triennio, strapazza a piacimento.
Altro problema, oltre al livello evidentemente basso delle ultime edizioni dei Mondiali (e i tempi contano relativamente perché ormai calano vistosamente anno dopo anno), è la semplificazione del torneo dell'inseguimento. Ora si gareggia solo due volte, il recupero è diventato una dote decisamente meno importante.
Non scrivo a caso che il ceiling di Ganna è diventare il numero due all time.
Ganna ha già vinto più titoli mondiali di Roger Riviere e, magari, finirà la carriera con dieci Mondiali.
Ma come si può considerare Ganna, che batte il meccano Lambie ed Ermenault, alla pari di uno che, innanzitutto, è imbattuto alla rassegna iridata (se non cadeva in un burrone chissà quanti ne vinceva) e nel corso della sua carriera, benché poco più che ventenne, ha dominato contro Guido Messina, Leandro Faggin, Jacques Anquetil, Jean Brankart ed Ercole Baldini?
E cosa dire dello stesso Guido Messina? Un pistard capace di vincere il Mondiale dilettanti a diciassette anni, il quale, oltretutto, detronizzò Coppi e vinse tre titoli iridati consecutivi battendo gente come Hugo Koblet, Jacques Anquetil e Wim van Est.
Cioè, vengono i brividi solo a farli certi nomi. Da un lato gli sconfitti si chiamavano Koblet, Coppi e Anquetil. Dall'altro si chiamano Lambie, Oliveira e Weinstein.
E ancora: cosa diciamo di Tiemen Groen, che vinse tre titoli iridati consecutivi tra i dilettanti, passò tra gli Elite, conquistò subito la rassegna iridata lasciandosi alle spalle Hugh Porter e Leandro Faggin (otto Mondiali e venti medaglie mondiali in due) e, successivamente, si ritirò a 21 anni (!!!).
I numeri di Ganna sono e saranno sempre più stellari. Ma corre in un contesto che è il meno competitivo, attualmente, dell'universo pista.
Guardate che nomi, invece, si sfidavano tra gli anni '50 e la fine del secolo scorso.
Uno come Knut Knudsen, che su strada era simile a ciò che potrebbe diventare Ganna imho, non ha mai vinto il titolo iridato tra gli Elite. Ha conquistato oro olimpico e mondiale dilettanti, ma mai quello Elite. I nomi di chi lo ha battuto quando provò a vincere il Mondiale Elite: Roy Schuiten, Francesco Moser, Gregor Braun.
Pippo ha comunque delle qualità incredibili, motivo per cui merita di stare nelle discussioni per il numero due dopo sua maestà Roger. Ma non sono i numeri, pompatissimi dal contesto, a permettergli di sedersi a quel tavolo.
(11-02-2021, 09:02 PM)jwill Ha scritto: Credo che il problena principale sia l'inseguimento ad ogni costo della parità di genere alle Olimpiadi che ha costretto ad elimnare delle discipline storiche per contenere il numero totale degli atleti. Capisco l'importanza di promuovere lo sport femminile ma in alcune diacipline il livello tecnico al di sotto delle prime è imbarazzante. Ad esempio a parigi24 si ridurranno gli atleti che parteciperanno alla prova in linea di ciclismo per aumentare il numero delle atlete in modo che siano pari. Il ciclismo femminile è pure uno sport di buon livello, ma la parità del numero degli atleti mi pare una forzatura E' stata anche abolita la storica 50 km di marcia perché non proponibile alle donne causa durezza, sostituita da una ridicola prova mista. Ecco le staffette miste che hanno propinato negli ultimi anni atletica e nuoto sono un insulto allo sport, un ritorno di Giochi senza Frontiere.