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Giro d'Italia 2013: Telespettatori contro la Rai per le didascalie in inglese
#1
L’ampia copertura garantita dalla Rai per la 96° edizione del Giro d’Italia, arricchita per la prima volta nella storia dalla messa in onda in alta definizione (qui tutta la programmazione in tv e qui tutte le tappe della corsa), non è bastata a soddisfare il sempre più esigente telespettatore che, ora, manifesta malcontento per le didascalie in inglese, anziché in italiano, che appaiono durante la diretta del Giro.

“Chasing group” segnala il gruppo degli inseguitori, “front of the race” la testa della corsa, “intermediate sprint” il traguardo volante, “back of the peloton” la coda del gruppo, etc… Gli storici fans della Corsa Rosa e, soprattutto, i meno “affezionati” alla lingua inglese lamentano la mancata traduzione da parte della Rai di determinate scritte, talvolta fondamentali nel comprendere certe inquadrature durante la diretta delle tappe.

Michele Acquarone, direttore generale della Rcs Sport (società organizzatrice del Giro d’Italia), si solleva da ogni responsabilità, giustificando l’utilizzo di quella che è ormai la lingua parlata in tutto il mondo e “scaricando” alla tv di Stato la decisione (non presa) di tradurre le didascalie a favore dei telespettatori:




“Il Giro è un evento internazionale che esportiamo in tutto il mondo – ha dichiarato Acquarone a La Stampa – Non possiamo pensare soltanto all’Italia. La Rai ha comunque la facoltà di tradurre, se vuole, le didascalie. Probabilmente non l’ha fatto perché sarebbe un lavoro complesso e temo anche costoso. E in tempi di crisi…”

…il telespettatore si deve accontentare. Magari affiancando al telecomando un bel vocabolario di inglese.

da http://www.davidemaggio.it/archives/7522...more-75228
 
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#2
Anche il Tour lo vedono in tutto il mondo, eppure le didascalie sono in francese caro Acquarone...
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#3
ma fan bene a scriverlo in inglese, si capisce lo stesso e inoltre internazionalizzi maggiormente il prodotto.
 
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#4
La tradizione non si tocca, ci sono altri modi per internazionalizzare la corsa...

Che poi dubito che le didascalie in inglese attirino più telespettatori, non penso che se un uzbeko facendo "zapping" becchi il Giro cambi canale se c'è scritto "gruppo" e non lo faccia se c'è scritto "peloton", uno se è appassionato o comunque interessato segue indipendentemente dalle didascalie...
 
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#5
Ma cosa vuol dire? La tradizione non è meglio perchè è tradizione come il nuovo non è meglio perchè nuovo.
Ma cambiare le scritte in inglese, mettere una grafica di accattivante, imporre alla Rai la trasmissione HD, questo è ringiovanire (e migliorare) il prodotto. Il giro sta facendo passi da gigante in questo senso e anche nel cambiare i percorsi e richiamare molti big in Italia.
 
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#6
Le scritte in inglese cos'è che migliorano?
 
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#7
Sarò un ignorante che non sa l'inglese, però ogni tanto su alcune frasi devo star lì a pensare cosa vogliono dire...
Penso allo spettatore occasionale, magari anziano, che già si perde con i termini tecnici, perchè dobbiamo creargli ulteriori ostacoli?

Che Acquarone fosse un esterofilo duro e puro s'era capito, ma questa mi sembra un'esagerazione che andrebbe rivista e non deve scaricare la responsabilità sulla RAI.
 
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#8
se un koreano, un cinese, un tedesco, un americano o un colombiano leggono il significato in italiano non capiranno, in inglese si.

L'inglese serve per ampliare, giustamente, il bacino di utenza del giro.

[Stiamo parlando comunque dello stesso pubblico che sostiene che Games of Thrones sia pornografico in onda su rai4]
 
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#9
Purtroppo in Italia molti non sanno l'inglese, è un grosso limite di questo Paese, ma è evidente che la situazione è questa...
Va bene internazionalizzare il Giro, però farlo a discapito del bacino di pubblico più grosso (presumo) e più affezionato è un errore.
 
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#10
Dai izeroi, non scherziamo, non allarghi il bacino d'utenza solo cambiando la lingua alla didascalia...

Qua in Italia abbiamo una nostra lingua ed è cosa buona e giusta che venga usata quella, come al Tour si usa il francese ed alla Vuelta lo spagnolo...

E poi, come diceva Hiko, non è corretto nei confronti di gente che segue il Giro da prima che io, te ed Acquarone nascessimo mettere delle didascalie che loro non riescono a capire...
 
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#11
(09-05-2013, 03:10 PM)Pagliarini Ha scritto: Anche il Tour lo vedono in tutto il mondo, eppure le didascalie sono in francese caro Acquarone...

Ancora di più (in tuto il mondo rispetto al Giro)
Imho tutte le corse dovrebbero scrivere in inglese.
Che poi dai, anche se non conosci le parole spesso capisci da solo cosa dice una didascalia, dato che ritornano sempre quelle o si possono anche imparare facilmente (al limite con vocabolario, ma detto com'è stato detto nella notizia sembrava che per capirci qualcosa dovessi continuare a cercare le parole senza nemmeno poterti godere la tappa).
Più che altro io mi lamenterei con la RAI per la pubblicità e per lo staff, ma oramai mi ci sono abituato io - e se l'ho fatto io - credo l'abbiate fatto anche voi.
 
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#12
resta il fatto che io che non so l'inglese capisco tutto... Asd

Se c'è una cosa di cui lamentarsi con la rai è la qualità delle immagini (basta pensare al tg1 in 4/3) l'HD è fondamentale per gli anni 10. Per fortuna Acquarone ha obbligato la rai a mandare, perlomeno, la tappa in HD.
 
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#13
(09-05-2013, 06:21 PM)Pagliarini Ha scritto: La tradizione non si tocca, ci sono altri modi per internazionalizzare la corsa...

Che poi dubito che le didascalie in inglese attirino più telespettatori, non penso che se un uzbeko facendo "zapping" becchi il Giro cambi canale se c'è scritto "gruppo" e non lo faccia se c'è scritto "peloton", uno se è appassionato o comunque interessato segue indipendentemente dalle didascalie...
Ragionare così è come dire "non credo che se vado al supermercato compro i cereali della ditta A solo perché c'è la pubblicità fatta da Antonella Clerici..."
o qualsiasi altro esempio... eppure sappiamo tutti quanto questo in realtà influenzi
Insomma, non mi piace molto come ragionamento
 
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#14
Magari Hiko può capirlo l'inglese nonostante non lo sappia bene, ma secondo te i miei nonni, e tutti quelli come loro, che l'inglese non l'hanno nemmeno mai sentito, secondo te non lo capiscono?

Pure l'inglese, il cinese ed il tedesco possono prendersi il dizionario di italiano...
 
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#15
la lingua del ciclismo è il francese e il fiammingo. poi spagnolo e italiano

comunque per uno come me che crede che film e il resto debbano passare in lingua originale subbata non sono tutto sto fastidio le scritte inglesi...
è ovvio che vogliono vendere il prodotto. boh non mi danno fastidio
 
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#16
Ma scusate, il problema è che la RAI (o chi per lei a quanto pare) diffonde le scritte in Inglese...in Italia. Su Eurosport negli scorsi anni la lingua delle didascalie era giustamente in Inglese, dato che non solo in Italia si vedeva la corsa, ma che cazzo di senso ha mettere didascalie Inglesi nella televisione Italiana ?
 
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#17
La regia internazionale manda le scritte in inglese a tutte le tv, poi ognuno le può tradurre. La rai ha deciso di non farlo. Non vedo il dramma...
 
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#18
Infatti non è un dramma, è un semplice scimmiottamento della lingua Italiana. Siamo in Italia, abbiamo una nostra lingua, le nostre trasmissioni vanno in onda con la nostra lingua, perchè mandare in onda scritte in Inglese ? E' inutile e fastidioso...
 
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[+] A 1 utente piace il post di Manuel The Volder
#19
Inutile no..
 
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#20
Vuoi dirmi che leggendo le scritte in TV impari l'Inglese ? Si impara a scuola l'Inglese, non in TV. Che poi mettono sempre le solite 2 scritte "chase of the group" e "2 partecipations at the Giro"...
Ripeto, inutile e fastidioso...
 
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