17-05-2013, 05:56 PM
Giro d'Italia, Cavendish cala il poker a Cherasco
![[Immagine: 2_0145035_1_thumb2.jpg]](http://www.bettiniphoto.net/image/2_0145035_1_thumb2.jpg)
Il poker di Cavendish - © BettiniPhoto
Più di 250 chilometri di tappa, un finale nervoso con salite e discese che mettono a dura prova la tenuta dei velocisti e il controllo della corsa. Hanno cercato di complicare la vita in tutti i modi a Mark Cavendish (Omega Pharma), ma alla fine lo speaker è sempre costretto ad urlare il suo nome. Quattro volate disputate, quattro vittorie. E questa probabilmente è stata a più difficile: rimasto senza compagni, che hanno lavorato duramente tutto il giorno per far sì che si disputasse la volata, Cannonball ha sfoderato uno sprint di rara potenza e resistenza, che ha reso inermi - ancora una volta - tutti i suoi rivali.
Assorbita la notizia del forfait di Wiggins e di Hesjedal (e pure di Bouhanni), servono ben 33 km per riuscire a sganciarsi dal gruppo a suon di attacchi e contrattacchi: in fuga 7 uomini, vale a dire Giairo Ermeti (Androni), Nicola Boem (Bardiani-CSF), Lars Bak (Lotto-Belisol), Pablo Lastras (Movistar), Rafael Andriato (Vini Fantini), Tobias Ludvigsson (Argos-Shimano) e Danilo Hondo (RadioShack). La Astana lavora con fin troppa tranquillità, così i fuggitivi riescono a guadagnare più di 12 minuti dopo neanche 70 km di corsa.
La Orica-GreenEdge e, soprattutto, la Omega Pharma-Quick Step cominciano così a menare in testa al gruppo. Il vantaggio dei 7 si riduce man mano, finchè in testa, con poco più di 1' 30'' di vantaggio, rimangono i soli Boem, Bak e Lastras. Riescono a superare il GPM di Tre Cuni, con Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF) subito alle loro spalle per il punticino maglia azzurra, ma il loro destino sembra ormai segnato.
E infatti regna tanta confusione nelle fasi finali, con la Omega Pharma-Quick Step che continua a tenere il ritmo sul Barolo e molti atleti che cercano l'azione giusta per portare un attacco serio al gruppo. Ci riescono in 6: il primo a scattare è il giovane calabrese Francesco Bongiorno (Bardiani-CSF), seguito a ruota da Frederik Veuchelen (Vacansoleil), poi dal duo Matteo Rabottini e Oscar Gatto (Vini Fantini), da José Herrada (Movistar) e infine da Giampaolo Caruso (Katusha). Partiti ai -15, raggiungono ben presto Pablo Lastras (Movistar), l'ultimo reduce della fuga della mattina. Manca però l'accordo: a lavorare infatti sono solo i Movistar e i Vini Fantini, con la Omega Pharma, in fase di controllo, che mantiene il distacco dai sei intorno ai 20 secondi.
Giampaolo Caruso (Katusha) è l'ultimo ad alzare bandiera bianca: rimasto solo ai -5 km con una quindicina di secondi di vantaggio, è aiutato dal vento a favore e dal compagno Paolini che prova a fare da stopper in testa al gruppo. Il lungo rettilineo che porta a Cherasco però non è il suo terreno, e alla fine la sua azione solitaria si spegne ai -1,5 km dal traguardo.
Gli australiani della Orica sul corridore siciliano, poi, superata la flamme rouge, entra in scena il treno Cannondale con Dall'Antonia e Sabatini. Mark Cavendish (Omega Pharma) è rimasto solo, si spintona tra le retrovie. Ma il guizzo del campione non lo ha di certo abbandonato: anticipa la volata, portandosi velocemente sulla destra e sorprendendo Viviani. Mezgec alla sua ruota, Nizzolo subito lo segue: la testa fuori però non riesce a metterla nessuno dei due. Cavendish è insuperabile, e dopo 350 metri in apnea trionfa anche sul traguardo di Cherasco. 2° un ottimo Giacomo Nizzolo (Radioshack), terzo Luka Mezgec (Argos). Seguono Brett Lancaster (Orica-GreenEdge), Elia Viviani (Cannondale), Manuel Belletti (AG2R), Daniele Bennati (Saxo-Tinkoff) e Filippo Pozzato (Lampre), ai primi piazzamenti in questo Giro d'Italia, Anthony Roux (FDJ) e per finire Rubiano Chavez (Androni) chiude la top 10 odierna.
Il video della volata della 13^ tappa
![[Immagine: 2_0145035_1_thumb2.jpg]](http://www.bettiniphoto.net/image/2_0145035_1_thumb2.jpg)
Il poker di Cavendish - © BettiniPhoto
Più di 250 chilometri di tappa, un finale nervoso con salite e discese che mettono a dura prova la tenuta dei velocisti e il controllo della corsa. Hanno cercato di complicare la vita in tutti i modi a Mark Cavendish (Omega Pharma), ma alla fine lo speaker è sempre costretto ad urlare il suo nome. Quattro volate disputate, quattro vittorie. E questa probabilmente è stata a più difficile: rimasto senza compagni, che hanno lavorato duramente tutto il giorno per far sì che si disputasse la volata, Cannonball ha sfoderato uno sprint di rara potenza e resistenza, che ha reso inermi - ancora una volta - tutti i suoi rivali.
Assorbita la notizia del forfait di Wiggins e di Hesjedal (e pure di Bouhanni), servono ben 33 km per riuscire a sganciarsi dal gruppo a suon di attacchi e contrattacchi: in fuga 7 uomini, vale a dire Giairo Ermeti (Androni), Nicola Boem (Bardiani-CSF), Lars Bak (Lotto-Belisol), Pablo Lastras (Movistar), Rafael Andriato (Vini Fantini), Tobias Ludvigsson (Argos-Shimano) e Danilo Hondo (RadioShack). La Astana lavora con fin troppa tranquillità, così i fuggitivi riescono a guadagnare più di 12 minuti dopo neanche 70 km di corsa.
La Orica-GreenEdge e, soprattutto, la Omega Pharma-Quick Step cominciano così a menare in testa al gruppo. Il vantaggio dei 7 si riduce man mano, finchè in testa, con poco più di 1' 30'' di vantaggio, rimangono i soli Boem, Bak e Lastras. Riescono a superare il GPM di Tre Cuni, con Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF) subito alle loro spalle per il punticino maglia azzurra, ma il loro destino sembra ormai segnato.
E infatti regna tanta confusione nelle fasi finali, con la Omega Pharma-Quick Step che continua a tenere il ritmo sul Barolo e molti atleti che cercano l'azione giusta per portare un attacco serio al gruppo. Ci riescono in 6: il primo a scattare è il giovane calabrese Francesco Bongiorno (Bardiani-CSF), seguito a ruota da Frederik Veuchelen (Vacansoleil), poi dal duo Matteo Rabottini e Oscar Gatto (Vini Fantini), da José Herrada (Movistar) e infine da Giampaolo Caruso (Katusha). Partiti ai -15, raggiungono ben presto Pablo Lastras (Movistar), l'ultimo reduce della fuga della mattina. Manca però l'accordo: a lavorare infatti sono solo i Movistar e i Vini Fantini, con la Omega Pharma, in fase di controllo, che mantiene il distacco dai sei intorno ai 20 secondi.
Giampaolo Caruso (Katusha) è l'ultimo ad alzare bandiera bianca: rimasto solo ai -5 km con una quindicina di secondi di vantaggio, è aiutato dal vento a favore e dal compagno Paolini che prova a fare da stopper in testa al gruppo. Il lungo rettilineo che porta a Cherasco però non è il suo terreno, e alla fine la sua azione solitaria si spegne ai -1,5 km dal traguardo.
Gli australiani della Orica sul corridore siciliano, poi, superata la flamme rouge, entra in scena il treno Cannondale con Dall'Antonia e Sabatini. Mark Cavendish (Omega Pharma) è rimasto solo, si spintona tra le retrovie. Ma il guizzo del campione non lo ha di certo abbandonato: anticipa la volata, portandosi velocemente sulla destra e sorprendendo Viviani. Mezgec alla sua ruota, Nizzolo subito lo segue: la testa fuori però non riesce a metterla nessuno dei due. Cavendish è insuperabile, e dopo 350 metri in apnea trionfa anche sul traguardo di Cherasco. 2° un ottimo Giacomo Nizzolo (Radioshack), terzo Luka Mezgec (Argos). Seguono Brett Lancaster (Orica-GreenEdge), Elia Viviani (Cannondale), Manuel Belletti (AG2R), Daniele Bennati (Saxo-Tinkoff) e Filippo Pozzato (Lampre), ai primi piazzamenti in questo Giro d'Italia, Anthony Roux (FDJ) e per finire Rubiano Chavez (Androni) chiude la top 10 odierna.
Il video della volata della 13^ tappa
Gilberto Cominetti
aka SarriTheBest
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