10-05-2013, 05:49 PM
Giro d'Italia: Hansen corona la fuga, Intxausi in Rosa. Crolla Wiggins sotto la pioggia.

La gioia dell'australiano Hansen sul traguardo di Pescara - © Bettiniphoto
E, al settimo giorno, anche il gruppo si riposò, lasciando finalmente spazio ai fuggitivi. Magari Adam Hansen (Lotto-Belisol) ha avuto un'illuminazione spirituale nella notte, e ha fatto di tutto per entrare nella fuga. Una lotta in cui hanno partecipato in tanti, e solo al km 30 si è riuscita a concretizzare: sono riusciti a sganciarsi Emanuele Sella (Androni), Ioannis Tamouridis (Euskaltel-Euskadi), Maarten Tjallingii (Blanco), Dominique Rollin (FDJ), Adam Hansen (Lotto-Belisol) e Pim Ligthart (Vacansoleil-DCM). Di sei però ne è arrivato solo uno: la selezione naturale del percorso ha man mano fatto fuori i meno adatti, con Hansen e Sella ultimi superstiti. Una scivolata nell'ultima scivolosissima curva nella discesa di Chieti ha poi di fatto tagliato fuori lo scalatore vicentino, che è stato definitivamente staccato da Hansen sui primi metri del successivo Santa Maria de Criptis. Da lì in poi per Hansen sono stati 30 km di cavalcata solitaria, contro tutto e tutti, fino a giungere al traguardo di Pescara quasi in lacrime: è il più grande successo della carriera di questo gregario 31enne (ne compirà 32 proprio domani), che fino ad oggi aveva collezionato solo una tappa alla Ster Elektrotoer, un campionato australiano a cronometro e poco altro ancora.
Ma la San Salvo-Pescara, in compartecipazione con la pioggia scesa sul percorso nel finale di tappa, ci regala anche un colpo di scena in ottica classifica generale: Bradley Wiggins (Sky), sempre sul chi va là ogni volta che la strada scendeva, nell'ultima discesa verso Pescara, quella del San Silvestro, si è ritrovato troppo all'interno di un tornante e in un attimo è finito per terra. La paura lo ha impaurito, letteralmente bloccato: ha pedalato i metri restanti che mancavano al ritorno in pianura praticamente a passo d'uomo, completamente da solo. Grazie all'aiuto di Henao ed Uran, che si erano fermati ad aspettarlo a fine discesa, Wiggo è riuscito a limitare i danni e a chiudere dagli altri uomini di classifica con poco meno di 1' 30'' di ritardo.
Il gruppetto dei big invece è giunto al traguardo a poco più di 1 minuto dal vincitore Hansen, con l'ottimo Enrico Battaglin (Bardiani-CSF) - primo nella tappa del Serra San Bruno - che ha conquistato la volatina del secondo posto davanti a Danilo Di Luca (Vini Fantini), Mauro Santambrogio (Vini Fantini) e Damiano Caruso (Cannondale). Beñat Intxausti, atleta basco della Movistar, è la nuova Maglia Rosa, con Paolini che, come Wiggins, si è dovuto arrendere alle ultime difficoltà di giornata ed è stato costretto ad alzare bandiera bianca.
Il video degli ultimi km della 7^ tappa

La gioia dell'australiano Hansen sul traguardo di Pescara - © Bettiniphoto
E, al settimo giorno, anche il gruppo si riposò, lasciando finalmente spazio ai fuggitivi. Magari Adam Hansen (Lotto-Belisol) ha avuto un'illuminazione spirituale nella notte, e ha fatto di tutto per entrare nella fuga. Una lotta in cui hanno partecipato in tanti, e solo al km 30 si è riuscita a concretizzare: sono riusciti a sganciarsi Emanuele Sella (Androni), Ioannis Tamouridis (Euskaltel-Euskadi), Maarten Tjallingii (Blanco), Dominique Rollin (FDJ), Adam Hansen (Lotto-Belisol) e Pim Ligthart (Vacansoleil-DCM). Di sei però ne è arrivato solo uno: la selezione naturale del percorso ha man mano fatto fuori i meno adatti, con Hansen e Sella ultimi superstiti. Una scivolata nell'ultima scivolosissima curva nella discesa di Chieti ha poi di fatto tagliato fuori lo scalatore vicentino, che è stato definitivamente staccato da Hansen sui primi metri del successivo Santa Maria de Criptis. Da lì in poi per Hansen sono stati 30 km di cavalcata solitaria, contro tutto e tutti, fino a giungere al traguardo di Pescara quasi in lacrime: è il più grande successo della carriera di questo gregario 31enne (ne compirà 32 proprio domani), che fino ad oggi aveva collezionato solo una tappa alla Ster Elektrotoer, un campionato australiano a cronometro e poco altro ancora.
Ma la San Salvo-Pescara, in compartecipazione con la pioggia scesa sul percorso nel finale di tappa, ci regala anche un colpo di scena in ottica classifica generale: Bradley Wiggins (Sky), sempre sul chi va là ogni volta che la strada scendeva, nell'ultima discesa verso Pescara, quella del San Silvestro, si è ritrovato troppo all'interno di un tornante e in un attimo è finito per terra. La paura lo ha impaurito, letteralmente bloccato: ha pedalato i metri restanti che mancavano al ritorno in pianura praticamente a passo d'uomo, completamente da solo. Grazie all'aiuto di Henao ed Uran, che si erano fermati ad aspettarlo a fine discesa, Wiggo è riuscito a limitare i danni e a chiudere dagli altri uomini di classifica con poco meno di 1' 30'' di ritardo.
Il gruppetto dei big invece è giunto al traguardo a poco più di 1 minuto dal vincitore Hansen, con l'ottimo Enrico Battaglin (Bardiani-CSF) - primo nella tappa del Serra San Bruno - che ha conquistato la volatina del secondo posto davanti a Danilo Di Luca (Vini Fantini), Mauro Santambrogio (Vini Fantini) e Damiano Caruso (Cannondale). Beñat Intxausti, atleta basco della Movistar, è la nuova Maglia Rosa, con Paolini che, come Wiggins, si è dovuto arrendere alle ultime difficoltà di giornata ed è stato costretto ad alzare bandiera bianca.
Il video degli ultimi km della 7^ tappa
Gilberto Cominetti
aka SarriTheBest
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