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12-05-2013, 07:44 PM
Giro d'Italia: tra i due litiganti, Belkov gode. Salvo Wiggo, crisi Hesjedal.
![[Immagine: 2_0144303_1_thumb2.jpg]](http://www.bettiniphoto.net/image/2_0144303_1_thumb2.jpg)
La gioia sul podio di Maxime Belkov - © BettiniPhoto 2013
Dopo la tappa di Pescara, anche quella appenninica che si concludeva a Firenze ha lasciato spazio alla fuga: stavolta ad arrivare tutto solo al traguardo, dopo una lunghissima fuga, è Maxime Belkov, passista della Katusha che vive, da diverso tempo, nel pratese, e che ha corso per 5 stagioni alla corte di Luca Scinto.
Il 28enne russo, uscito dal gruppo dopo 30 km insieme ad altri 11 atleti, ha approfittato delle scaramucce tra Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF) - nuova maglia azzurra - e il colombiano Robinson Chalapud (Team Colombia), che hanno speso un sacco di energie tra scatti e battaglie per i traguardi dei GPM, e ha preso il largo lungo la discesa bagnata di Vallombrosa, quando ancora mancavano 50 km dall'arrivo. Belkov ha gestito egregiamente le sue forze, centellinando le energie nei tratti in salita - a lui più sfavorevoli - e dando tutto se stesso nei tratti pianeggianti ed in discesa. Al traguardo di Firenze è giunto tutto da solo, a braccia alzate, dopo 150 km totali di fuga, mettendo così a segno la sua prima vittoria tra i professionisti. Alle sue spalle, a 45 secondi, ha chiuso il colombiano Carlos Betancur (AG2R), uscito dal gruppo proprio all'altezza del GPM di Fiesole, saltando negli ultimi 150 metri due fuggitivi della prima ora, vale a dire Jarlinson Pantano (Team Colombia) e Tobias Ludvigsson (Argos). Un minuto dopo Cadel Evans (BMC) ha vinto la volatina del gruppo Nibali per il 5° posto, anticipando i vari Benat Intxausti (Movistar), Danilo Di Luca (Vini Fantini), Mauro Santambrogio (Vini Fantini), Damiano Caruso (Cannondale) e infine proprio la maglia rosa di Vincenzo Nibali (Astana).
La tappa di oggi però ha regalato ancora degli scossoni in ottica generale: Bradley Wiggins (Sky) ha palesato ancora grossissime incertezze in discesa, perdendo le ruote del gruppo scendendo da Vallombrosa. Probabilmente le squadre dei big si sono accorte troppo tardi delle difficoltà di Wiggins, che così - dopo diversi chilometri - è riuscito a coronare il suo inseguimento ed a salvare la pelle. Meno bene invece è andata a Ryder Hesjedal (Garmin): sull'ultima salita di giornata, quella che porta a Fiesole, il canadese ha perso le ruote del gruppo fin dai primissimi metri, andando letteralmente in crisi. Scortato dal compagno Danielson, Hesjedal è giunto al traguardo di Firenze con 1 minuto e 6 secondi di ritardo dal gruppo Maglia Rosa: a questo punto rischia seriamente di essere uscito, una volta per tutte, dalla lotta per la generale.
Domani arriva il meritato riposo, ma da martedì si ricomincerà a fare subito sul serio con il primo traguardo in salita sull'Altopiano del Montasio.
Il video degli ultimi km della 9^ tappa
La gioia sul podio di Maxime Belkov - © BettiniPhoto 2013
Dopo la tappa di Pescara, anche quella appenninica che si concludeva a Firenze ha lasciato spazio alla fuga: stavolta ad arrivare tutto solo al traguardo, dopo una lunghissima fuga, è Maxime Belkov, passista della Katusha che vive, da diverso tempo, nel pratese, e che ha corso per 5 stagioni alla corte di Luca Scinto.
Il 28enne russo, uscito dal gruppo dopo 30 km insieme ad altri 11 atleti, ha approfittato delle scaramucce tra Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF) - nuova maglia azzurra - e il colombiano Robinson Chalapud (Team Colombia), che hanno speso un sacco di energie tra scatti e battaglie per i traguardi dei GPM, e ha preso il largo lungo la discesa bagnata di Vallombrosa, quando ancora mancavano 50 km dall'arrivo. Belkov ha gestito egregiamente le sue forze, centellinando le energie nei tratti in salita - a lui più sfavorevoli - e dando tutto se stesso nei tratti pianeggianti ed in discesa. Al traguardo di Firenze è giunto tutto da solo, a braccia alzate, dopo 150 km totali di fuga, mettendo così a segno la sua prima vittoria tra i professionisti. Alle sue spalle, a 45 secondi, ha chiuso il colombiano Carlos Betancur (AG2R), uscito dal gruppo proprio all'altezza del GPM di Fiesole, saltando negli ultimi 150 metri due fuggitivi della prima ora, vale a dire Jarlinson Pantano (Team Colombia) e Tobias Ludvigsson (Argos). Un minuto dopo Cadel Evans (BMC) ha vinto la volatina del gruppo Nibali per il 5° posto, anticipando i vari Benat Intxausti (Movistar), Danilo Di Luca (Vini Fantini), Mauro Santambrogio (Vini Fantini), Damiano Caruso (Cannondale) e infine proprio la maglia rosa di Vincenzo Nibali (Astana).
La tappa di oggi però ha regalato ancora degli scossoni in ottica generale: Bradley Wiggins (Sky) ha palesato ancora grossissime incertezze in discesa, perdendo le ruote del gruppo scendendo da Vallombrosa. Probabilmente le squadre dei big si sono accorte troppo tardi delle difficoltà di Wiggins, che così - dopo diversi chilometri - è riuscito a coronare il suo inseguimento ed a salvare la pelle. Meno bene invece è andata a Ryder Hesjedal (Garmin): sull'ultima salita di giornata, quella che porta a Fiesole, il canadese ha perso le ruote del gruppo fin dai primissimi metri, andando letteralmente in crisi. Scortato dal compagno Danielson, Hesjedal è giunto al traguardo di Firenze con 1 minuto e 6 secondi di ritardo dal gruppo Maglia Rosa: a questo punto rischia seriamente di essere uscito, una volta per tutte, dalla lotta per la generale.
Domani arriva il meritato riposo, ma da martedì si ricomincerà a fare subito sul serio con il primo traguardo in salita sull'Altopiano del Montasio.
Il video degli ultimi km della 9^ tappa
Gilberto Cominetti
aka SarriTheBest
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