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Il nuovo ciclismo
#41
Ma chi cazzo se ne frega? Asd

Il Giro 2010 e il Tour 2011 sono i GT più belli del nuovo millennio.
 
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#42
Per te.......io nonostante fossi un grandissimo tifoso di Contador,preferisco ultimi 2 Tour di Vingegaard che non mi fa proprio impazzire,ma obbiettivamente sono stati piu' belli
 
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#43
Obbiettivamente lol

Ma almeno li hai visti il Giro 2010 e il Tour 2011?

Montalcino, l'Aquila, il Mortirolo, Izoard+Galibier, l'Alpe, Grenoble.

Altra roba.
 
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#44
Certo che li ho visti,nel 2010 per una fuga bidone la Liquigas stava buttando al vento il Giro di Basso e nel 2011 Contador era talmente superiore che si prendeva gioco di Nibali e Scarponi.
Tour 2011 vince Evans,non certo il corridore piu' spettacolare del mondo.
No i Tour 2022-2023 per me sono notevolmente migliori,altra cosa il Giro e Vuelta 2023,che di bello avevano poco,se non Remco che fuori classifica ha comunque dato spettacolo
 
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#45
Non sai di cosa parli.
 
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#46
Io???guardati ancora un po' di video su youtube che ne capisci magari qualcosa in piu'
 
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#47
Diciamo che le mie competenze bastano e avanzano per capire che tu non sai di cosa stai parlando.

"Tour 2011 vince Evans,non certo il corridore piu' spettacolare del mondo"

Queste sono le tue argomentazioni Ahah
 
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#48
Va beh hai ragione....Pogacar e' meno spettacolare di Evans.....mi hai convinto,ovviamente Belen e' pure piu' brutta della Schlein che invece e' una gran gnocca
 
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#49
Il problema, e lo dico pure senza cattiveria, è che proprio non riesci a fare un ragionamento un minimo complesso.

La tappa del Galibier è la più bella tappa di montagna dei GT del nuovo millennio indipendentemente dai protagonisti.
 
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#50
Una tappa non fa un GT,nello scontro Pogacar-Vingegaard sono state 21 le tappe di battaglia,poi va beh,tu sei partito per la tangente,ti va di criticare il ciclismo moderno perche' avrai qualche tuo motivo personale,resta il fatto che 12 mesi fa la vedevi diversamente e ancora piu' diversamente 24 mesi fa
 
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#51
Veramente già 12 mesi fa dicevo questo:

(24-07-2022, 08:45 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Tappa del Granon bellissima, poi la sensazione sempre più forte di star guardando Wrestlemania.

E ho sempre preso il Tour 2011 davanti al 2022.

2022 dove la battaglia tra Pogacar e Vingegaard è finita sul Granon. 2023, invece, è finita quando doveva, in teoria, entrare nel vivo.

2011 fu un continuo crescendo fino al finale epico. Altra cosa.
 
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#52
Il Tour 2022 è meglio di quelli 2016, 17, 18. Segnalo WVA cyborg e Vingegaard ancora in un range concepibile.

Tour 2020 brutto, ci si ricorda di una tappa e basta.
Tour 2021niente di che, dominio del favorito che diventa quasi cyborg e caduta di Roglic. Un bel cyborg anche WVA.
Tour 2023 è l'avvento di Ultimate Cyborg che ammazza subito la corsa.

Sinceramente rispetto a quanto visto ora preferisco lo "spettacolo" di 10 anni fa, con Froome dominante al Ventoux e il leggero calo nella terza settimana, mai veramente sfruttato dagli avversari. Preferisco rodermi il fegato nel vedere la Movistar gettare al vento l'opportunità di vincere con Quintana due anni dopo.
E questo perché, bene o male, mi veniva trasmessa l'idea di una maggiore credibilità.

Lo stesso Froome, che credibile non è mai stato, credo abbia vinto quello che ha vinto anche in base a certi fattori:
- Movistar suicida / Movisky
- livello medio-basso o addirittura orrido come nel 2017.

Senza contare che il suo modo di vincere era sgasare alla prima tappa di montagna, dominare cronosquadre/crono individuali e poi amministrare con il classico trenino guidato dai Kyrienka/Poels di turno.

(Senza dimenticare che contro Uran ha vinto per una manciata di secondi.
Senza dimenticare la Vuelta con più ventolin che ossigeno nei polmoni.)

Del 2011 sinceramente non ricordo molto se non le tappe finali spettacolari e la difesa disperata di Voeckler. Anche se visto a pezzi, resta il miglior tour. Così come la tappa di Aprica al Giro '10 resta la migliore tappa vista al giro insieme a quelle con protagonisti Krujswijk Chaves e Nibali nel 2016.
 
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[+] A 3 utenti piace il post di Giugurta
#53
Le cose lette in questa discussione costituiscono il corollario di quanto si è provato a dire.
"La gente vuole mangiare l'hamburger, non vuole sapere come muore la mucca" (cit.)
 
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[+] A 1 utente piace il post di Primo della Cignala
#54
Di fatto le dinamiche del ciclismo tradizionale interessano solo a noi.

Il braccio di ferro tra Evans e Schleck per 65 km, con la mina vagante Voeckler ancora parte dei giochi, che dà il là a quella sensazione di autentica incertezza è roba per pochi.

Alla massa basta vedere lo scattino plastico di Pogacar per esaltarsi.

Che, peraltro, è quello che andiamo dicendo da tempo e non c'è nulla di male in questo. Il problema è che te la vogliono pure spiegare.

Come se qualcuno pretendesse di spiegarti che il prosecco è meglio dello champagne.
 
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#55
Per quanto non eccessivamente credibili i giri 2016 e 2018 non sono stati male. Nel primo erano in 4 a giocarsela, nel secondo 3.
Nel 2020-2022 erano in 2
Ora sono in UNO

Quindi non mi dà fastidio tanto la non credibilità ("pedivelle", Krujswijk a 29 anni che va come un treno, storytelling della rimonta di froome, ecc.) quanto che nel 2023 il ciclismo sia monopolio di UN marchio e basta, che crea storytelling con le finte rivalità interne della Vuelta.

Questa situazione mi fa rimpiangere l'Alaphilippe del 2019, la Bahrein 2021, la Sky, la gloriosa Astana
 
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#56
(02-10-2023, 12:55 PM)Primo della Cignala Ha scritto: Le cose lette in questa discussione costituiscono il corollario di quanto si è provato a dire.
"La gente vuole mangiare l'hamburger, non vuole sapere come muore la mucca" (cit.)

Sì ma nel 2023 l'hamburger è diventato una boazza pressata e grigliata. 
Mi stupisco del modo in cui riescono a insaporirlo e a fare in modo che alcuni continuino a pensare che sia buono. 
Tour 23 e Vuelta 23 sono veramente punti di non ritorno
 
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[+] A 1 utente piace il post di Giugurta
#57
(02-10-2023, 02:16 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Di fatto le dinamiche del ciclismo tradizionale interessano solo a noi.

Il braccio di ferro tra Evans e Schleck per 65 km, con la mina vagante Voeckler ancora parte dei giochi, che dà il là a quella sensazione di autentica incertezza è roba per pochi.

Alla massa basta vedere lo scattino plastico di Pogacar per esaltarsi.

Che, peraltro, è quello che andiamo dicendo da tempo e non c'è nulla di male in questo. Il problema è che te la vogliono pure spiegare.

Come se qualcuno pretendesse di spiegarti che il prosecco è meglio dello champagne.

Si perchè Voeckler era credibile per vincere un Tour.......magari anche Rolland era un talento.....si proprio credibile
 
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#58
Vi lancio un piccolo spunto di discussione.

Se la teoria che avevamo fabbricato un paio d'anni fa sulle salite over 20 km come tallone d'achille di Pogacar si è rivelata corretta (Col de la Loze 2023 dà ulteriore conferma), mi verrebbe altresì da dire che i lunghi chilometraggi potrebbero essere il punto debole non tanto del solo Vingegaard, quanto del "metodo Jumbo".

Roglic ha sempre faticato nelle gare in linea di 250 km, al netto della vittoria alla Liegi nel 2020. E' là da vedere la differenza di rendimento tra Emilia e Lombardia nel 2019, 2021 e 2023 (e nel 2021, in mezzo, c'era anche una Mi-To vinta). E anche la differenza di rendimento tra Freccia Vallone e Liegi 2021.

WVA, a sua volta, non brilla nelle classiche lunghe come in altri contesti.

E Vingegaard stesso, nel 2022 e nel 2023, è stato brutalmente respinto dal Lombardia.

Purtroppo, nei GT, non credo che avremo mai le conferme di quanto scritto.
 
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#59
Che Pogacar abbia più fondo di Vingegaard lo credo anche io,anche se poi il danese più dure sono le tappe più si trova bene nei confronti dello sloveno.
Bisognerebbe vedere una tappa lunga da 250km con 6500mt di dislivello per capire,ma credo che lo sloveno più che le lunghe salite paghi un po' più il caldo di luglio,infatti per assurdo sembra che in primavera sia più in forma di luglio,il contrario del danese.
Comunque al Giro andrà per allenarsi ed ovviamente vincerlo,presentandosi comunque al 100% in Francia e per me non è cosi scontato che il danese vinca ancora......anzi io vedo favorito Pogacar su Roglic
 
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#60
Piccola precisazione su Vinge: non ha corso il Lombardia 2023.
Il 2022 ok ma preparato un po' così come viene.

Credo comunque che Pogi soffra un po' la fatica dei Grandi Giri, quindi ok il Giro lo puoi vincere con una gamba ma la fatica rimane.

Tra Pogi e Vinge, il secondo solitamente esce dal Tour stanco ma non esausto e può puntare alla Vuelta, l'altro insomma...
 
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