A qualche ora dalla fine dell'edizione più "confusionaria" della storia della "Classicissima", si può ritenere la mente ormai abbastanza fredda per dare dei giudizi ai protagonisti ed ai mancati tali della Milano-Sanremo 2013.
Dalla sorpresa Gerald Ciolek, alla delusione Pippo Pozzato, dai coraggiosi Ian Stannard e Sylvain Chavanel, al caparbio Luca Paolini fino ad arrivare allo sconfitto di giornata Peter Sagan, analizzeremo passo passo tutti quei corridori che nel bene o nel male hanno fatto parlare di loro in questa giornata contrassegnata dal maltempo e dal freddo, utilizzando come metro di giudizio non solo quello che hanno "combinato" oggi, ma anche tutto ciò che hanno fatto nell'arco delle loro carriere, specialmente nel periodo antecedente alla Milano-Sanremo 2013. I voti sono stati dati quindi non solo in base alla prestazione odierna, ma anche al talento ed allo stato di forma palesato nelle ultime settimane.

© Omega - Pharma Quick Step |
Gerald Ciolek (MTN Qhubeka) Voto 10
Fino ad ieri considerato un eterno incompiuto, oggi entra ufficialmente nella storia come il primo corridore a vincere una classica monumento con una squadra africana. E' strano il destino di Gerald Ciolek, tedesco di Colonia, campione del mondo tra i dilettanti a Salisburgo nel 2006. Considerato il gemello di Cavendish nei suoi primi anni tra i professionisti all'High Road, si era perso durante le esperienze con le divise dalla Milram e dell'Omega - Pharma Quick Step. L'estate scorsa aveva firmato con l'ambiziosa MTN con lo scopo di rilanciarsi, e già il suo inizio di stagione lasciava intuire come il tedesco si stesse lasciando alle spalle gli anni bui, ma nonostante la vittoria di tappa alla Tre Giorni delle Fiandre Occidentali ed il terzo posto nella 2^ frazione della Tirreno - Adriatico in pochi si sarebbero immaginati di vederlo arrivare a braccia alzate sul lungomare Italo Calvino. Ed invece Ciolek ha stupito tutti, correndo alla perfezione, attaccandosi alla ruota del favorito Sagan già sul Poggio e lasciando allo slovacco il compito di chiudere su tutti gli scatti, per poi bruciarlo in volata negli ultimi 200 metri.
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© Cannondale |
Peter Sagan (Cannondale) Voto 9
Arriva alla Sanremo da grande favorito, alla Tirreno ha dimostrato tutta la sua forza vincendo una volata di gruppo ed una tappa durissima. In corsa fa tutto alla perfezione fino a 300 metri dalla fine, quando forse impaurito dallo scatto di Chavanel parte troppo presto lasciando così a Ciolek lo spazio per riprenderlo e superarlo. Non deve comunque disperarsi, è giovane, e la Sanremo prima o poi la vincerà, la sconfitta di oggi deve trasformarsi in esperienza e voglia di riscatto. |

© Omega - Pharma Quick Step |
Sylvain Chavanel (Omega - Pharma Quick Step) Voto 8
Dopo essere andato fortissimo alla Parigi - Nizza, dimostra anche oggi di essere in stato di grazia in questo periodo. La pedalata era quella dei giorni migliori, la catena non sembrava nemmeno sentirla. Inizialmente si muove in funzione di "stopper" per Cavendish, ma vista la gamba la squadra alla fine gli da il via libera, lui ci prova in tutti i modi, su e giù dal Poggio, ma Sagan riesce a neutralizzare tutti i suoi scatti al costo però di perdere la Sanremo. Risulta alla fine l'ago della bilancia con quello scatto nel finale che costringe lo slovacco a muoversi in anticipo ed a lasciare lo spazio a Ciolek per batterlo. |

© Sky |
Ian Stannard (Sky) Voto 8
Tutti si aspettavano che in casa Sky l'uomo di punta fosse Boasson Hagen, ed invece un po' a sorpresa è spuntato fuori questo fortissimo passistone di Chelmsford, campione britannico in carica, famoso soprattutto per le sue tirate in grado di mettere in fila l'intero gruppo. Stannard uscito dal gruppo durante l'attacco sulla discesa della Cipressa di Gilbert si è poi avvantaggiato insieme a Chavanel e Vorganov, e sulla salita del Poggio è riuscito poi a resistere agli scatti del francese, attaccando a sua volta diverse volte pur senza riuscire a staccare gli avversari. Ora lo aspettiamo tutti al nord, in particolar modo alla Roubaix che pare disegnata su misura per lui. |

© Katusha |
Luca Paolini (Katusha) Voto 7
Come dieci anni fa, anche oggi il buon Luca era là davanti a giocarsela con i migliori, unico italiano, a tenere alta la bandiera del nostro paese. E' stato il primo a rompere gli indugi sul Poggio, nel finale poi la gambe è venuta meno ed in volata si è dovuto accontentare di un comunque buonissimo 5° posto, alla luce soprattutto del livello dei corridori che lo hanno preceduto. |

© Radioshack |
Fabian Cancellara(Radioshack) Voto 7
Sul podio per il terzo anno consecutivo, ma anche questa volta il gradino non è quello più alto. Tiene fede alle parole della vigilia, non tirando nel finale e lasciando tutto il lavoro sulle spalle dello slovacco. Ma non attacca nemmeno ed aspetta la volata dove deve accontentarsi del terzo posto. L'impressione è che più che vincere il suo obbiettivo fosse quello di far perdere Sagan. |

© BMC |
Taylor Phinney (BMC) Voto 6,5
Le telecamere non lo inquadrano mai, però a giudicare dall'ordine d'arrivo nel finale deve aver fatto un numero notevole, lasciando la compagnia del gruppone e rientrando sui sei di testa tutto solo proprio in vista del traguardo. Davanti a lui c'è un futuro luminoso, potrebbe essere l'erede di Cancellara, le qualità per ripercorrere le orme dello svizzero ci sono tutte, sarà curioso vederlo tra poche settimane alla Roubaix che tra le classiche è quella più adatta alle caratteristiche del giovane Taylor. |

© Katusha |
Alexander Kristoff (Katusha) Voto 6
Vincere le volate dei battuti pare essere il suo destino, almeno a Londra 2012 si era portato a casa un bellissimo bronzo, oggi deve "accontentarsi" di mettersi dietro Cavendish. Dimostra comunque di essere un velocista in grado di reggere alla grande quando la corsa si fa dura, prima o poi, qualcosa di importante, la vincerà. |

© Omega - Pharma Quick Step |
Mark Cavendish (Omega - Pharma Quick Step) Voto 5,5
Che le Manie fossero la sua nemesi si sapeva, probabilmente è stato uno di quelli che hanno spinto perchè si evitasse di percorrerle. Fatto sta comunque che si è comportato egregiamente, accusando la fatica solo sul Poggio, si fosse tenuto stretto Chavanel forse sarebbe riuscito a far andare la corsa come voleva lui. |

© BMC |
Philippe Gilbert (BMC) Voto 5
L'attacco sulla discesa della Cipressa sembrava il preludio per un attacco sul Poggio, invece era lo "scatto del morto" di uno Gilbert che anche quest'anno arriva in sovrappeso all'appuntamento con la "classicissima di primavera". Dopo non essere riuscito ad accodarsi al terzetto: Stannard, Vorganov, Chavanel, sparisce completamente dalla scena. |

© Lotto-Belisol |
Jurgen Roelandts (Lotto-Belisol) Voto 5
Come dimostrato in questo inizio di stagione, la gamba è ottima, ed inizialmente il buon Jurgen si fa vedere in funzione di "stopper" per Greipel, quando però il suo capitano abdica, il belga invece che salire in cattedra finisce con l'eclissarsi anche lui dopo aver fallito insieme a Gilbert nel tentativo di riportarsi sul gruppo di Chavanel. |

© Lampre - Merida |
Filippo Pozzato (Lampre - Merida) Voto 4
Distratto come pochi, passa tutta la corsa ad inseguire i suoi rivali e sul Poggio non riesce nemmeno ad accodarsi al gruppo di Sagan e Cancellara, anzi nemmeno ci prova e non riesce neppure ad entrare nei 10. Dopo la vittoria al Laigueglia è sparito, sarebbe ora che la smettesse di passare le giornate su Twitter e cominciasse ad allenarsi più seriamente che con il talento che ha non arrivare nemmeno nei 10 alla Sanremo è un fallimento a tutto tondo. |