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Qualche zoom sui ciclisti nati oggi 14 febbraio
#1
Dirk Baert (Bel)
[Immagine: 15442584581325Baert,Dirk.jpg]
Nato il 14 febbraio 1949 a Zwevegem (Fiandre Orientali). Passista veloce. Professionista dal 1970 al 1984 con una quarantina di vittorie su strada.
La fanciullezza di Dirk subì un colpo grave quando a nove anni fu colpito dalla poliomielite. Per superare le conseguenze di quella malattia si diede al ciclismo e lo fece con una determinazione incredibile, fino al punto di diventare un campioncino. Dotato di un ottimo spunto di velocità cominciò a segnalarsi nelle kermesse, mentre in pista si dimostrò subito adattissimo alla specialità dell’inseguimento, ed a ventuno anni, appena passato professionista, vinse immediatamente il titolo belga nella specialità. L’anno seguente, sulla pista di Varese, si laureò campione mondiale dell’inseguimento, battendo il favorito francese Charly Grosskost, ed il grande Hugh Porter. Nella medesima disciplina arrivò terzo nel ’72 e ’75. Intanto, cominciarono a finire nel suo palmares alcune gare semiclassiche su strada e tante kermesse. Baert continuò con questo ritmo e, fra “Sei Giorni”, criterium, corse dai percorsi non troppo aspri, nonché prove contro il tempo, finì per costruirsi un solido curriculum. Di nota pure i suoi sei titoli belgi sull’amico “inseguimento”. Chiuse la carriera a trentacinque anni, nel 1984. I ricordi del buono che fece e le difficoltà che seppe superare per diventare qualcuno, lo rendono ancor oggi molto popolare in Belgio.

Pietro Corini
Nato il 14 febbraio 1887 a Varallo Pombia (NO - Italia) divenuto francese l'1ottobre 1937. Non si conoscono data e luogo di decesso. Fondista. Professionista dal 1922 al 1926 senza ottenere vittorie. Mai accasato. Emigrò con la famiglia in tenera età, prima in Lussemburgo e poi in Francia dove si stabilì definitivamente. Ciclisticamente divenne ben presto un discreto corridore, mai però evidente. Il suo ruolino di nota. 1920: 2° nella Luxembourg - Nancy. 1921: 2° nella Grand Prix Francois Faber. 1922: 3° nella Parigi - Bourganeuf, iscritto ma non partito al Tour de France. 1924: 2° nella Parigi - Longwy, 15° nella Milano Sanremo. 1926: Ritirato nel corso della 4a tappa del Tour de France.

Marcello Pellegrini
[Immagine: 16080491963538PellegriniMarcello1958.jpg]
Nato a San Michele a Torri (Firenze) il 14 febbraio 1929. Passista scalatore, alto 1,70 m. per kg. 63. Professionista dal 1953 al 1958 con 5 vittorie. Ottimo dilettante, non è stato pari alle attese fra gli indipendenti ed i professionisti. Forse non ha avuto convinzione sui suoi comunque più che discreti mezzi, o forse non si è adeguato immediatamente al ruolo di spalla, dove avrebbe potuto trovare accasamenti migliori e più opportunità di mettersi in mostra ed alla prova. In ogni caso nelle sei stagioni passate nell’élite, ha vinto un mazzetto di corse e colto diversi piazzamenti.
Il suo ruolino. Ha indossato le maglie della Welter, della Torpado, della Lygie, della Bottecchia e dell’Ignis e della Chlorodont. Vittorie: la Coppa Arno nel 1953, il Gp Traverdona nel ’54, la Coppa Poli nel ’55, la Prova di Livorno del Campionato Italiano Indipendenti nel ’56 e la Coppa Vaiano nel ’57. I suoi migliori piazzamenti: 2° nella Tre Valli Varesine e 5° nel Campionato Italiano nel 1953; 2° nel Gp Industria e Commercio di Prato e 3° nella tappa di Catanzaro al Giro d’Italia nel ’54; 3° nel Gp Ceramisti a Ponzano Magra nel ’55; 2° a Messina nella 1a tappa del Giro di Sicilia e 3° ad Avignone nella 6° tappa del Criterium Dauphine Libére nel ’56; 2° a Palermo nella 6° tappa del Giro di Sicilia, 2° nel Gp Pontremoli, 2° nel Gp di Pistoia, nel 1957. Hapartecipato 3 volte al Giro d’Italia: nel ’52 finì 32°, nel ’55 chiuse 62° e nel 1958 si ritirò.

Gabriel Poulain (Fra)
[Immagine: 800px-Gabriel_Poulain.jpg]
Nato a Saint-Helier il 14 febbraio 1884. Deceduto a Nizza il 9 gennaio 1953.
Sprinter. Professionista dal 1903 al 1913, quindi dal 1922 al 1924 e nel 1926, con 24 vittorie su pista accertabili. Appartiene alla leggenda del ciclismo su pista, oltre che per le vittorie, per lo stile e la tattica con la quale ricercava il successo. Il suo massimo alloro fu il Titolo Mondiale della Velocità nel 1905, ad Anversa, ma per quattro volte, nella medesima specialità è stato sconfitto nella finalissima: da Ellegaard nel 1906 e 1908, da Dupré nel 1909 e da Moeskops nel '23, a 39 anni! Interruppe la sua carriera per la passione per l'aviazione; creò infatti un aereo a pedali che il 9 luglio 1921 a Monthelery compì un volo di i 12,30 metri, elevandosi da terra per un metro e trenta. In virtù di questo, venne chiamato l’Arcangelo Gabriele". Riprese le competizioni l’anno seguente (1922) e riconquistò subito il titolo di campione di Francia della velocità, che aveva già ottenuto nel 1905 (si confermerà anche nel ‘24, senza contare i numerosi piazzamenti in questa rassegna: l'ultimo fu il 2° posto nel '25). Legò il suo nome al più lungo surplace nella storia della velocità, arrivando a 3 ore e 36 minuti (pur con alcune soluzioni per interruzioni dovute a varie ragioni), nella "bella" della finale che, sulla pista di Vincennes, l'opponeva al tedesco Mayer. Buffa la conclusione: sia la giuria che il pubblico si erano allontanati per la troppa attesa, ed i due avversari risolsero il match spartendosi la posta in palio: 200 franchi d’oro.

Maurizio Ricci detto Morris
 
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#2
Gianni Bugno

Grande Campione
 
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