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Stefano Pirazzi
#1
in arrivo
 
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#2
Pirazzi: aspiro ad una top ten al Giro d'Italia
«Mi do due o tre anni di tempo»

“Le condizioni climatiche influiscono non poco sulle prestazioni di noi corridori. Correre con la neve e con il freddo è stato molto difficile, la mia è stata la maglia blu del freddo”. Con queste parole Stefano Pirazzi racconta ai microfoni di Radio Manà Manà Sport l’emozione di aver vinto la maglia che contraddistingue il leader della classifica dei gran premi della montagna al Giro d’Italia.
“Mi sento in dovere di ringraziare Rcs - ha proseguito il corridore della Bardiani-Csf - per aver annullato la tappa con arrivo a Val Martello, perchè correre quella frazione sarebbe stato veramente impossibile. Questa maglia l’ho dovuta sudare, da Firenze in poi ho dovuto sudare per mantenerla: anche sulle Tre Cime di Lavaredo ho voluto guadagnare qualche punto perchè non vorrei si pensasse che questa maglia l’ho vinta a tavolino, per la cancellazione di tante salite”.
Il corridore ciociaro avrebbe voluto conquistare anche un successo di tappa, ma “sinceramente va bene così. Credo inoltre che questo Giro d’Italia mi abbia ulteriormente dimostrato di essere competitivo nelle tre settimane di corsa. Io mi do altri due o tre anni di tempo per lottare per una top ten della generale”.
Infine, Stefano Pirazzi ha raccontato anche delle difficoltà che i giovani incontrano nel passare professionisti: “Nel Lazio ci sono difficoltà importanti per i giovani che vogliono emergere. Io mi sono dovuto trasferire al nord e grazie alla Palazzago sono riuscito a entrare nel mondo del professionismo. Mi auguro che i problemi che attanagliano il ciclismo giovanile possano essere risolti”.

tuttobiciweb.it
 
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#3
Pirazzi mi piace, ha personalità, secondo me arriverà in alto!
 
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#4
Imparasse a scattare..
 
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#5
scattare sa farlo...continuare in progressione no...
 
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#6
Certe volte fa anche scatti inutili..proprio insensati..tanto per...un corridore con talento non può sprecare energie in questa maniera
 
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#7
Scatta ma non tiene

"Ma i Reverberi hanno detto così"

Il problema è quello...
 
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#8
Pirazzi: «Voglio vincere il Campionato Italiano a cronometro»
Dopo la vittoria di tappa al Giro Stefano ha un obiettivo chiaro

Di ritorno dal Giro d’Italia Stefano Pirazzi ha festeggiato con i parenti e gli amici più stretti la vittoria di tappa a Vittorio Veneto, ma non si è concesso troppi stravizi perché dopo essersi finalmente sbloccato ha tanti altri traguardi in mente da raggiungere.

«Per festeggiare in grande aspetterò luglio, ora ho in programma un mese ricco a livello agonistico con il Giro della Slovenia, il Giro dell’Appennino e la rassegna tricolore. La vittoria alla corsa rosa è stata una grande gioia che ripaga cinque lunghi anni di sacrifici e amaro in bocca. Sono sempre stato convinto dei miei mezzi, vincere non è mai facile ma ho sempre lavorato sodo perciò sapevo che riuscire ad alzare le braccia al cielo era solo questione di tempo. Sono felice sia successo in una competizione così prestigiosa».

Il laziale classe ’87, che anche nel 2015 vestirà la maglia della Bardiani CSF, ora ha un sogno tricolore da esaudire. Punta in particolare alla prova contro le lancette sacrificando persino le sue ambizioni nella prova su strada del giorno precedente.

«Mi sto allenando per dare il massimo nella cronometro del 29 giugno. L’anno scorso sono arrivato secondo alle spalle di Marco Pinotti, il tracciato non è cambiato, quindi la vittoria è obiettivamente alla mia portata. Probabilmente salterò la prova in linea del 28 per risparmiare energie per puntare al tricolore nella prova che più mi si addice. Gli uomini da battere? Dario Cataldo, Adriano Malori (nel 2013 3° alle sue spalle, ndr), Manuele Boaro e, se a quanto pare la correrà, ovviamente anche Vincenzo Nibali».

Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
 
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#9
Pirazzi a Cyclingtime "Dal 2014 mi aspettavo qualcosa di più"
Scritto da Andrea Terraneo
Mercoledì 29 Ottobre 2014 16:38

Ciociaro, nato ad Alatri l' 11 marzo 1987, Stefano Pirazzi è un ciclista d'altri tempi: ad uno scarso acume tattico, che gli viene rimproverato dagli addetti ai lavori i quali trovano solo nella vittoria la giustificazione alle azioni, il Frosinate può rispondere con la carta dell'affetto che il pubblico del pedale ripone nei suoi confronti, entusiasmato dal coraggio del suo incedere in corsa.


Professionista dal 2010, dopo annate spese ottimamente nel mondo del dilettantismo - con risultati che l'hanno portato a far parte più volte della rappresentativa azzurra di categoria - nel 2015 correrà la sua sesta stagione nel team diretto da Roberto Reverberi. Coraggioso; indomito; sentimentale nella prossima annata a Stefano si chiede il salto di qualità che dovrebbe esser naturale dopo il primo centro in carriera (Giro 2014) e l'esperienza accumulata in questi anni. Reduce da una stagione che egli stesso definisce: "Promossa con riserva". Ccyclingtime.it ha raggiunto Stefano via telefono conversando di presente, passato e futuro.

La stagione 2014 si è appena conclusa, traccia un bilancio generale - "Bè: il momento clou (e non poteva esser altrimenti) è coinciso con il successo a Vittorio Veneto (TV) però sinceramente mi aspettavo un qualcosina di più se il discorso si sposta sull'intera annata."

Vittoria al Giro che regala gran prestigio e una seconda parte della stagione vissuta al di sotto delle proprie possibilità; cosa è successo? "Nella seconda metà dell'anno sono mancati i risultati; la causa è dovuta a problemi che sono emersi nella preparazione agli appuntamenti: errori nell'avvicinamento alle corse e un'errata programmazione degli appuntamenti non mi hanno mai permesso di godere della condizione che avrei desiderato. Sono comunque contento per la vittoria al Giro."

Parlando di programmazione ora che la stagione si è conclusa si pensa già alla prossima; in questo periodo di inattività dalle corse come ti mantieni in forma? "La squadra garantisce un preparatore interno che a giorni mi farà recapitare un programma specifico. Posso ipotizzare su per giù che si articolerà in due momenti: nella prima parte svolgerò attività parallele al ciclismo; camminata, corsa, palestra e nuoto. Da dicembre riprenderò ad andar in bici e quella sarà la componente più delicata della preparazione."

Nel 2015 affronterai la tua sesta stagione alle dipendenze dei Reverberi: per età ed appartenenza sei il naturale capitano di una squadra che presenta al suo interno diversi giovani. Cosa ti lega così fortemente a questo team? "In Bardiani c'è un gruppo eccezionale. Siamo atleti che si conoscono e affrontano fin dalle categorie giovanili; avendo fra noi solo 2-3 anni di differenza. Ci unisce il fatto che non essendoci un leader designato e prestabilito tutti in corso possono giocarsi le proprie chances al fine di ottenere risultati."

Negli ultimi due anni al Giro ti sei onorato di tappe e classifiche vinte; a 28 anni e reduce da questi obiettivi raggiunti l'edizione 2015 sembra quella giusta per provare a far classifica, concordi con questo prospetto? "Sicuramente nel mio intento e nel mio futuro vi è la volontà e l'ambizione di poter puntare alla generale di una grande corsa a tappe. Come dicevo precedentemente la seconda parte del 2014 mi ha insegnato come sia indispensabile preparare e programmare al meglio una determinato obiettivo nel corso della stagione. So che ho le potenzialità per riuscire in questo campo; vediamo se riuscirò a seguire questo obiettivo dal prossimo anno o in futuro. L'intenzione però c'è."

cyclingtime.it
 
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#10
'Azzarola, ma una volta che vinci (e che vittoria!) accontentati e tira dritto, altro che mi aspettavo qualcosa di più... :-/
 
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#11
Ha ragione invece. La tappa non l'ha vinta in salita ma con un colpo che ti riesce una volta su 10...
 
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#12
Ma intanto l'hai vinta. Prendi e porta a casa, e in futuro poi vediamo. Da uno che in carriera non ha mai raccolto un tubo, lamentarsi dell'annata in cui è riuscito a vincere una tappa al Giro d'Italia... mah... mi lascia di sasso...
 
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#13
È andato piano in salita...

Come se un velocista vincesse alla Kruopis col gruppo giù. Cioè è preoccupante....
 
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#14
Vabbè dai, manco stessimo parlando di Contador alla fine: cioè, non è che quando andava "forte" in salita facesse il culo a spicchi a tutti, eh. Asd Prima della vittoria al Giro, di Pirazzi si ricordavano soprattutto gli sconclusionati duelli con Chalapud... Sese Asd Asd
 
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#15
Bardiani-CSF, Pirazzi rinnova fino al 2017
La Bardiani-CSF è lieta di comunicare il rinnovo contrattuale dalla durata biennale (2016 – 2017) per il corridore Stefano Pirazzi. Lo scalatore di Fiuggi, splendido vincitore di tappa nel Giro d’Italia del 2014, estende così il suo legame con questa squadra iniziato nel 2010 anno in cui passò professionista.

Roberto Reverberi:”Dopo sei anni con la nostra squadra, siamo veramente felici di poter annunciare il rinnovo di Pirazzi. Quest’anno al Giro d’Italia con un modo differente di correre ha dimostrato nelle tappe di montagna più impegnative di non essere molto distante dai migliori in salita. Lavorando a fondo, siamo convinti che possa fare ancora meglio e ottenere importanti risultati. Inoltre la sua esperienza sarà fondamentale per i tanti giovani atleti già in organico e quelli che arrivano il prossimo anno”.

comunicato stampa Bardiani-CSF
 
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