Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: Joachim Halupczok
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Visto che poco tempo fa si parlava di nazionalità che, a detta di qualcuno, sono nel mondo del ciclismo da poco, apro questo topic.

Peraltro, questo è undiscorso ciclico, e mi ricordo che già tempo fa mi ritrovai a discutere con un mio ex collega su quel sito là che diceva che oggi ci sono i polacchi e 30 anni fa no Asd

Joachim Halupczok, nato il 3 giugno 1968 a Ozimek.

Da junior primo anno campione polacco a crono e cronosquadre.

Da junior secondo anno campione polacco di cronometro, cronocoppie, ciclocross, MTB e inseguimento a squadre. 2°, invece, nell'inseguimento individuale e nella prova in linea su strada.

Nel 1989, a 21 anni, vince il campionato del mondo dei dilettanti (livello nettamente superiore rispetto agli attuali mondiali per U23), il Liberazione e il Renania-Palatinato.

Passa pro nel '90 con la Diana di Saronni e dei connazionali Jaskula e Piasecki (ma i polacchi non c'erano). A neanche 22 anni fa 14° alla Roubaix (meglio di gente come Ludwig e Ballerini) e 8° al Giro del Trentino.

Prende parte al Giro ed è grande protagonista nella prima parte: 3° nella crono inaugurale di Bari, 6° a Vallombrosa dove arriva nel gruppo di Bugno e nuovamente 3° a Baselga di Piné. Prima della crono di Cuneo era addirittura 2° in classifica generale.

Si ritira nella 16esima tappa, quella con Fedaia e Pordoi.

La sua stagione prosegue bene: 6° al Giro del Veneto, 16° ai Mondiali e 2°, in coppia con Jaskula, al Baracchi.

Nel dicembre del 1990 scopre di avere un'aritmia cardiaca. Salta tutto il 1991, torna nel 1992 e riesce pure a ottenere un 5° posto in una gara di rango come il Midi Libre. Ma è un fuoco di paglia, i medici lo costringono al ritiro a fine stagione.

Morirà giovanissimo il 5 febbraio 1994, in circostanze controverse, mentre si preparava per una partita di calcio indoor.

Ovviamente qualcuno se ne uscì parlando EPO e bla bla bla. Peccato che la stessa aritmia ce l'abbiano suo padre e suo figlio.


Me lo ricordo
allora non c'erano tante immagini
il mondiale dilettanti fu fortissimo (al Liberazione pure ..)
super talento
per me superiore a mister k
sembrava un predestinato

sui corridori dell'est giravano storie.. difficile capire dove fosse la verita' ..
Io non sono un grande estimatore di Kwiatek, dunque mi trovi d'accordo.
Neanche due minuti che bastano ampiamente per comprendere che talento possedesse questo ragazzo.

Guardate la posizione in sella, guardate che aerodinamicità.