Il Nuovo Ciclismo
Il ritorno di Mapei - Versione stampabile

+- Il Nuovo Ciclismo (https://www.ilnuovociclismo.com/forum)
+-- Forum: Giochi (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-Giochi)
+--- Forum: Giochi per Computer (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-Giochi-per-Computer)
+--- Discussione: Il ritorno di Mapei (/Thread-Il-ritorno-di-Mapei)

Pagine: 1 2 3


RE: Il ritorno di Mapei - BidoneJack - 10-08-2011

Kemmelberg Cool


RE: Il ritorno di Mapei - SarriTheBest - 10-08-2011

(10-08-2011, 10:42 AM)Gershwin Ha scritto: Chiedo perdono...però le prendo da google, non so dove cercarlo l'autore...ma mi adopererò :D

Comunque le metto in spoiler Sisi

Dovrai dire tre Padre Nostro e due Ave Marie... Asd

Comunque se vai su bettiniphoto.net fai prima: sia perchè ogni volta non c'hai da guardare da dove stai prendendo la foto, sia perchè con lui si va sul sicuro (visto che, a suo tempo, ci autorizzò ad utilizzare le sue foto).


RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 10-08-2011

Infatti ero andato sul sito del grande Bettini, però non c'era una sola foto di Garzelli che festeggiava Triste
Il Giro delle Fiandre è uno dei grandi appuntamenti stagionali visto che in squadra ho Tom Boonen. Alla Gent - Wevelgem ha dimostrato un'eccellente forma. Due secondi posti nelle prime due classiche Pro Tour della stagione sono già un ottimo bottino, ma l'obiettivo è acchiappare anche una vittoria almeno tra Fiandre e Roubaix. Non c'è Cancellara, il che aumenta a dismisura le mie possibilità di vittoria. Porto la squadra migliore che ho a disposizione. COn Boonen ci sono Trentin, Puccio, Bole, Stybar, Viviani, Boulo e Van Keirsbulck. Quest'ultimo dopo la grande Gent - Wevelgem si metterà a disposizione di Boonen. Gli avversari sono Gilbert, Hushovd, Flecha, Pozzato e Ballan sulla carta, ma c'è sempre spazio per le sorprese. In fuga vanno Cazaux, Denifl, Gianetti e Millar. Niente di preoccupante. La corsa entra nel vivo a 100 km dalla fine circa. Mando Trentin in avanscoperta. In testa al gruppo ci sono gli uomini di Gilbert, con Hushovd e Boasson Hagen molto attenti. Gilbert prova un allungo insieme a Steegmans ma vengono subito ripresi. In testa rimangono in dieci. Quattro Garmin (farrar, Hushovd, Haussler e Vansummeren), due Katusha (Gusev e Hoste), due Sky (Boasson e Flecha, Gilbert e Boonen. A inseguire altri dieci, tra cui Bennati e Quinziato. Il primo a cedere è Gusev. Gilbert attacca in discesa, così Boonen rompe gli indugi e si porta al suo inseguimento con Hoste. Ma l'inseguimento non è fortunato...Gilbert guadagna fino a un minuto e va a vincere il suo primo Fiandre. Boonen si deve acocntentare ancora di un secondo posto davanti a Hoste. Più indietro Hushovd, Flecha, Haussler, Vansummeren e Boasson Hagen.

Ma senti Sarri, guardavo ora che non posso prendere le foto dal sito di Bettini. Cioè, io di solito ci clicco col destro, faccio "apri immagine in un'altra scheda" (con chrome) e poi copio l'url. Ma con quelle del sito di Bettini non posso farlo...


RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 11-08-2011

Vado alla Settimana Lombarda per mettere qualche giorno in più di corsa nelle gambe di Scarponi. Con lui una squadra forte in salita con Garcia, malacarne, Bol, Boswell, Skujins, vandewalle e Guardini. La cronosquadre se la aggidica il team NetApp, io arrivo con 30'' di ritardo. Huzarski è il primo leader della corsa.

La seconda tappa (Vertova - Vertova) presenta un gpm nel finale prima di una discesa che conduce all'arrivo. Terreno per attaccanti. Il favorito della corsa è Stefano Garzelli, uscito in condizione straordinaria dalla Settimana Coppi e Bartali che ha dominato. I miei capitani sono Scarponi e Malacarne. In fuga va Ian Boswell, ma il tentativo non ha speranze. Sulla salita finale ci sono vari attacchi. Malacarne e Scarponi non riescono a reagire a Garzelli, Pozzovivo e Capecchi. Boswell, che era in fuga, viene raggiunto dai tre e da Cheula e riesce a scollinare con loro, salvo venire staccato nel finale. Capecchi vince la tappa su Cheula e Garzelli, Boswell perde 17''. Malacarne e Scarponi 26'' a testa.

Terza tappa con partenza e arrivo a Roncadelle. Finale simile a quello della giornata precedente. I favoriti sono gli stessi, io proverò ad inventarmi qualcosa con Malacarne da lontano (relativamente). Garcia va in fuga tentando di ripetere l'impresa di ieri di Boswell, ma il tentatio viene stoppato senza problemi. SUl penultimo gpm scatta Davide Malacarne insieme a Bailetti, ma vengono ripresi in discesa. Allora ci prova Scarponi. Al suo inseguimtno si porta Garzelli, che lo ragigunge proprio al gran premio della montagna. Capecchi non riesce a reagire e la Liquigas si mette ad inseguire. I due comunque guadagnano tanto e arrivano in coppia al traguardo, dove Garzelli batte Scarponi in volata.

La quarta tappa si conclude a Brignano Gera d'Adda. Nessun gpm, tappa perfetta per Guardini, ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. La formazione non è molto adatta a formare un treno, ma Malacarne proverà ad aiutare il giovane velocista. Non ci sono problemi a controllare la fuga di giornata. Guardini si fa aiutare da Vandewalle e Malacarne che tengono alto il ritmo negli ultimi chilometri. Lui si mette a ruota di Fabio Sabatini, che è aiutato dal compagno Finetto. Sono proprio loro tre che si trovano nelle prime tre posizioni quando la volata viene lanciata. Più indietro Sacha Modolo, favorito della vigilia. Sabatini parte ma Guardini gli rimane in scia e lo supera senza problemi per andare a vincere la sua prima corsa stagionale.

L'ultima frazione con arrivo a Bergamo è quella che deciderà la corsa. Tra Garzelli e Scarponi ci sono 10''. Non ci sto a farmi battere un'altra volta dal varesino come alla Settimana Coppi e Bartali, ma recuperare dieci secondi è difficile. L'unico gpm è lontano dal traguardo e i chilometri finali sono adatti a Garzelli, con gli ultimi mille metri in salita. Al primo passaggio sul traguardo mando all'attacco Malacarne, che viene lasciato andare dall'Acqua e Sapone. Va a vincere la tappa. Dietro c'è in gioco la classifica generale. Scarponi, Garzelli e Capecchi si giocano la volata del gruppo. Il mio corridore si mette a ruota del Liquigas e lo supera arrivando secondo. Ma dietro Garzelli si piazza al terzo posto battendo Capecchi al fotofinish e io guadagno solamente 4'', insufficienti per scavalcare il varesino. Rimane la soddisfazione per la vittoria di Malacarne, quindicesima stagionale per la mia squadra.


Al Giro dei Paesi Baschi mi presento con una formazione molto competitiva. Con Cunego ci sono Hermans, Devenyns, Ulissi, Dumoulin, COlbrelli, Malori e Laengen. Tappe mosse, da giocare in attacco. Nella prima mando in avanscoperta Ulissi, che sul penulitmo gpm viene raggiunto da Devenyns, che aiuta prima di staccarsi. Su Devenyns rientra Gesink e i due si avviano verso il finale. Nell'ultima salita si forma un quartetto in testa con Evans e Perez Sanchez. Cunego rimane indietro e non riuscendo a rientrare in salita ci prova, senza succeso, in discesa. I quatro arrivano insieme al traguardo e Evans vince la volata davanti a Devenyns. Quinto posto per Cunego, decimo per Hermans.

La seconda tappa è durissima. Sul penultimo gpm attacca Christophe Le MEvel. Riesco a chiudere con Devenyns, che poi stacca il francese e Nocentini rimanendo da solo in testa. Dietro Cunego esce dal gruppo in discesa guadagnando parecchi secondi. La salita finale è molto impegnativa. Devenyns è da solo al comando, Cunego al suo inseguimento poi il gruppo, dal quale escono Gesink, Evans e altri senza riuscire a rientrare sul belga. Cunego non collabora e il gruppo si ricompatta all'inseguimento di Devenyns che ormai è lanciato. Dries vince la tappa e diventa il leader della generale. Dietro la volata del gruppo va a Cunego che batte Ulissi per una stupenda tripletta Mapei.

La Karrantza - Vitoria è la tappa più facile della corsa, ma Devenyns deve comunque stare attento. Il belga è primo in classifica ma non ha molto vantaggio da difendere nella crono finale, nella quale Cadel Evans dovrebbe andare molto più forte di lui. Difficile staccare l'australiano, ma si può provare a prendere qualche abbuono. La fuga di giornata è molto ben assortita. Ci sono corridori come Duarte, Tiralongo, Pinotti e Danielson. Nessuno è vicino in classifica, così li lascio andare, anche perchè un inseguimento sarebbe stato molto difficile e dispendioso. A sorpresa vince Francesco Bellotti. Dietro però è Lovkvist a dare battaglia. Attacca, Cunego prova a fare lo stopper ma non riesce a raggiungerlo, così si mette ad inseguire insieme a Tony Martin. Ma Lovkvist è scatenato e arriva al traguardo con 42'' su Cunego e 58'' sul gruppo. Lo svedese sale al secondo posto in classifica a 1'01'' da Devenyns. Cunego è quinto a 1'20''.

La quarta tappa si chiude a Lekunberri. Il finale è in salita, non durissima. Devo giocare ancora in difesa. Chi mi preoccupa è Cadel Evans, in vista della crono finale. Mentre Lovkvist potrebbe perdere qualcosina sull'arrivo di oggi, non adattissimo alle sue caratteristiche. Ormai le gerarchie nella mia squadra sono chiare. Devenyns è il leader, Cunego lo stopper, Hermans e Ulissi gregari di lusso. In fuga vanno Salerno, Fuglsang e Brenes, ma poi rientrano anche Kreuziger, Pujol e Kruiswijk. Quando il vantaggio diventa importante inseguo. A 5 km dal traguardo davanti ci sono Kreuziger e Kruiswijk con 30''. Dietro si muove Gesink, ma chiudo immediatamente con Cunego e Devenyns. Si forma un quintetto con Gesink, Cunego, Devenyns, Sanchez e Contador. L'ultimo chilometro è in discesa, Gesink si avvantaggia e vince la tappa. Devenyns chiude al secondo posto guadagnando diversi secondi su tutti i concorrenti per la vittoria, escluso Gesink che comunque non preoccupa più di tanto in ottica cronometro.

Ancora una tappa adatta alle imboscate prima della crono. A questo punto il mio avversario è RObert Gesink, che insegue Devenyns a 58''. Cunego è terzo, ma virtualmente fuori dai giochi vista la crono finale. Tra i favoriti di oggi anche Samuel Sanchez e Alberto Contador, in grande crescita. Dalla cima dell'ultima slaita mancano 18 km al traguardo, c'è lo spazio per inseguire, ma Cunego e Devenyns hanno il compito di muoversi in prima persona in caso di attacchi importanti. Anche oggi una fuga da tenere d'occhi, con Santambrogio, Pinotti, Machado e altri. Una volta ridotto il vantaggio lascio il lavoro agli altri. Davanti rimangono Gryvko e Seeldrayers. Sull'ultimo gpm c'è lo scatto di Evans, mentre Gesink sembra in difficoltà. Cunego e Devenyns chiudono anche questa volta e il gruppo si avvia compatto verso il traguardo. In volata Tony Martin batte Cunego e Lovkvist. Quarto posto per Diego Ulissi.

Nel giorno della crono finale Devenyns e Cunego si ammalano. Le prove di Umoulin e Malori sono ottime. Il campione italiano viene superato solo da Millar tra i primi partiti. Va bene anche Ulissi, ma nel frattempo Evans aveva fatto segnare un gran tempo. Hermans si piazza al secondo posto alle spalle di Evans, ma poi viene superato da Sanchez, Martin e Lovkvist. Cunego perde pochissimo e riesce addirittura a far meglio di Gesink superandolo in classifica. Infine Devenyns chiude la crono al decimo posto portandosi a casa la classifica generale.





RE: Il ritorno di Mapei - Luciano Pagliarini - 11-08-2011

Minchia Simone, ma a Ferragosto non hai di meglio da fare che giocare a PCM Asd


RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 11-08-2011

Gli otto selezionati per la Parigi - Roubaix sono Boonen, Boulo, Trentin, Van Keirsbulck, Bole, Puccio, Van Staeyen e Stybar. Tornano in gara sia Cancellara che Ballan, assenti al Fiandre. Io naturalmente punto forte su Boonen, che è all'ultima occasione di vincere una classica monumento quest'anno. Finora è arrivato secondo sia alla Sanremo che al Fiandre (oltre che alla Gent - Wevelgem), ma ora sogna di entrare per primo nel veldromo di Roubaix per la terza volta nella sua carriera. Gli avversari sono forti e bisognerà stare attentissimi in ogni istante a cominciare dalla Foresta di Arenberg. Ben presto davanti rimangono in venti, tra cui Hushovd, Cancellara e Boonen, ma non Ballan e Pozzato. E' una corsa a eliminazione. Da 20 rimangono 16, poi 14. Chavanel cade. Davanti con hushovd ci sono ben 4 compagni, con Cancellara 2 (O'Grady e Posthuma). In tutto sono in 13. Sull'attacco di Hushovd rimangono in tre: il norvegese, Cancellara e Boonen. Cancellara e Hushovd tengono un'andatura probitiva, così faccio staccare Boonen per evitare di andare fuori giri. I due davanti guadagnano rapidamente e arrivano appaiati a Roubaix. Hushovd batte facilmente Cancellara allo sprint e vince la sua prima Parigi - Roubaix. Boonen arriva terzo con un distacco abissale. Poi Hoste, Flecha, Pozzato, Devolder, O'Grady, Haussler e Hincapie. Al traguardo entro il tempo massimo arrivano solo in 37 (solo Boonen della mia squadra).

p.s. Luca stai tranquillo che molto di meglio da fare...non per questo mi privo del piacere di giocare a pcm :D


RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 11-08-2011

All'Amstel vado con Cunego, Hermans, Devenyns, Ulissi, Bol, Dumoulin, Malacarne e Puccio. Manca Gilbert, ma ci sono Evans, Rodriguez, Sagan e tanti altri. In fuga vanno Tom Dumoulin, Cazaux, Cummings, Ardila e De Maar. I cinque vengono presto ripresi. CI sono vari attacchi in contropiede. Io chiudo sempre con Ulissi. Quando però scatta Evans non riesco a chiudere e l'australiano rimane in testa da solo. Dietro c'è indecisione, Ulissi è stanco. Evans guadagnan rapidamente un minuto. Allora dal gruppo esce Devenyns e si forma un gruppetto con lui, Vanendert, Rodriguez, Sorensen e Gerrans. Visto che il gruppo fatica a rientrare su questi Cunego prende in mano l'iniziativa e si riporta sui cinque. Ma per la vittoria è troppo tardi. Evans è lanciatissimo e trionfa in cima al Cauberg in solitaria. Cunego domina la volata aumentando i rimpianti. Sesto posto per Devenyns. Sul podio, al terzo posto, sale Chris Sorensen, seguito da Rodriguez e Vanendert. Buona prova di Ivan Basso che chiude dodicesimo. Per la mia squadra un altro secondo posto (che cojoni!!!)




RE: Il ritorno di Mapei - BidoneJack - 12-08-2011

Grande Hushovd alla Roubaix, io sono riuscito a fargli vincere "solo" Sanremo e Giro delle Fiandre


RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 12-08-2011

Io la Roubaix sono riuscito a fargliela vincere, ma da avversario Facepalm


RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 12-08-2011

Alla Freccia Vallone con l'unico obiettivo di vincere. Per riuscirci punto su Cunego e Devenyns, con Heramns e Ulissi in appoggio. La corsa prende una piega strana. Vari corridori, tra cui Ivan Basso, attaccano da lontano non avendo possibilità sul Muro contro Evans e Gilbert. Le squadre non riescono a chiudere, così devono pensrci i capitani. Dal gruppo escono Gilbert, Evans e Sanchez. Io li inseguo con Devenyns, CUnego e Hermans. Devenyns si avvantaggia sugli altri con Sanchez e va a riprendere i fuggitivi. Rientrano anche Evans, Rodriguez, Frank Schleck e Carrara. Al Muro arrivano in sei. Devenyns sembra il più fresco, allora lo faccio attaccare. Provano ad inseguirlo Evans e Rodriguez. Purito si pianta, Evans non ha la forza di rientrare, così vinco la Freccia Vallone. Molto più indietro Gilbert, Cunego e Hermans. Bellissimo quarto posto di Matteo Carrara.




RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 12-08-2011

Nella settimana delle classiche delle Ardenne si corre anche il Giro del Trentino. Quattro tappe, tutte molto dure. Schiero Michele Scarponi, che proverà a vincere la corsa per la seconda volta consecutiva. Insieme all'Aquila di FIlottrano ci osno Puccio, Vandewalle, Bol, Garcia, Viviani, Bswell e Colbrelli. Quest'ultimo va in fuga nella prima tappa. Il tentativo con Colbrelli viene annullato. Sull'ultimo gpm ci osno diversi attacchi, tra cui quelli di Bellotti e Bisolti. Scarponi rimane tranquillo in gruppo aspettando il finale. Ma l'attacco di Michael Rasmussen ha più successo dle pervisto e il danese arriva al traguardo con pochi sul gruppo che stava recuperando. La volata del gruppo va a Duran su Vicioso.

Arrivo in salita a Predaia. Scarponi non dovrebbe avere rivali visto che in molto hanno disertato questo Giro del Trentino. CI sono solamente Michael Rasmussen e Leonardo Bertagnolli a impensierire il marchigiano. Elia Viviani va in fuga, lui si sta preparando al Giro d'Italia e non essendoci tappe adatte a lui prova a sfruttare quelle inadatte per un po' di allenamento. Sentendosi battuto nella salita finale Rasmussen ci prova in anticipo e si avvantaggia insieme a Mandri. Sulla salita di PRedaia Scarponi si fa prima aiutare da Bertagnolli, poi lo lascia sul posto e si lancia all'inseguimento di Rasmussen, che si conclude ai meno tre. A questo punto si mette alla ruota del danese. All'ultimo chilometro forza il ritmo, batte Rasmussen allo sprint e si prende la tappa.

La terza tappa vede due salite molto impegnative, ma lontane dal traguardo. Mando in fuga Ian Boswell. Insieme a lui Longo Borghini e Buchacek. I tre se la giocano bene ma non hanno possibilità. Sull'ultima salita mando all'attacco un po' tutti. Prima Garcia, poi Puccio, poi anche Colbrelli. Quando Rasmussen risponde in prima persona agli attacchi di Bertagnolli faccio uscire dal gruppo anche Scarponi. In cima al gpm si forma un quartetto con Rasmussen, Bertagnolli, De la Fuente e Scarponi. Alla fine della discesa Scarponi attacca. Rasmussen non riesce a rientrare e il marchigiano vince la tappa e balza in testa alla generale. Sesto posto per Colbrelli, nono Puccio. Ora tra Scarponi e Rasmussen ci sono 12'' che si possono facilmente difendere nell'ultima tappa da Toscolano Maderno ad Arco.

Visto che ho il leader della generale dovrei tirare il gruppo, invece mando Colbrelli in fuga, per evitare di tirare dietro e per provare a vincere la tappa, adattissima a lui. Tra i corridori che provano ad andare in fuga anche Riccardo Riccò, al rientro. Colbrelli e gli altri vengono ripresi sull'ultima salita, ma in gruppo non succede nulla. SI arriva tutti insieme al traguardo e in volata vince De la Fuente su Miholjevic e Bellotti. Scarponi vince la corsa e si avvicina al Giro nel migliore dei modi. Ora per lui solo la Liegi prima della corsa rosa.


L'appendice al Giro del Trentino è il Giro dell'Appennino. Mi presento con Davide Malacarne come leader. COn lui Sonny COlbrelli, che parteciperà al Giro d'Italia. La fuga di giornata comprende Contoli, Ruijgh, Phinney, Rocchetti, Chtioui, Koren, Tamayo, Gianfranco Visconti e i miei Bole e Skuijns. Stranamente, pur con quasi tutte le squadre rappresentate davanti, il gruppo va a chiudere. In salita se ne vanno in quattro: Garzelli, Pozzovivo, Muto e Mrazano. L'ex-Lampre sembra il più in forma e si avvantaggia sugli altri. In discesa la situazione non cambia. Marzano coserva qualche secondo di vantaggio fin sul traguardo e vince la prima corsa della sua carriera. Per i miei una gara decisamente anonima.



RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 13-08-2011

Alla Liegi porto la solita formazione a due punte: Cunego e Devenyns, più Hermans e Ulissi in appoggio. Iin più stavolta c'è Scarponi. Ma gli avversari sono tosti. Gilbert ha rinunciato, Evans e Sanchez ci sono. In più gli Schleck, COntador, Rodriguez e Gesink. Al via anche Chris Sorensen e Matteo Carrara, sorprese delle prime due classiche. In fuga vanno due belgi: Ghiselynck e Zingle. A 80 km dal traguardo si avvantaggiano Sanchez e MOnfort. Provo a non farmi sorprendere e li inseguo con Cunego, che rientra immediatamente. Cunego e Sanchez spingono forte, mentre MOnfort si stacca. Sulla Redoute ci osno gli allunghi di Basso, Schleck (Andy) e Barredo. Chiudo con Devenyns, che li raggiunge e si mette a ruota. Ma Cunego e Sanchez sono ancora lontani e vanno molto forte. I due arrivano appaiati all'iniziio della Cote de Ans, la salita che porta al traguardo. Ma Sanchez non ne ha più e Cunego lo stacca andando a vincere in solitaria la Liegi - Bastogne - Liegi. A completare la grande giornata ci pensano Devenyns, quinto, e Hermans, settimo. Sul podio oltre a Cunego e Sanchez sale Barredo, quarto posto per un ottimo Ivan Basso.




RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 14-08-2011

Prima del Giro d'Italia rimane una corsa a tappe: il Tour de Romandie. NOn porto né CUnego né Scarponi, ma schiero Diego Ulissi e Ben Hermans, con l'obiettivo di portare a casa rispettivamente un piazzamento in classifica e una tappa. Il prologo va a Pinotti ma i miei si comportano molto bene. Settimo Hermans, decimo Vandewalle, più indietro, quarantunesimo, Ulissi, che perde 22''.

La prima tappa presenta 4 gpm, ma l'ultimo è parecchio lontano dal traguardo. Sarebbe una tappa da fughe se non fosse la prima della corsa. Io ci provo con Van Keirsbulck, al rientro dopo la Roubaix. Il tentativo viene annullato e sull'ultima slaita ci prova Josè Rujano che scollina int esta ma viene raggiunto in discesa. All'arrivo il gruppo è compatto e in volata vince Gilbert. Secondo Hermans, in gruppo Ulissi, che però ha fatto tanta fatica.

Seconda tappa più semplice della prima, anche se gli ultimi chilometri sono piuttosto mossi. I miei non riescono ad entrare nella fuga, che oggi avrebbe potuto avere buone possibilità di arrivare. Sull'ultimo gpm provo a portar via un gruppetto con Ulissi. SI accodano Tschopp, Vicioso e Froome, ma vengono subito ripresi. Si arriva in volata con un gruppo piuttosto folto ma allungatissimo a causa della discesa che precedeva il finale. Vince Ben Hermans davanti a Sicard e Van Garderen.

La terza tappa si conclude a Charmey en Gruyere in cima ad uno strappo. Altra occasione per Ulissi e Hermans, anche se l'arrivo sembra disegnato per Gilbert. Trentin va in fuga insieme a Pliuschin, Lodewyck, Ruijgh, Demaret e Engoulvent. A differenza delle due tappe precedenti è Ulissi a sembrare più in forma rispetto a Hermans. Il belga, però, è secondo in classifica, quindi decido di fare la corsa con lui. Ulissi risponde agli attacchi di Frank e Vicioso sulla salita finale. Sono proprio Frank e Ulissi che riescono ad avvantaggiarsi, ma lo svizzero prende del vantaggio sull'italiano e arriva al traguardo con 8'' sull'italiano. Terzo Sicard, poi Hermans. In classifica ora comanda Frank con 19'' su Ulissi e 20'' su Hermans. Domani arrivo in salita, poi la cronometro.

L'arrivo in salita di Morgins sembra molto più adatto a Diego Ulissi che a Hermans. In ogni caso li terrò entrambi davanti, cercando di capire chi sta meglio in gara. Tutto sembra indicare che è il giovane italiano il più in forma dei due. Il primo scatto in salita è di Rujano, che prende subito un gran vantaggio. Dopo qualche chilometro rispondo Peraud e Kessiakoff, insguiti da Hermans, che però non riesce a rientrare. Quando si muove il leader Frank gli vado dietro con Ulissi. Frank e Ulissi si mettono alla ruota di Pardilla per inseguire i primi. Vedendo che lo svantaggio non cala Ulissi prende in mano la situazione e comincia a tirare. All'ultimo chilometro in testa c'è Rujano, poi Peraud e Kessiakoff. Più indietro il terzetto con Ulissi. All'arrivo è Rujano a trionfare. Ulissi riesce a staccare i compagni arrivando quarto. In classifica comanda Rujano con 15'' su Peraud e 17'' su Frank. Ulissi quarto a 31''. Settimo posto provvisorio per Hermans.

Il grande favorito della crono finale è Peraud, secondo in classifica ma leader virtuale. Ulissi e Hermans cercheranno di cogliere il miglior piazzamento possibile, ma la vittoria ormai sembra essere sfumata. I risultati dei primi atleti in gara sono sorprendenti. La crono è atipica, con una discesa lunga e un salita dura nei chilometri finali. I pronostici vengono completamente sovvertiti. Ulissi vince la crono e la classifica generale con 26'' su Peraud. Rujano va meglio del previsto e mantiene un posto sul podio nella generale, è terzo. Hermans è quinto in classifica e conquista la maglia verde della classifica a punti.




RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 17-08-2011

Formazione per il Giro d'Italia:

Michele Scarponi...capitano.
Damiano Cunego...cacciatore di tappe.
Diego Ulissi...cacciatore di tappe.
Elia Viviani...velocista.
Sonny Colbrelli...gregario.
Davide Malacarne...gregario.
Ricardo Garcia...gregario.
Kristof Vandewalle...gregario.
Matteo Trentin...gregario.

Gli avversari per la maglia rosa sono Sastre, Evans, Kloden, Nibali, Basso e Frank Schleck.

La cronosquadre di Venezia va all'HTC. La prima maglia rosa viene indossata da Peter Velits, che passa davanti a Pinotti. Seconda la Geox di Sastre e Duarte. Io chiudo con 48'' di ritardo dall'HTC, perdo parecchio da Evans ma guadagno su molti altri, tra cui i Liquigas e Schleck.

Seconda tappa piatta con arrivo a Trieste. Punto su Viviani, che contro i pochi velocisti in gara può fare molto bene. Non ci sono Cavendish, Petacchi, Farrar e Greipel. I più forti sono Bennati, Belletti, Goss, Galimzyanov e Apollonio. La giornata piovosa invita Trentin alla fuga. Insieme a lui Trussov, Wilson e Barla. Il finale è tesissimo. Prima un ventaglio lascia indietro tanti favoriti, che poi rientrano, poi una serie di cadute vede coinvolti uomini importanti tra cui Damiano CUnego, Basso e Uran. I tre riescono incredibilmente a rientrare proprio all'ultimo chilometro. Davanti, nonostante la caduta di basso, è la Liquigas che organizza il treno. Finetto si mette in testa e lancia Ponzi, che resiste ai tentativi di rimonta di Ferrari e Belletti. Niente da fare per Viviani che chiude al quarto posto. Settimo COlbrelli. Tra i ritardatari Luis Leon Sanchez, Pinotti e Capecchi, mentre Garzelli si è ritirato.

Valdobbiadene è la sede d'arrivo della seconda frazione. Anche oggi facile prevedere una volata. Rispetto a ieri le condizioni atmosferiche osno molto più clementi e non ci dovrebbero essere gli stessi problemi. Il finale è strano e molti dei velocisti più forti rimangono indietro. Colbrelli prova ad aiutare Viviani che però si ritrova senza forze al momento dello sprint. La vittoria di tappa va ad Allan Davis davanti a Marcato e Santambrogio. Più indietro i miei e Matthew Goss in maglia rosa. La maglia verde va a Santo Anzà, Ponzi conserva la ciclamino con un quarto posto.

L'arrivo di San Martino di Castrozza è un'occasione perfetta per Damiano CUnego, in grande forma in questo inizio di Giro d'Italia. Obiettivi per la mia squadra: vincere la tappa con Cunego e rimanere nelle prime posizioni con Scarponi e Ulissi (che punta alla maglia bianca). All'inizio della salita finale attacca Duarte con ROgers. Ulissi insegue, ma quando si muovono Sastre ed Evans devono uscire dal gruppo anche Cunego e Scarponi. I due però non riescono a rientrare sullo spagnolo e sull'australiano e si forma un gruppetto di 8 corridori con Basso, Sorensen, Rogers, Bruseghin, Tiralongo, Caruso e i miei tre. In difficoltà Kloden e Nibali, che comunque lavora per Basso. Il ritmo di Evans è infernale e neanche Sastre riesce a tenerlo. L'australiano vince con 22'' su Sastre e 1'19'' su Cunego. Poco indietro Scarponi e Ulissi che perdono 1'30''. Evans naturalmente veste la maglia rosa e sarà molto difficile portargliela via. La squadra più forte è stata la mia, ma la giornata di oggi non si può dire di certo positiva visto che ho perso tantissimo in un arrivo in cui era probabile un arrivo di gruppo.

Si riparte da San Martino di Castrozza, direzione Alpe di SIusi. Secondo arrivo in salita, l'occasione di rifarsi su Cadel Evans, anche se tutto lascia pensare che ci sarà ancora da difendersi. Si comincia col Passo Rolle. In fuga vanno Jufrè, Masciarelli, Peter Velits, Tratnik e Veikkanen. Nibali cade in discesa ma rientra in gruppo senza problemi. Sulla salita finale si capisce subito che sarà un'altra giornata durissima. Scarponi attacca, viene ripreso da Basso, poi da tutti gli altri. Nel gruppo di testa ci sono Kloden, Sastre, Basso, Evans, Scarponi e Rogers ma mancano Cunego e Ulissi. Scarponi perde le ruote del primo gruppo e quando viene raggiunto da Cunego va in crisi venendo raggiunto e superato pure da Ulissi. Negli ultimi chilometri Cunego è il più veloce, ma non basta per rientrare sui primi. La tappa va a Carlos Sastre che batte Evans, Kloden e Basso. Cunego è quinto davanti a Diego Ulissi, Michael ROgers e Michele Scarponi. Ora CUnego è terzo in classifica a 2'42''. Ulissi è sesto (in maglia bianca), Scarponi ottavo. Per il marchigiano l'obiettivo maglia rosa sembra sfumato anche se c'è la possibilità di una grande crescita di condizione nella terza settimana. Le occasioni di far saltare il banco non mancheranno.

Da Bressanone a Mayrhofen, 242 km con due gpm impegnativi. Non è tappa per Viviani, potrebbe far bene Colbrelli. In ogni caso è importante tenere davanti gli uomini di classifica visto che non sono esclusi degli attacchi durante l'ultima salita. Se i miei staranno bene potrei decidere di cercare di staccare i velocisti per giocarmi la tappa con Cunego e Ulissi. In fuga vanno Ponzi, Rasch, Sutton, Lequatre e Blythe. In salita c'è un attacco di Josè Serpa, che viene lasciato andare dal gruppo per qualche chilometro. Sull'ultima salita decido di provarci con Ulissi. SI forma un gruppetto con lui, Sella, Kloden (quinto in classifica), Carrar, Bruseghin, Rogers e Nocentini. I sette raggiungono Serpa e lo staccano grazie ad Ulissi e Carrara. Alla fine della discesa ci sono vari attacchi e Ulissi rimane indietro. Se ne va ROgers, gli altri non riescono a rientrare e l'australiano vince. Qualche secondo indietro Nocentini, poi Carrara. Settimo posto per Ulissi, che perde parecchio dai primi ma guadagna 1'20''sulla maglia rosa. Kloden rientra prepotentemente in classifica portandosi al terzo posto. Ulissi ottavo (superato da Bruseghin e Rogers). Cunego, quinto, Scarponi decimo.

Settima tappa da Innsbruck a Chiavenna. L'arrivo è posto dopo un'interminabile discesa. Anche oggi ci può stare un attacco, ma più probabilmente si arriverà in volata. In fuga vanno in sei, ma i tentativi più importanti vengono poco prima della discesa. E' Cobo il protagonista dell'attacco più serio, ma viene ripreso senza difficoltà dal gruppo. In discesa si avvantaggia quasi per caso un gruppo con la maglia rosa Evans, io gli mando dietro Ulissi, le altre squadre inseguono e li riprendono. Gli ultimi chilometri sono ancora in discesa e le squadre non riescono ad organizzarsi. Io punto su COlbrelli, ma Ivanov esce dal gruppo ai meno 5 e tiene fino al traguardo. Il ritorno del gruppo arriva troppo tardi e il russo vince con un metro di vantaggio su Mauro Santambogio e Manuel Belletti.



RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 19-08-2011

L'ottava tappa porta i corridori da Morbegno a Bergamo. L'arrivo di Bergamo si adatta alle caratteristiche dei miei corridori, ma ovviamente non c'è lo spazio per fare grandi differenze, così punto ad un successo di tappa. Non è escluso, tuttavia, che una fuga possa arrivare al traguardo, così provo a metterci dentro un mio corridore. Insieme a Vandewalle in fuga Kaisen, Masciarelli, Cazaux, Ivanov e Mori. Ancora una volta mi faccio sorprendere. Sastre attacca da lontano, Ulissi e Scarponi ci provano ma non riescono a raggiungerlo, cosa che invece fanno Evans e Kloden. I tre vanno verso Bergamo con circa un minuto di vantaggio. Ulissi e Scarponi insguono con Basso e Bruseghin. Cunego rientra sugli inseguitori durante l'ascesa verso Bergamo alta, ma i tre davanti sono troppo lontani. Vince Evans su Kloden e Sastre. Cunego quarto, poi Scarponi e Ulissi. COn loro Bruseghin, mentre Basso si era staccato in discesa. Si allontana sempre di più il sogno di indossare la maglia rosa, ma le tappe per sconvolgere la classifica ci sono ancora, a cominciare dalla Cuneo - Pinerolo di dopodomani. Scarponi ha sette minuti di ritardo ed è nono.

Milano - Milano di 150 km. Tappa completamente piatta e adatta ad ELia Viviani, che ha qui una delle ultime occasioni di aggiudicarsi una tappa. In fuga Arvesen, Morkov, Trussov, Mori, Maes, Leezer e Wilson, ma non sono mai un problema. Viviani si inserisce nel treno della Katusha tra Ivanov e Galimzyanov. Ivanov, però, si sposta presto e Viviani rimane al vento praticamente subito. Parte ma si porta dietro Galimzyanov, che lo supera senza difficoltà e va a vincere. Elia rimane secondo resistendo al rientro di Haedo e Napolitano.

Cuneo - Pinerolo, tappa lunghissima, con tante salite, che verrà affrontata a tutta dai corridori. Io posso sfruttare la superiorità numerica, ma fino a qui non è stata molto utile visto che nessuno dei tre (Cunego, Ulissi e Scarponi) è mai stato all'altezza dei più forti. La condizione di Scarponi è in crescita, ma ancora inferiore agli altri ed è difficile pensare che possa avere la forza per un attacco da lontano. Cunego lo tengo per il finale visto che per ora è l'unico che può ancora avere qualche ambizione di maglia rosa. Ulissi invece ha poco da perdere, anche se la maglia bianca e un piazzamento nei dieci (o anche cinque) rimangono obiettivi. Sul Colle della Maddalena parte la fuga con il solito Cazaux, Santoro, Garderen, Caruso, Marcato, Savini, Marzoli, Meyer e Didier. Tra la sorpresa generale a pochi chilometri dal gpm c'è lo scatto di Ivan Basso, che viene lasciato andare verso quella che sembra un'azione suicida. SUl COl de Vers la fuga viene annullata, ma Basso continua da solo. I danni maggiori li fa l'Izoard. In cima Basso ha quasi sette minuti, che d'ora in poi caleranno. In gruppo rimangono in quaranta circa. Io ho tutti e tre i miei, ma Scarponi sembra in grande difficoltà. Molto fresco Damiano CUnego invece. Prima del Sestriere Basso ha ancora quattro minuti e mezzo su 21 corridori, tra cui i miei tre capitani e tutti gli uomini di classifica. Sulla salita verso Sestriere Evans attacca in maglia rosa, Cunego risponde. I due riprendono Basso e lo staccano. La situazione in cima è: Cunego ed Evans insieme davanti a tutti, poi Basso, poi un quartetto con Kloden, ROgers, Masciarelli e Bruseghin. Più indietro nove corridori tra cui Sastre, Ulissi e Scarponi. In discesa Cunego ed Evans vanno di pari passo, ma nel finale il veronese non ne ha più e si lascia sfilare perdendo una trentina di secondi da Evans che vince la tappa e si mette in tasca il Giro. Basso naufraga e perde diversi minuti. Ulissi e Scarponi limitano i danni ma ci si poteva aspettare di più in una tappa così. La nuova classifica vede Evans primo davanti a Kloden (3'12'') e Cunego (4'58''), poi Sastre (in grande crisi oggi), ROgers e Bruseghin davanti ai miei Ulissi e Scarponi. Bene Masciarelli, oggi quinto e nono in classifica.

Torino - Arenzano, 206 km con un solo gpm e la possibilità, per i velocisti, di giocarsi la vittoria di tappa allo sprint. Elia Viviani cercherà di rifarsi dopo il secondo posto di Milano e ad aiutarlo ci sarà Sonny Colbrelli. Sul Turchino decido di invertire la strategia. Viviani è in difficoltà, allora punto su Colbrelli, con l'ex_Liquigas a tirargli la volata. Nell'insidiosa discesa del Turchino i due preparano lo sprint, si forma il treno della Katusha, i miei si accodano. Il primo a partire è Bennati, che anticipa tutti gli altri e va a vincere con una grande volata. Piazzati McEwen e Haedo, mentre COlbrelli è quinto, preceduto da Napolitano.

La crono di Riomaggiore rischia di trasformarsi in una disfatta visto il chilometraggio, ma le due salita poste nel percorso potrebbero favorire i miei. Cunego deve limitare i danni, Scarponi deve far bene perchè il percorso è per lui, Ulissi è un'incognita. Al primo intermedio (in cima al Passo del Bracco) comanda Kloden su CUnego e Scarponi. Ulissi poco dietro a Scarponi, poi Evans. Al secondo intermedio il dominio di Kloden è netto: 1'23'' su Evans e 1'32'' su Cunego. I miei tengono ancora bene, sorprendente la prova di Ivan Basso. Al traguardo l'ordine d'arrivo è Kloden, Evans, Cunego, Bruseghin, Scarponi, Basso e Ulissi.

La Lido di Camaiore - Firenze è l'ultima occasione per i velocisti. Tappa completamente piatta, con un solo gpm nei chilometri iniziali, adatta ad Elia Viviani, che finora non è riuscito ad andare oltre un secondo posto. Non ci sono preoccupazioni per gli uomini di classifica così mi concentro sul giovane velocista. Fuga con Hansen, Roberts, Taborre e Arvesen. I quattro vengono ripresi. Viviani si trova troppo indietro quando le altre squadre stanno formando i propri treni e per riportarsi in testa compie uno sforzo importante. Colbrelli prova a lanciarlo ma si piantano entrambi. VInce Haedo su Henderson e Galimzyanov.

L'arrivo di San Luca è adattissimo a Cadel Evans, ma cercherò di interrompere il dominio della maglia rosa con i miei tre capitani. IN fuga vanno Vandobrg, Kaisen, Tratnik, Silin (che dall'anno prossimo correrà con me), Cazaux, Masciarelli e Meyer. Finalmente Michele Scarponi sta bene, me ne accorgo nelle salite prima dell'arrivo di San Luca, ma è ancora Cunego il più in forma dei miei. Scarponi si mette in testa da subito, ma è ancora una volta lo scatto di Evans quello decisivo. L'australiano prende qualche metro che riesce a mantenere fino al traguardo, dove Cunego viene battuto al fotofinish da Matteo Carrara. Un po' indietro Ulissi, che sta cominciando a pagare gli sforzi. Invece Scarponi chiude con un ottimo quarto posto, molto promettente in vista dell'ultima settimana con i tre arrivi in salita.

Forlì - Faenza. Già prima della partenza programmo un attacco sul Trebbio di Scarponi. Prima devo isolare Evans, così faccio selezione già sulle salite precedenti. Sul Casale scatta Kloden, allora decido di anticipare la mia mossa e gli vado dietro con Scarponi. SUl Trebbio rientra Evans, mentre Cunego si accoda a Basso e Masciarelli che inseguono. Scarponi perde terreno nella discesa verso Faenza e ancora una volta sono Evans e Kloden a giocarsi la vittoria di tappa, con l'australiano dominatore (che palle!!!!!!!!!!!!!!). Scarponi risale posizioni in classifica e ora punta il quinto posto di Bruseghin.


RE: Il ritorno di Mapei - BidoneJack - 19-08-2011

Eheh grande Cadel! Peccato per Scarponi però, lo aspetto sul Vesuvio


RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 19-08-2011

E' caduto in discesa nella tappa di Monte Petrano e ha perso ventinove minuti Facepalm


RE: Il ritorno di Mapei - BidoneJack - 19-08-2011

vabbè, puoi mandarlo in fuga nella tappa di Benevento, magari doppia il successo della realtà


RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 19-08-2011

Boh, ha ancora la croce rossa sul nome. A Blockhaus ha perso ancora tantissimo andando in crisi dopo un chilometro di salita


RE: Il ritorno di Mapei - Gershwin - 20-08-2011

237 km da Pergola al Monte Petrano per il tappone di un Giro già deciso, ma che potrebbe ancora regalare qualche emozione. Io devo ancora vincere una tappa e un successo qui potrebbe cambiare un po' tutto. Scarponi cade durante la discesa del Monte Nerone, rientra in gruppo ma in pessime condizioni. Ora rischia di uscire di classifica, cosa che sul Monte Catria diventa una certezza. Perso Scarponi mi affido a Damiano Cunego, mandandolo all'attacco negli ultimi chilometri della salita. Il veronese viene raggiunto da Chris Sorensen, mentre Evans rimane un po' indietro, riuscendo, tuttavia, a rientrare in discesa. E' sempre Cunego a fare il ritmo sulla salita finale. Dietro Kloden e Basso inseguono, ma perdono costantemente fino al traguardo. Sorensen si stacca ai meno tre. SUl traguardo è Cunego a passare per primo davanti a Evans, Sorensen, Kloden, Basso, Schleck, Bruseghin, Masciarelli, Caruso, Agnoli (in fuga tutto il giorno) e Ulissi. Scarponi arriva con ventinove minuti di ritardo.

La tappa di Blockhaus offre un'altra possibilità per cogliere un successo di tappa e magari per provare a staccare Kloden per soffiargli il secondo posto nella generale. Gli uomini di classifica se la prendono comoda e lasciano andar via la fuga nella quale ho inserito Elia Viviani e Ricardo Garcia. AI piedi del Blockhaus esce dal gruppo Emanuele Sella, che si lancia in un inseguimento solitario. In testa al gruppo dei fuggitivi rimangono Garcia, Velasco e Taborre. I tre sembrano potersi giocare la vittoria, ma all'ultimo chilometro rientra Sella che va a vincere. Dietro il gruppo è pressochp compatto, coi miei che perdono qualche secondo nel finale.

La Sulmona - Benevento è tappa per fughe. Qualche squadra potrebbe provare a chiudere, ma è molto difficile. La mia tattica ovviamente è quella di mandare in fuga un paio di corridori con l'obiettivo di piazzare il colpo. SI forma un gruppo di 9 corridori, con i miei Colbrelli e Malacarne, poi Masciarelli, Finetto, Ovechkin, ROulston, Santoro, Hinault e Westra. A sorpresa gli uomini BMC vanno a riprender i fuggitivi, allora mi devo organizzare in modo diverso. L'arrivo non va bene per Viviani, decido di provarci con Damiano Cunego. Ulissi si dimostra un ottimo ultimo uomo. Mette in fila il gruppo portandosi dietro Cunego e lanciandolo in maniera eccellente sullo strappo finale. Il veronese vince resistendo alla rimonta di Belletti, seguito da Lorenzetto, Ventoso e Santambrogio.

Ultima tappa di montagna...la domanda è: Evans lascerà la vittoria di tappa ad un altro corridore oppure no? Io ci provo ancora con Damiano Cunego, in grande forma. Niente da fare per Scarponi, che anche ieri è naufragato perdendo tanti minuti. Ulissi invece è in lotta per un piazzamento, anche se la top 5 ormai è sfumata, per lui c'è la maglia bianca, ma Masciarelli è in agguato. La fuga viene lasciata andare. SUl Vesuvio sono Szmyd, Blanco e Mollema a giocarsi la tappa, con lo spagnolo che sembra il più forte. E' lui che vince, battendo nettamente Szmyd. Dietro succede poco. Per me due buone notizie. Cunego, per la prima e ultima volta orma, riesce a staccare Evans, seppur di soli pochi metri. Ulissi invece non riesce a seguire Cunego ed Evans (e il diretto concorrente per il sesto posto Basso) e perde diversi secondi, arrivando al traguardo in quindicesima posizione. Ora è settimo in classifica e qui rimarrà fino alla fine. Per lui anche la maglia bianca di miglior giovane. Cunego sorpassa in classifica Kloden (arrivato poco prima di Ulissi), ma la crono finale non è dalla sua parte.

La tappa di Anagni è adatta a Damiano Cunego, ma è più probabile che arrivi una fuga, così ci provo prima con Garcia e Vandewalle, poi con Trentin e Malacarne, che riescono ad uscire dal gruppo con Frapporti, Hinault, Tanner, Downing, Maes e Ginanni. Il tentativo viene annullato. Punto su Damiano CUnego, con Ulissi seconda punta. Il giovane toscano scatta ai piedi dell'ascesa finale verso Anagni insieme a Luis Leon Sanchez e Chris Sorensen. I tre sembrano potersi giocare la vittoria. SOrensen si stacca. Sanchez e Ulissi si giocano la tappa allo sprint ed è Ulissi che vince. Terzo a nove secondi Fabio Duarte, poi Evans, Sorensen e Cunego, che guadagna 15'' su Kloden. Ora ha 1'05'' da gestire nella crono di Roma.

I tre corridori sul podio sono Evans, Cunego e Kloden, resta da stabilire chi arriverà secondo e chi terzo. Damiano deve perder meno di 1'05'' da Kloden per rimanere in seconda posizione. Per la tappa punto su Ricardo Garcia. Il giovane spagnolo non delude, quando arriva al traguardo ha il miglior tempo, ma poi viene superato da pinotti e da Vincenzo Nibali. Ulissi porta a termine un'ottima crono chiudendo al tredicesimo posto (Garcia ottavo). Più in difficoltà Cunego, che viene raggiunto da Evans (vincitore anche della crono finale). Perde esattamente 1'05'' da Kloden, ovvero tutto il vantaggio che aveva. Gli arrotondamentei consegnano il secondo posto al tedesco.

Questa è la classifica finale:

1 Evans
2 Kloden
3 Cunego
4 Bruseghin
5 Sastre
6 Basso
7 Ulissi
8 Sorensen
9 Masciarelli
10 Schleck
11 Carrara
12 Rogers
13 Duarte
14 Tiralongo
15 Nocentini

Classifica abbastanza assurda...tra l'altro Ulissi che in salita ha 72 praticamente andava come Cunego (più o meno stesso stato di forma). Evans ha dominato ogni tappa in maniera molto poco realistica. Però bene Masciarelli e Duarte (il più in forma nell'ultima settimana e dall'inizio della stagione è migliorato tantissimo nelle statistiche). Anche Chris Sorensen tra i primi mi piace. Basso nell'ultima settimana andava come Evans ma nella CUneo - Pinerolo, non si capisce perchè, è andato in fuga al primo chilometro e alla fine è scoppiato perdendo diversi minuti. Altrimenti si giocava il podio. Delusioni Nibali (che non ha corso praticamente neanche una tappa, sempre a tirare nei primi chilometri) e Scarponi (l'ho fatto arrivare in ritardo di condizione, troppo, per farlo crescere alla fine, ma è caduto nel tappone)