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Elite/Under 23 - Stagione 2019
Prima stagionale per Arne Marit, uno dei più corridori continui del panorama U23: https://firstcycling.com/race.php?r=539&y=2019

Fino a ieri 15 top 10 e nessuna vittoria.

Si è pure messo dietro bei nomi come Menten, Jerman, Markl, Van Rooy e Castrique.
 
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Tappe Ronde de l'Isard:

[Immagine: 2019_241_1.png]

[Immagine: 2019_241_2.png]

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Startlist: https://firstcycling.com/race.php?r=241&y=2019&k=start

Tiferò Inkelaar, Arensman e Van Wilder.
 
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Analisi favoriti Ronde de l'Isard

***** Julian Mertens
**** Thymen Arensman, Clément Champoussin, Andrea Bagioli
*** Kevin Inkelaar, Cristian Scaroni, Tobias Foss, Andreas Leknessund
** Nicolas Prodhomme, Matteo Jorgenson, Alessandro Covi, Ilan Van Wilder, Maxim Van Gils, Viktor Verschaeve, Thomas Veerecken, Tiago Gomes Antunes
* Biniyam Ghirmay, Masahiro Ishigami, Yurgen Ramirez, Alejandro Ropero Molina, Washinton Joel Fuertes, Goncalo Carvalho, Ide Schelling, Alexander Evans
Bonus: Petr Kelemen

Diciamo che è una corsa senza un vero grande favorito. Ho dato cinque stelle a Mertens per una serie di motivi: lo storico (fu 3° l'anno scorso), il percorso, ricco di montagne, ma privo di arrivi in salita, che ben si adatta ad un corridore veloce come il belga e la squadra (Lotto assolutamente sensazionale).

Quattro stelle per Arensman, che se ha recuperato pienamente dall'infortunio è il corridore probabilmente più forte in gara. Certo non essendo velocissimo dovrà inventarsi qualcosa da lontano, ma le doti sul passo per portare a termine un'azione avventata ci sono.

Come lui anche Bagioli, che in questo momento sta volando (due vittorie nell'ultima settimana), il quale, al contrario dell'olandese, può anche contare su un buono spunto veloce, e Champoussin che per ora, nel 2019, non sta incantando, ma l'anno scorso dimostrò di avere stoffa in salita, specialmente al Tour de l'Avenir.

A tre stelle troviamo due coppie: gli eclettici Scaroni e Inkelaar della Groupama e i solidi Foss e Leknessund della Uno-X.

Scaroni è un grande attaccante, in salita va forte (l'anno scorso al TTDCE arrivò con Bagioli a Vetta Amiata), ma ha poca esperienza nelle corse a tappe. Prima di quest'anno ne aveva fatte appena cinque in cinque anni tra U23 e junior. Inkelaar l'anno scorso ha sfiorato il successo finale al Giro della Valle d'Aosta, vincendo anche una tappa sul primo arrivo in salita. Se sta bene è un grande scalatore, ma è anche un corridore discontinuo, da cui non si sa mai cosa aspettarsi.

Foss e Leknessund, invece, sono due trattori. In tutte le corse che fanno li troviamo davanti. In salita se la cavano entrambi e hanno già tanti bei risultati nelle corse a tappe più prestigiose di categoria. Sul passo, poi, sono tra i più forti al via dell'Isard. Tuttavia, sono entrambi fermi in volata, per cui per vincere dovranno attaccare da lontano.

Ho dato due stelle al quartetto di scalatori/passisti-scalatori della Lotto Verschaeve, Veerecken, Van Gils e Van Wilder. Il primo l'anno scorso fu 9° alla Corsa della Pace, il secondo 6° proprio all'Isard e il terzo 16° all'Alsace. Il quarto, invece, nel 2018, da junior fu 2° al Lunigiana dietro solo al capitano Evenepoel. Dunque, parliamo di quattro corridori solidi e forti in salita, che potranno sfruttare la superiorità numerica per mettere spalle al muro i rivali. Ad ogni modo, quello che mi piace di più è Van Wilder, talento speciale.

Sullo stesso livello piazzo il duo Chambery Prodhomme e Jorgenson. Prodhomme è uno specialista delle classiche dure (ha vinto Bassano-Monte Grappa e Piccola Sanremo, se cercate ho scritto un articolo su di lui per Suiveur) e questo Isard è un po' un bigniami di corse in linea impegnative. Jorgenson, statunitense che arriva dalla Jelly Belly, è un altro che quando la strada sale non si tira indietro. L'anno scorso fu 20° in Colorado e quest'anno ha fatto 4° all'Edil C.

A due stelle anche Covi, gemellino di Bagioli, meno forte in salita, ma più veloce, e Tiago Antunes, che negli ultimi due anni ci ha abituato ad arrivare spesso nei dieci in gare a tappe con tante montagne.

A una stella abbiamo i protagonisti dell'ultima Bidasoa: Ropero, Ishigami e Ghirmay. Il terzo, oltre a essere forte in salita, è anche veloce abbastanza da battere Greipel in volata come abbiamo visto alla Tropicale Amissa Bongo. Su questo percorso potrebbe sorprendere.

Poi ci sono due che quest'anno stanno deludendo, vale a dire Carvalho ed Evans, ma nel 2018 hanno ottenuto ottimi risultati. Il portoghese era entrato nei primi 25 alla Grandissima, mentre l'australiano aveva fatto una prestazione in salita di assoluta qualità all'Herald Sun.

Per la quota sudamericana ecco Yurgen Ramirez, grande protagonista delle ultime due edizioni della Vuelta al Tachira e vincitore di una tappa di 215 km alla Vuelta a Venezuela 2018 (il secondo arrivò a oltre tre minuti), e Washinton Joel Fuertes, 3° a inizio stagione sul Cristo Redentor alla Vuelta de Mendoza.

Infine, ho dato una stella anche a un puncheur di qualità come Schelling che su questo percorso potrebbe esaltarsi.

Citazione, a margine, per il ceco Petr Kelemen. Di lui sappiamo ancora poco, ma l'anno scorso ha battuto Vacek al campionato nazionale junior, per cui è da seguire con interesse.
 
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Live Isard: https://www.directvelo.com/direct/4173/r...rd-etape-1

Scaroni già all'attacco.
 
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Kaden Groves su Covi e Colnaghi nella prima tappa dell'Isard: https://firstcycling.com/race.php?r=241&...tages&e=01
 
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Kelemen 4°, così, tanto per gradire.
 
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Ma kelemen che tipo di corridore è?
 
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A occhio e croce oserei dire uno veloce che tiene bene in salita.

Ma abbiamo visto pochetto, per ora.
 
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Scaroni all'attacco pure oggi.
 
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Tappa ricca di scatti e controscatti, vince Bagioli su Leknessund e Scaroni che è stato ripreso proprio sul traguardo.
 
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Dominio azzurro: https://firstcycling.com/race.php?r=241&...tages&e=02

Crollato il mio favorito Mertens.
 
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Ammazza il duo colpack. Cavolo brutti distacchi inkelaar arensman van gils. Bagioli davvero in gran forma.
 
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Scaroni si meriterebbe anche una vittoria di prestigio.
La sua maniera di correre si sposa bene con quella dell'Androni o delle professional francesi, non dovesse passare con la Groupama.

Bagioli in tabella per un grande risultato al Giro U23.
 
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Scaroni per fare quello che fa deve essere veramente fortissimo.

Cioè questo oggi è partito al km 1 e nel finale ancora ne aveva per mettere tutti nel sacco.
 
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Bagioli ?.
Lo tifo da quando ho iniziato a seguire un po' anche di under 23 nonostante non me ne intendo della categoria.
Soprattutto dopo che l'anno scorso ha rinunciato al giro under 23 perché aveva la maturità.
Bravo quest'oggi!!!
 
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Prodhomme, Arensman e Botta soli in testa a 45 km dalla fine.
 
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Stravittoria di Bagioli: https://firstcycling.com/race.php?r=241&...tages&e=03

Van Wilder che bestia Applausi
 
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Bagioli ad un passo dal poker... Me lo aspetto protagonista anche al giro...
 
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Beh, a questo punto è il favorito.
 
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Poker nel senso che è primo nella generale, gpm, combinata e giovani
Si nettamente favorito.
 
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