Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Christopher Froome
(03-05-2018, 09:38 AM)Hiko Ha scritto: Froome apre le porte alla tripletta: Giro - Tour - Vuelta

Cioè vorrebbe provare davvero a vincere nella solita stagione tutti e 3 i grandi giri? E' impazzito!
 
Rispondi
Tanto verosimilmente lo fermano prima.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
Invece io la vedo difficile arrivino a una conclusione prima della fine della stagione. Non è ancora stato calendarizzato nulla e quindi prima del Tour è dura. Poi tra il Tour e la Vuelta non è che ci sia molto....

E le dichiarazioni di Froome probabilmente vanno lette in questo senso: sa che sarà squalificato e magari che la squalifica non sarà nemmeno breve e quindi cerca di sfruttare al massimo questo periodo.
Poi tra il dire che farà i tre GT e farli effettivamente ce ne corre, dopo il Giro si capirà qualcosa in più e se è plausibile un'impresa del genere.
 
Rispondi
Per me invece fa la dichiarazione a effetto perché sa che tanto alla Vuelta non ci arriva.
 
Rispondi
Ma comunque non mi sembra che abbia mai detto una cosa del genere, non so quale sia la fonte. Da quel che ho sentito nelle sue recenti interviste, ha solo detto di volere la Tripla Corona, che significa sì vincere Giro-Tour-Vuelta ma mica nella stessa stagione
 
Rispondi
Sì, effettivamente l'avevo letto su un sito ma non trovo altri riscontri.

Comunque per Froome con l'eventuale vittoria al Giro non sarebbe solamente tripla corona, ma anche vittoria consecutiva dei tre GT (non nella stessa stagione ovvio), impresa riuscita nella storia solo a Merckx e Hinault.
 
Rispondi
Froome nel post gara rassicura tutti dicendo che non si è fatto nulla di grave e che punta sulle tappe di montagna per battere Dumoulin e non sulle cronometro..

https://www.oasport.it/2018/05/giro-dita...la-caduta/

Meno male.. il Giro sarà molto combattuto e potrebbe essere anche spettacolare; magari è un bene per la Corsa che Dum abbia già questo vantaggio sui suoi avversari.
 
Rispondi
Grazie Froome..
avevo dubitato di lui già dopo la cronometro di  Gerusalemme; lo avevo dato per "finito" dopo l'arrivo del Gran Sasso; avevo scritto che se Campo Imperatore era per lui stato "vento", lo Zoncolan sarebbe stata "tempesta"; avevo pensato che un suo ritiro sarebbe stata un'opzione che avrebbe dovuto prendere in considerazione.. 
quanto mi sbagliavo!!
E come sono felice oggi di essermi così tanto sbagliato!!
Mi ha "bastonato" quando ha deciso di continuare a correre questo Giro; mi ha "bastonato" quando ha domato il Mostro; mi ha "bastonato" a Prato Nevoso.. e proprio come quando il mitico Bad (Spencer) legnava il buon Joe Bugner e poi lui si ci affezionava, allo stesso modo, piano piano, a "suon di legnate", durante questo Giro, mi sono sempre più affezionato a questo corridore.. ma oggi.. oggi mi ha regalato un giorno che difficilmente potrò rimuovere dalla mia mente: vederlo partire a 82 Km dal traguardo e non riuscire ancora a realizzare che da lì a poco si sarebbe compiuta un'impresa epica e che io ero spettatore attivo di quanto si stava, via via, compiendo, è stata un'emozione "sportiva" rara. Quell'ansia crescente di non perdere nemmeno un solo Km di corsa, quella tensione emotiva dilagante man mano che i chilometri passavano, la soddisfazione finale di veder portare a termine un qualcosa di eccezionale..beh, sono sensazioni che mi hanno permeato e che rimarranno indelebili nella mia mente. Questo è il Ciclismo!!
Oggi Froome non ha solo e semplicemente regalato delle gesta che passeranno agli annali sia del ciclismo, che dello Sport in generale.. no, oggi Froome ci ha concesso, per un giorno, di vivere (rivivere) l'essenza del ciclismo.
Grazie Froome..
 
Rispondi


[+] A 3 utenti piace il post di ROSS
“Non ho mai pensato di ritirarmi, ma in qualche momento ho pensato che fosse quasi impossibile vincere – ammette – Da nove anni che proviamo a vincere il Giro, ma secondo me il Giro è il più difficile da vincere per il periodo in cui si gareggia, per il tempo atmosferico che può cambiare velocemente, come visto a Sappada. In generale, il Giro è la corsa più esplosiva, meno prevedibile, questo fa sì che sia molto difficile vincerlo. Forse è più facile vincere il Tour, per me almeno”.
 
Rispondi
Chris Froome è stato oggi ospite nello studio di Sky Sport24 e ha raccontato le emozioni della sua vittoria all’ultimo Giro d’Italia.
 
Ti rendi conto di quello che hai fatto?
«È ancora difficile, però sì, adesso sto pensando un po’ di più alla vittoria del Giro e delle tre grandi corse del ciclismo».
 
Non avevi iniziato benissimo questo Giro.
«È la verità, dopo la caduta a Gerusalemme sentivo dolore e le mie gambe non andavano più come prima. Ho perso tempo in ogni grande tappa, continuavo ad accumulare ritardo. Nell’ultima settimana, ho iniziato a sentirmi meglio. Dopo l’ultimo giorno di riposo, ho recuperato un po’ e tenuto un po’ di energia, poi c’è stata la cronometro. Poi, il giorno del Colle delle Finestre è stato quello che ha cambiato il Giro d’Italia per me».
 
Cosa è scattato dentro di te per fare un’azione del genere?
«Quando mancavano solo tre giorni di corsa ero a più di quattro minuti di distacco nella classifica generale e ho pensato che non avrei potuto vincere il Giro facendo qualcosa di normale e avrei dovuto fare qualcosa di straordinario. Dovevo attaccare da lontano, non potevo aspettare l’ultima salita. Era un rischio, ma questo è lo sport, questo è il ciclismo».


Che emozioni hai provato sul Colle delle Finestre?
«E’ un giorno speciale che non dimenticherò mai. Nel ciclismo di oggi tutto è calcolato, programmato, è difficile che un corridore si prenda un rischio su una salita come ho al Giro. Per me questa è la cosa più bella di questa vittoria».
 
Ti piace rivedere le immagini delle tue imprese?
«Non guardo tanto indietro, sono sempre proiettato verso il futuro nella mia testa. Ieri ero di nuovo in bici, ho fatto sette ore di allenamento».
 
Fausto Pinarello ha scritto sulla bici rosa una bellissima dedica: “Grazie Chris! CCCCNCI” acronimo di “chi c’è c’è, chi non c’è insegue”.
«E’ bellissima. Fausto è una parte importante della nostra squadra, le sue bici sono davvero le migliori che esistono».
 
Quest’impresa al Giro ti ha reso più umano e meno “robot” agli occhi della gente.
«Sì, penso che alcuni abbiano sbagliato nel pensare che sono un corridore che guarda solo i dati del computer senza fare altro. Ma l’ambiente durante il Giro è stata una sorpresa per me, nel vedere la passione che la gente ha per questa corsa e non solo verso i corridori italiani, ma verso tutti gli atleti che soffrono e lottano per la corsa».
 
Hai interrotto ‘la maledizione del Giro d’Italia’, mai vinto prima d’ora dal Team Sky.
«Noi ci abbiamo provato per nove anni, ma è il giro più difficile da vincere. Il periodo, con il tempo che può cambiare velocemente, come abbiamo visto al Sappada, è un aspetto. In generale, il Giro d’Italia è una corsa più esplosiva, meno prevedibile e nervoso. Per questo è difficile da vincere, non si possono controllare tutte queste cose».
 
Hai mai pensato che fosse impossibile vincere il Giro?
«No, non ho mai pensato di mollare. Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato che vincere fosse quasi impossibile, però non ho mai pensato di fermarmi».
 
Ti aspettavi così tanto affetto da parte della gente?
«Non credevo che sarebbe stato così tanto, è un’esperienza troppo incredibile».
 
Si può vincere Giro e Tour nello stesso anno?
«Credo sia possibile, però abbiamo visto tanti corridori che ci hanno provato ma sono arrivati al Tour senza avere poi la giusta gamba, dunque credo sia possibile ma dovremo aspettare per vedere se saprò farlo».
 
È più facile vincere il Tour de France?
«[ride, ndr] forse sì, per me sì».
 
Sei preoccupato di andare al Tour?

«No, quando andiamo al Tour abbiamo sempre pressione, anche perché siamo una squadra inglese».

Si consumano più energie sia mentali che fisiche lì?
«Rispetto al Giro sì, perché si dà ancora più importanza all’ambiente circostante. Però penso che per un atleta, quando sei in una situazione del genere, in cui devi dare tutto, pensi solo a questo e ciò che ti circonda non conta».
 
La passione per il ciclismo dove nasce?
«Sono nato e cresciuto in Africa, dove il ciclismo non è grande, non esistono tanti club dove i giovani possano correre e migliorare. Per me entrare nel mondo del ciclismo è stato molto difficile e per questo voglio incoraggiare tutti quelli che vengono da parti del mondo dove il ciclismo sembra qualcosa d’impossibile da fare. Voglio comunicare a questa gente che se uno ha il desiderio di fare una cosa dentro di se’, deve mettercela tutta per provare a farla. Tutto è possibile!».
 
Quante lingue parli, Chris?
«L’Italiano non lo parlo ancora al 100% [ride, ndr]. Dove sono cresciuto ho imparato lo Swahili come prima lingua, un po’ di Francese, poi un po’ di Africaans e l’Inglese. Poi basta. Quando sono arrivato in Italia, da professionista, sono entrato in una squadra italiana: non capivo niente! Quando uscivo con la bici per allenarmi, mettevo dieci post-it sul manubrio con parole italiane, per impararle. Alla fine di ogni allenamento facevo un test da solo per vedere se mi ricordavo».
 
Che ruolo hanno i tuoi amici e la tua famiglia mentre corri?
«Per me questa è la parte più bella, quando parlo con mio figlio e con mia moglie alla fine di ogni corsa. Però quando sei dentro la corsa è difficile avere tanti contatti. Per me è più facile concentrarmi solo sulla corsa e poi, quando torno a casa, solo sulla famiglia».
 
Qual è la cosa più difficile di questo sport?
«Per me la dieta. Vorrei mangiare di tutto, gelati, pizza, cioccolato… ma il peso è molto importante per noi. È difficile anche essere lontano da casa per 200 giorni all’anno».
 
Chi è il tuo avversario più difficile al Tour?
«Non lo so, tutti gli avversari più forti sono lì con le squadre più forti. Ce ne sono tanti, non riesco a fare solo un nome».
 
Oltre al Tour, c’è anche un Campionato del Mondo… ci stai pensando?
«È un percorso difficile, vediamo dopo il Tour se partecipare o no».

http://www.tuttobiciweb.it/2018/05/31/11...iciweb-sky
 
Rispondi
Ha anche detto che da giovane quando guardava le sue prime gare in tv era un tifoso di ivan Basso Wub
 
Rispondi
Che corse farà prima del Tour?

Sempre che lo farà perché ASO sta facendo di tutto per escludere il campione uscente
 
Rispondi
Secondo me non ha in programma corse prima del Tour
 
Rispondi
Hinault continua ad attaccare Froome.. addirittura dichiara che i corridori dovrebbero rifiutarsi di gareggiare, qualora fosse presente (e lo sarà!) al nastro di partenza del Tour.

http://www.repubblica.it/sport/ciclismo/...refresh_ce
 
Rispondi
la vergogna sta soprattutto nella non decisione dell'UCI che stride con tutti i casi precedenti e che per forza di cose alimenta le polemiche.
 
Rispondi
Sono d'accordo.. più che chiedere a Froome di non partecipare al Tour (le regole glielo permettono e, quindi, fa bene ad andare avanti per la sua stada, imho), bisognerebbe chiedere la "testa" di qualche alto dirigente dell'UCI: ormai, sono trascorsi molti mesi dall'apertura della pratica e non è concepibile che non sia stata ancora presa una decisione definitiva in merito.
 
Rispondi
Guardate che non ha mai deciso nulla l'UCI in questi casi.

Perché, banalmente, non può fare nulla.

Altro che chiedere la testa di qualche dirigente.

Nel caso di Ulissi, ad esempio, fu fermato per via di quella puttanata fotonica di MPCC....a cui la Sky, però, non aderisce.
 
Rispondi
Ed allora, a chi spetterebbe decidere sul caso Froome?
 
Rispondi
La giustizia sportiva ha sempre avuto questi tempi, anche più lunghi (vedi caso Contador)....proviamo a metterci te, in caso, per vedere quanto rapido sei ad analizzare un dossier di 1500 pagine preparato dagli avvocati del Team Sky.

In altri casi, però, entra in ballo il MPCC, per cui un corridore viene sospeso seduta stante dalla squadra. La Sky, tuttavia, non ne fa parte. Dunque, in virtù di quelli che sono i regolamenti attuali, Froome può fare quello che gli pare finché chi di dovere non finisce di analizzare il caso.
 
Rispondi
Basterebbe cercare sul forum per vedere come sono andati casi simili:

Yates: https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Thr...zza?page=2

Ulissi: https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Thr...lia?page=5

Ulissi, mica Froome, fu fermato a giugno 2014 e la sentenza dell'UCI arrivò a fine gennaio 2015

Qua un caso di due pesi e due misure: https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Thr...rnan-Locke

A sospendere JTL mica si facevano problemi.

Però chiediamo la testa di qualche dirigente UCI Ghgh

Quando, probabilmente, con la vecchia gestione 'sta roba neanche veniva fuori.
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 2 Ospite(i)