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18^ tappa: Mori - Polsa (Cronoscalata)
Giro d'Italia 2013: Le dichiarazioni della diciottesima tappa
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della diciottesima tappa del Giro d'Italia.

Vincenzo Nibali (Astana) da Raisport
«Stamattina ero determinato e concentrato su quello che dovevo fare. Volevo lasciare il segno in questo Giro. Visconti sta andando bene, ieri ha vinto una tappa alla grande. Tornando a me, quest'anno non ho nessun tipo di stress, ho la testa libera e con questa condizione si può fare qualsiasi cosa. Manca un po' Wiggins, forse avrebbe messo un po' più di pressione in questa settimana ma sappiamo quant'è è duro il Giro, con molte intemperie, se ha abbandonato c'è motivo più che plausibile. Avevo già un bel margine quando Wigins s'è ritirato. Dall'anno scorso anno scorso ero sempre lì a lottare, al Tour de France, appena trovavo terreno. La pioggia cambia tutto, al Tour ci sono larghi stradoni, al Giro solo nella prima settimana c'erano tappe che presentavano difficoltà che non tuitti s'aspettavano. Se andrò al Tour quest'anno? Ho corso tantissimo, fatto molti sacrifici per essere qui in una grandissima condizione. Mancano tre tappe alla fine, nella mia testa non c'è veramente altro che il Giro. Poi a fine anno ci sarà un Mondiale a Firenze...».

Michele Scarponi (Lampre-Merida) da Raisport
«Ho cercato di distribuire lo sforzo nel miglior modo possibile. Sono arrivato un po' con le energie contate, ho dato il massimo. Speriamo di aver rosicchiato qualcosa ad Urán».

Dario Cataldo (Team Sky) da Raisport
«Buone sensazioni anche se non sto bene, non è molto indicativo come primo tempo anche se negli ultimi 5 km mi stavo spegnendo e ho perso sugli altri. Urán sta bene, è molto tranquillo, può fare bene oggi anche se è adatto agli avversari, quindi sarà dura competere con Nibali ed Evans. Io spero di terminare nella top 10 oggi perché ci sono molti uomini di alta classifica in condizione, bisogna avere una buona condizione in una crono simile».

Damiano Caruso (Cannondale) da Raisport
«Diciamo che la cronoscalata mi piace. Ho pensato di dare tutto, mi sono concentrato tutto sulla crono. All'intertempo sapevo cheavevo fatto bene, così ho spinto fino in fondo. Finora la Cannondale non ha vinto una tappa, speriamo di rifarci».

Samuel Sánchez González (Euskaltel-Euskadi) da Raisport
«Sono veramente contento, la gamba gira bene. Il tempo è buono ma non sarà sufficiente per vincere. Sono comunque felice per la tappa. Nel percorso c'è un tornante pericoloso, la discesa è piccola ma bisogna usare i freni, perciò la pioggia potrebbe far la differenza. Nibali ha fatto differenza, volevo vincere ma era impossibile farlo contro chi corre in casa e per di più in maglia rosa».

Fabio Aru (Astana) da Raisport
«La salita non è durissima ma si tratta di una crono impegnativa perché bisogna sempre spingere. Vincenzo ha esperienza, è un campione, sa bene come muoversi».

Diego Rosa (Androni Giocattoli-Venezuela) da Raisport
«Non siamo partiti per fare il tempo, poi però stavo bene e mi sono detto: "Proviamo". Alla fine l'11° tempo non è male, le sensazioni erano buone, va bene pensando che siamo nella terza settimana».

Danilo Di Luca (Vini Fantini-Selle Italia) da Raisport
«Non volevo farla a tutta, sono salito regolare, ho fatto un buon tempo. In questa crono nessuna parte fa la differenza, c'è da essere costanti dal primo all'ultimo chilometro».

Stefano Garzelli (Vini Fantini-Selle Italia) da Raisport
«Ieri avevo detto che Nibali avrebbe vinto dando un minuto al secondo, s'è visto subito che aveva un altro passo. In questo Giro, dopo averne disputati 14, ho visto sempre più gente ed il ciclismo ha bisogno della gente a bordo strada. Campioni? Ne ho visti tanti, da Nibali oggi a Contador, ma per me il campione resta uno solo: Marco Pantani».

Giovanni Visconti (Team Movistar) da Raisport
«Prima dicevo a Mauro Vegni che se domani il tempo non sarà buono potrebbe cercare di creare una tappa adatta alle mie caratteristiche... No, scherzavo. Ad oggi l'unico avversario di Nibalipuò essere soltanto se stesso. Se domani il Gavia e lo Stelvio non saranno percorribili in sicurezza meglio cercare una soluzione alternativa. Sono il Visconti più forte di sempre, sì, ed il Giro è stato decisivo per sbloccarmi: all'inizio non avrei nemmeno dovuto esserci ma dopo le Ardenne Eusebio Unzué ha capito che mi poteva servire per rilanciarmi e mi ha portato. Ieri ho corso con la testa che avrei dovuto avere sempre, la mia nuova carriera, anche se ho trent'anni, riparte da qui. Posso essere un corridore da Classiche, nonostante lì ancora non abbia dimostrato nulla, e perfino da GT, perché i numeri li ho».

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RE: 18^ tappa: Mori - Polsa (Cronoscalata) - da SarriTheBest - 23-05-2013, 09:45 PM

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