17-10-2013, 03:41 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-10-2013, 03:46 AM da Luciano Pagliarini.)
Non sono tipo che si emoziona facilmente, anzi, forse è proprio per questo che seguo il ciclismo, perché riesce a trasmettermi delle sensazioni che gli altri sport non mi danno...
Mi sono emozionato per Vino, per Di Luca, per Rujano, per gli italiani, per Evans al Tour 2011 e mi emoziono rivedendo Pantani...
In questa "storia" che vado a narrare forse l'emozione è frutto della soddisfazione...
Cominciai a seguire Nairo Quintana nel settembre del 2010, al Tour de l'Avenir che dominò vincendo a Risoul sia nella tappa in linea che nella cronoscalata. Era più giovane dei suoi avversari, ma era tremendamente cazzuto, andava su che era una meraviglia, non potevo non simpatizzare per lui, un ragazzino nato negli anni 90...
Nel 2011 non ebbi occasione di seguirlo visto che fece solo un paio di gare in Europa - Catalunya e Castilla y Léon - le quali erano senza copertura televisiva. Mi tenni informato leggendo di lui nei vari siti web e quando passò alla Movistar fui contentissimo, ero sicuro che da lì a poco avrebbe fatto grandi cose(ed infatti mi precipitai a comprarlo al Gdr)...
Il 2012 cominciò come meglio non si poteva chiedergli, vinse la Vuelta a Murcia levandosi di ruota nella tappa con arrivo in salita corridori come: Samuel Sanchez, Igor Anton e Robert Gesink. Poi il Delfinato, percorso facile senza nemmeno un arrivo in salita, nella tappa più dura la Sky fa il ritmo ed i vari corridori si staccano uno dopo l'altro, ma non Quintana che invece si porta dall'altra parte della carreggiata, mette il rapportone e se ne va. In discesa si difende benissimo dal ritorno di Evans ed arriva al traguardo a braccia alzate. Pochi giorni dopo vincerà anche la Route du Sud con un'azione d'altri tempi nel tappone Pirenaico. A fine anno poi si portò a casa pure il Giro dell'Emilia battendo il fichissimo Kessiakoff...
Ma veniamo al 2013, Nairo, autore di ottima primavera dove vinse il Giro dei Paesi Baschi grazie ad una crono superlativa ed una tappa al Catalunya dove staccò tutti, è al via del Tour de France con ambizioni importanti nonostante non attaccasse il numero alla schiena da due mesi. Qua dentro io e pochi altri credevamo in lui, mentre molti lo indicavano come possibile delusione del Tour. Passa indenne la prima settimana(la mia più grande paura), ma viene mandato allo sfascio nella prima tappa Pirenaica dove attacca ai meno 40 e viene ripreso. Un altro corridore al suo posto avrebbe preso dieci minuti, ma non Nairo che stringe i denti ad arriva col secondo favorito per la vittoria finale - Alberto Contador - ad 1'45" da Froome. La crono va male, ma il capitano Valverde rompe una ruota e perde 12 minuti in una tappa all'apparenza innocua, così il colombiano lo scavalca nelle gerarchie della Movistar. Sul Ventoux parte ai meno 13, viene raggiunto da Froome e prosegue di comune accordo con il britannico fino all'ultimo km dove deve arrendersi al ritmo infernale delle maglia gialla che lo stacca. Poco male perché si rifarà sull'Alpe d'Huez dove dopo aver risposto senza problemi agli scatti della maglia gialla lo stacca complice una crisi di fame; con Quintana resta solo Purito Rodriguez, ma lo sprint impietoso tra i due nel finale lascia intuire che il colombiano ne avesse di più, tant'è che comunque ad un certo punto aveva pure staccato il catalano. Il cerchio si chiude ad Annecy - Semnoz, all'ultimo km sono in tre davanti: Quintana, Froome e Rodriguez; parte la maglia gialla, ma il colombiano lo riacciuffa e lo stacca involandosi verso la sua prima vittoria di tappa al Tour de France, la quale gli permette anche di vincere la maglia a pois oltre a quella bianca e di concludere il Tour al 2º posto, il tutto alla prima partecipazione alla "Grande Boucle"...
Ora me ne vado a letto sperando di non sognare Nairo, perché? Perché se ha un difetto è quello di essere estremamente brutto(anche se meno di alcuni suoi colleghi colombiani)...
Mi sono emozionato per Vino, per Di Luca, per Rujano, per gli italiani, per Evans al Tour 2011 e mi emoziono rivedendo Pantani...
In questa "storia" che vado a narrare forse l'emozione è frutto della soddisfazione...
Cominciai a seguire Nairo Quintana nel settembre del 2010, al Tour de l'Avenir che dominò vincendo a Risoul sia nella tappa in linea che nella cronoscalata. Era più giovane dei suoi avversari, ma era tremendamente cazzuto, andava su che era una meraviglia, non potevo non simpatizzare per lui, un ragazzino nato negli anni 90...
Nel 2011 non ebbi occasione di seguirlo visto che fece solo un paio di gare in Europa - Catalunya e Castilla y Léon - le quali erano senza copertura televisiva. Mi tenni informato leggendo di lui nei vari siti web e quando passò alla Movistar fui contentissimo, ero sicuro che da lì a poco avrebbe fatto grandi cose(ed infatti mi precipitai a comprarlo al Gdr)...
Il 2012 cominciò come meglio non si poteva chiedergli, vinse la Vuelta a Murcia levandosi di ruota nella tappa con arrivo in salita corridori come: Samuel Sanchez, Igor Anton e Robert Gesink. Poi il Delfinato, percorso facile senza nemmeno un arrivo in salita, nella tappa più dura la Sky fa il ritmo ed i vari corridori si staccano uno dopo l'altro, ma non Quintana che invece si porta dall'altra parte della carreggiata, mette il rapportone e se ne va. In discesa si difende benissimo dal ritorno di Evans ed arriva al traguardo a braccia alzate. Pochi giorni dopo vincerà anche la Route du Sud con un'azione d'altri tempi nel tappone Pirenaico. A fine anno poi si portò a casa pure il Giro dell'Emilia battendo il fichissimo Kessiakoff...
Ma veniamo al 2013, Nairo, autore di ottima primavera dove vinse il Giro dei Paesi Baschi grazie ad una crono superlativa ed una tappa al Catalunya dove staccò tutti, è al via del Tour de France con ambizioni importanti nonostante non attaccasse il numero alla schiena da due mesi. Qua dentro io e pochi altri credevamo in lui, mentre molti lo indicavano come possibile delusione del Tour. Passa indenne la prima settimana(la mia più grande paura), ma viene mandato allo sfascio nella prima tappa Pirenaica dove attacca ai meno 40 e viene ripreso. Un altro corridore al suo posto avrebbe preso dieci minuti, ma non Nairo che stringe i denti ad arriva col secondo favorito per la vittoria finale - Alberto Contador - ad 1'45" da Froome. La crono va male, ma il capitano Valverde rompe una ruota e perde 12 minuti in una tappa all'apparenza innocua, così il colombiano lo scavalca nelle gerarchie della Movistar. Sul Ventoux parte ai meno 13, viene raggiunto da Froome e prosegue di comune accordo con il britannico fino all'ultimo km dove deve arrendersi al ritmo infernale delle maglia gialla che lo stacca. Poco male perché si rifarà sull'Alpe d'Huez dove dopo aver risposto senza problemi agli scatti della maglia gialla lo stacca complice una crisi di fame; con Quintana resta solo Purito Rodriguez, ma lo sprint impietoso tra i due nel finale lascia intuire che il colombiano ne avesse di più, tant'è che comunque ad un certo punto aveva pure staccato il catalano. Il cerchio si chiude ad Annecy - Semnoz, all'ultimo km sono in tre davanti: Quintana, Froome e Rodriguez; parte la maglia gialla, ma il colombiano lo riacciuffa e lo stacca involandosi verso la sua prima vittoria di tappa al Tour de France, la quale gli permette anche di vincere la maglia a pois oltre a quella bianca e di concludere il Tour al 2º posto, il tutto alla prima partecipazione alla "Grande Boucle"...
Ora me ne vado a letto sperando di non sognare Nairo, perché? Perché se ha un difetto è quello di essere estremamente brutto(anche se meno di alcuni suoi colleghi colombiani)...