10-06-2011, 10:34 PM
Andy Schleck (Leopard-Trek): “Cronometro? Problema di Attacchi”
MONZA, 28 marzo – come l’ultimo dei dilettanti.
(ammesso che siate cicloamatori) Vi è mai capitato di imprecare al semaforo -rosso- perché costretti a sganciare il piede dall’attacco del pedale, ben consapevoli che la ripresa della pedalata non sarebbe stata semplice causa re-inserimento della scarpetta in sede?
Lo stesso problema sembra all’origine del destino di “eterno secondo” che sta condizionando la carriera di Andy Schleck. Il capitano del team Leopard-Trek al prossimo Tour de France 2011, oltreché in alcune delle Classiche monumento che il calendario internazionale propone per il mese di aprile, ha infatti confessato oggi che dai test sulla posizione da cronometro è emerso come l’aggancio sia il suo principale tallone d’Achille.
"Parto sempre mettendo un piede a terra, e nei primi secondi della mia azione perdo del tempo alla ricerca del giusto feeling con la pedivella."
Non basta per spiegare le “imbarcate” che il giovane Andy ha patito, a cronometro, anche da atleti con caratteristiche tecniche paragonabili; però è un inizio, una strada su cui cominciare a lavorare.
"Il ritardo mi porta a patire anche problemi di posizione in sella, ma stiamo svolgendo un lavoro specifico e i risultati si sono visti."
Andy si riferisce a questo dato:
Critérium International 2011, 7,8km di prologo: 43″
Tour de France 2010, 8,9km di prologo: 1’09″ dal vincitore
ciclo-news.com
MONZA, 28 marzo – come l’ultimo dei dilettanti.
(ammesso che siate cicloamatori) Vi è mai capitato di imprecare al semaforo -rosso- perché costretti a sganciare il piede dall’attacco del pedale, ben consapevoli che la ripresa della pedalata non sarebbe stata semplice causa re-inserimento della scarpetta in sede?
Lo stesso problema sembra all’origine del destino di “eterno secondo” che sta condizionando la carriera di Andy Schleck. Il capitano del team Leopard-Trek al prossimo Tour de France 2011, oltreché in alcune delle Classiche monumento che il calendario internazionale propone per il mese di aprile, ha infatti confessato oggi che dai test sulla posizione da cronometro è emerso come l’aggancio sia il suo principale tallone d’Achille.
"Parto sempre mettendo un piede a terra, e nei primi secondi della mia azione perdo del tempo alla ricerca del giusto feeling con la pedivella."
Non basta per spiegare le “imbarcate” che il giovane Andy ha patito, a cronometro, anche da atleti con caratteristiche tecniche paragonabili; però è un inizio, una strada su cui cominciare a lavorare.
"Il ritardo mi porta a patire anche problemi di posizione in sella, ma stiamo svolgendo un lavoro specifico e i risultati si sono visti."
Andy si riferisce a questo dato:
Critérium International 2011, 7,8km di prologo: 43″
Tour de France 2010, 8,9km di prologo: 1’09″ dal vincitore
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