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Contador positivo per il clenbuterolo - Due anni a Contador, tolti Tour e Giro
Casi Contador-Colò, due pesi e due misure?]

Sempre in calce alla presentazione del Tour 2011, Pat McQuaid si è espresso sul Caso Contador. Senza indicare una data ufficiale in cui sarà svelato l'esito delle investigazioni, il presidente dell'UCI ha voluto però precisare che "se si dovesse stabilire che la carne era contaminata e che è così che il clenbuterolo è arrivato sarebbe ingiusto condannarlo per questo". Un'affermazione che andrebbe però in contrasto con il codice Wada, più precisamente con l'art. 10.5.2 che stabilisce il concetto di "responsabilità di colpa non significativa", come fu per l'azzurro Alessandro Colò, squalificato proprio delle presenze di Clenbuterolo nel sangue. Il corridore della ISD-Neri, infatti, fu riconosciuto colpevole e squalificato un anno proprio in base a tali articolo.

"I dettagli di ogni caso sono diversi" tuona McQuaid. Ed in effetti il potere mediatico, il giro di soldi, e il duro colpo che una squalifica di Contador porterebbe al ciclismo sono ben diversi da quelli di Alessandro Colò...

AGGIORNAMENTO DEL 20 MAGGIO 2011: Colò è ancora squalificato, un altro corridore (positivo alla sua stessa sostanza e nella stessa gara) viene assolto perché il Caso Contador ha fatto giurisprudenza: due pesi e due misure?

spaziociclismo.it
Caso Contador, Bruyneel difende lo spagnolo

La polemica sull'eventuale possibilità per Alberto Contador di poter difendere la maglia gialla conquistata al Tour 2010 sembra non avere mai fine: oggi l'attuale team manager della RadioSchack Johan Bruyneel, che ha diretto lo spagnolo dal 2007 al 2009, ha parlato oggi in favore della presenza di Contador al prossimo Tour de France, mentre nei giorni scorsi si erano schierati in maniera diametralmente opposta sia David Millar sia il presidente della Wada, David Howmann.
Invece nella giornata odierna Bruyneel, attraverso l'Het Nieuwsblad, si è schierato dalla parte del campione madrileno: “Trovo giusto che Alberto possa difendere la maglia gialla conquistata nel 2010, se lui si è sempre professato innocente non vedo perchè non possa prendere parte alla Grande Boucle. Per come lo conosco io, se avrà recuperato dalle fatiche del Giro sono sicuro che lo vedremo ai nastri di partenza a lottare per la vittoria finale.”

Parlando invece della sua RadiosShack, Bruyneel è conscio delle difficoltà del team americano: “Questa situazione assomiglia molto a quella successiva al primo ritiro di Lance Armstrong dopo sette Tour conquistati consecutivamente: ho quattro capitani, Brajkovic, Horner, Leipheimer e Klöden ma non credo potremo lottare per la vittoria finale. Vedo invece il mio connazionale Jurgen Van Den Broeck come un ottimo candidato per il podio finale. Lui è stato dal 2004 al 2006 con me alla U.S. Postal e alla Discovery, già allora era un professionista impeccabile, il suo stile di vita è sempre stato molto sobrio. Capisco perfettamente perchè non voleva bere neanche un bicchiere di champagne dopo la prima vittoria al Delfinato: se non aveva toccato nulla di alcolico nei tre mesi precedenti non vedo perchè farlo proprio in quel momento ad un mese dal Tour. Questo per farvi capire quanto sia professionale Jurgen.”

spaziociclismo.it
Caso Contador, il presidente della Wada consiglia uno stop

David Howmann, attuale presidente della Wada, ha espresso oggi in una lunga intervista concessa ad AS il proprio punto di vista sul caso Contador: “Da un punto di vista prettamente legale Contador ha tutto il diritto di prendere parte al prossimo Tour de France, ma se potessi dargli un consiglio gli direi di desistere in attesa della sentenza definitiva. Il mio è un parere prettamente personale, la posizione ufficiale della Wada è di non forzare in alcun modo la decisione del TAS. Noi non ci discostiamo dal principio che la legge è uguale per tutti, non abbiamo mai tentato di pregiudicare ciclisti sottoposti ad accertamenti.”

Ricordiamo infatti che dopo alcuni controlli del Tour de France 2010 nelle analisi di Contador erano stati trovati 50 picogrammi di clenbuterolo. La tesi difensiva del corridore spagnolo non si è mai discostata dall'intossicazione alimentare causata da carni infette importate dalla Spagna, e al momento degli accertamenti non esistevano leggi sulla quantità minima di clenbuterolo riscontrabili nel sangue. La Wada, dopo oltre un anno, sta vagliando la possibilità di introdurre un limite minimo, come confermato sempre oggi da Howmann, mentre la Federazione Spagnola ha depennato tale sostanza dalla propria lista nera.

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Caso Contador, anche Millar contro la mancata squalifica dello spagnolo

Nei giorni precedenti in molti hanno espresso il loro parere sul caso Contador, e al coro di quelli che ritengono un’ingiustizia la possibilità dello spagnolo di correre il Tour de France si aggiunge la voce di David Millar.

“È una farsa, non vi è alcun dubbio a riguardo", ha commentato il corridore della Garmin-Cervélo in un’intervista alla BBC, "Ma, allo stesso tempo, sta aprendo gli occhi di tutti sulle discrepanze che ci sono per quanto riguarda il processo sanzionatorio e disciplinare nel mondo dell’antidoping. La scienza è ormai molto avanzata, ma la parte giudiziaria è medievale ed è in pratica senza senso. Penso che questo aprirà gli occhi di tutti, finchè non ci sarà la forza di cambiare e di fare una sorta di codice universale per l'effettiva applicazione di sanzioni”.

L’inglese, vincitore della cronometro conclusiva del Giro d’Italia, insiste particolarmente sul fatto che questo caso rappresenta solamente una brutta pubblicità per il ciclismo e per lo sport in genere: "Tutto questo non è salutare per il ciclismo, non è salutare per lo sport internazionale. Per chi segue il ciclismo il tutto è piuttosto stupido".

Nel corso dell’intervista Millar giudica anche le indagini su Lance Armstrong, puntando il dito sul fatto che il texano nel corso della sua carriera non abbia mai fatto molto contro il doping: “Ho sempre pensato che avrebbe potuto fare di più contro il doping. Era in grado di fare la differenza e aiutare il nostro sport, ma non ho mai visto fare niente di tutto questo”.

sempre da spaziociclismo.it comunque sono le solite parole senza i fatti, non so quanto questo possa far bene al ciclismo e a Contador che si mette contro tutti 'sti corridori quando magari (magari...) è innocente.
 
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RE: Contador positivo per il clenbuterolo - Il Tas conferma il rinvio dell'udienza al 1° Agosto - da Andy Schleck - 10-06-2011, 11:33 PM

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