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Vuelta a España 2014 | 18^ Tappa: A Estrada - Lunt Castrove. Meis
#39
considerazioni sparse:

-bravo Aru ad approfittare dello spazio concessogli dai rivali per essere fuori dalla lotta per il podio ma poi bisognava comunque tenerli a distanza e soprattutto bisognava battere Froome nel testa a testa cosa che gli è riuscita, gli unici gregari all'altezza della situazione sono stati Zeits della cui bontà di prestazioni si sta dicendo da giorni e un Tiralongo andato anche all'attacco all'inizio dell'ascesa finale mentre tutti gli altri a partire da un Landa nel complesso deludente in questa Vuelta sono spariti ben presto
-bene comunque Froome che sembrava a dire il vero in leggera difficoltà alla ruota dei tre spagnoli anche se è sempre indecifrabile ma poi più che staccarli di forza li ha sorpresi fermo restando che non si spiegano solo così i 12'' abbuoni esclusi che ha rifilato loro, tutto secondo programma nel resto della squadra con Nieve ultimo uomo in salita, Deignan penultimo uomo anche se poi di fatto non ha lavorato dal momento che la bagarre si è scatenata subito sull'ascesa finale e Cataldo e Siutsou a fare il lavoro sporco mentre gli altri si prendono una giornata di ferie e verranno buoni nei prossimi giorni, evidentemente Kennaugh quando è nel gruppetto ama stare in coda visto che di nuovo ha chiuso all'ultimo posto
-come era avvenuto a La Farrapona Valverde è apparso avere le gambe ma anche essere più preoccupato di non farsi staccare da Rodriguez che di andare dietro a Froome e tutto questo giorno dopo giorno lo sta portando a perdere il secondo posto a vantaggio del britannico, scarso anche se poi non era necessario l'apporto dei compagni con Izagirre, Amador e Castroviejo che comunque gli sono rimasti al fianco fino ai piedi dell'ultima salita mentre è mancato Herrada
-nulla da fare per Rodriguez che ha fatto fare casino alla squadra già con un Losada finalmente davanti nel primo passaggio a Monte Castrove e poi uno scatto lo ha tentato ma che non ha la forza di fare la differenza, discreto ma nulla più su una salita adatta a lui Daniel Moreno che quantomeno vince il derby interno di numero 2 dei suoi con Giampaolo Caruso e anche Vorganov e Kozontchuk più che Trofimov sono più performanti del solito a dimostrazione della voglia che c'era di far bene ma che non è bastata
-già prima degli scatti dei big Contador era arretrato a centro gruppo dopodichè non ha risposto a Froome e in un paio di occasioni ha perso qualche metro anche da Valverde e Rodriguez il che fa pensare che non fosse una grande giornata per lui che comunque è rimasto lì, bene il resto della squadra con Zaugg tornato all'altezza insieme a Hernandez più Soerensen e Paulinho autori della loro miglior prestazione in questa Vuelta
-grande giornata per il miglior Samuel Sanchez visto in un grande Giro negli ultimi tre anni al di là del 2° posto di Polsa e della buona prova di Bardonecchia al Giro 2012 e se il trend prosegue nei prossimi giorni è alla portata per lui il 6° posto finale, bene anche Nerz che giorno dopo giorno è cresciuto di condizione e segnali di vita anche se siamo comunque lontani dai giorni migliori per Evans oltre che per Danilo Wyss, qualcuno si poteva aspettare Gilbert ma la salita era palesemente troppo dura per lui e basti guardare chi è arrivato davanti
-anche Navarro su una salita comunque adatta a lui si comporta decisamente bene dimostrando di aver superato le difficoltà della tre giorni asturiana e con lui bene anche Coppel alla miglior prestazione degli ultimi due anni tanto da avere anche la forza di scattare all'inizio dell'ultima salita, il solito Mate e Lemevel che invece ci ha provato in precedenza, squadra che nel complesso si è dimostrata all'altezza lungo tutta la Vuelta
-altro mattone importante per Damiano Caruso in una rincorsa alla top ten che gli viene facilitata ora dal ritiro di Gesink ma ancora una volta è stato fondamentale De Marchi che ribadiamo che se facesse la sua corsa sarebbe sicuramente nelle zone alte della generale, questa volta viene inquadrato Bennett ma solo nel momento in cui si stacca già sul primo passaggio a Monte Castrove e l'andazzo da giorni per lui è questo
-seguendo la sua indole di attaccante Barguil è stato uno dei primi tra gli uomini di classifica a scattare ma si è visto subito che non ne avesse per fare la differenza e alla fine giornata non eccezionale la sua che si è difeso ma nulla più, per il resto Haga stavolta fa meglio di Ludvigsson e Frohlinger ma nessuno di questi ha avuto la forza di rimanere co suo capitano già sul primo passaggio a Monte Castrove
-così come in occasioni precedenti Pardilla si esprime al meglio su una salita breve mentre ha sempre sofferto in quelle lunghe, sorpresa di giornata Van Rensburg che si piazza addirittura 20° anche se già avevamo visto prestazioni discrete da parte sua in tappe precedenti, molto lontano dai livelli di La Farrapona Meintjes ma ci sta che un corridore come lui al debutto nel ciclismo europeo abbia alti e bassi
-non sappiamo se perchè sta iniziando a risentire della caduta dei giorni scorsi o semplicemente per via di una condizione di giornata non eccezionale Daniel Martin ha faticato parecchio riuscendo solo in extremis ad agganciare il gruppetto che lo precedeva, il migliore degli altri ritorna Cardoso che non è comunque quello di un anno fa con Hesjedal che su una salita troppo corta per lui non brilla oltre comunque a risparmiarsi in vista di Puerto de Ancares mentre torna nell'oblio Talansky
-ottima la prova di Bilbao anche se l'avevamo già visto protagonista in altre occasioni e ottima quella di Luis Leon Sanchez che mette il sigillo sulla sua maglia a pois, meglio che in altre occasioni Arroyo ma comunque non ci siamo, attendiamo ancora un colpetto da Txurruka fin qui autore salvo qualche scatto nei primi giorni di una Vuelta alla Zubeldia
-ennesima prestazione solida di Sicard ottimamente supportato dal miglior Mederel di sempre e non malaccio neppure gli altri con Jerome, Berhande, Craven e Cousin tutti nella prima metà della classifica di tappa dove invece non c'è stato questa volta Martinez, in ogni caso formazione scarsa ma che è venuta in Spagna per far bene e non per far passerella
-per la seconda tappa di montagna consecutiva dopo quella di Farrapona così come peraltro era avvenuto anche a San Miguel de Aralar Monfort arriva 23° ma questa regolarità in virtù di cedimenti e di ritiri altrui lo porta giorno dopo giorno a risalire in classifica generale, discreto ma nulla più De Clercq e ovviamente lontani gli altri
-dopo il ritiro di Gesink tocca a Kelderman tentare di portare a casa un piazzamento dignitoso che comunque arriverà al di là di una condizione che non solo non è quella del Giro ma che è anche calata strada facendo nel corso della Vuelta, si fa rivedere non davanti ma quantomeno presente in corsa Ten Dam e a seguire Clement che pur non essendo al top l'appuntamento con la prima metà della classifica di tappa non lo manca mai e un Martens che potrà essere una mina vagante a Ponferrada
-arriva una salita breve in una tappa tutto sommato non dura e pertanto Niemiec torna a chiudere non lontanissimo dai migliori a differenza di un Anacona che sta uscendo sfinito da una Vuelta anche se aveva comunque i mezzi per perdere meno e viene da chiedersi come mai non si sia impegnato in tal senso dal momento che una top 20 nella generale da comunque punti World Tour, insieme al colombiano arriva Cunego che chiude più avanti rispetto alle altre tappe in cui non è andato in fuga e vedremo se ciò sarà di buon auspicio per i due prossimi giorni
-dopo la tappa di Alcaudete si rivede davanti Dupont ma quello dei giorni migliori non sarebbe stato staccato da Sanchez già sul primo passaggio a Monte Castrove, segnali di leggera crescita negli ultimi giorni per Nocentini e chissà che non possa fare qualcosa di buono ad esempio al Lombardia mentre Betancur con i 20'49'' accumulati qui supera il distacco avuto a Madrid un anno fa e ora punta a superare le 5 ore di ritardo da Contador
-ancora una volta è Reynes quello della Iam Cycling che non solo chiude nella prima metà della classifica di appa ma evita anche di finire nel gruppetto a differenza dei compagni
-molto attivo così come nei giorni scorsi Le Bon dal quale però ci si attendeva una tenuta maggiore rispetto a Sanchez e Dupont, con lui arrivano Soupe che rimane fondamentalmente un corridore con qualità in volata ma anche in salita non è da buttare via e Cedric Pineau già visto autore di prestazioni dignitose in tappe precedenti
-d'accordo che Uran e Brambilla non ci sono più e che magari i vari Poels e Verona puntano ad andare in fuga nelle prossime tappe ma ci si aspettava comunque di vederli più avanti e lo stesso dicasi per Serry che è stato il meno peggio dei suoi che che ormai da giorni si è spento dopo una prima metà di Vuelta brillante
-la squadra peggiore di giornata è la Trek in cui tutti finiscono nel gruppetto e difficilmente l'andazzo cambierà nei due prossimi giorni, vedremo se Jungels e Van de Walle riusciranno a realizzare una buona prova nella crono finale
 
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RE: 18^ Tappa: A Estrada - Lunt Castrove. Meis - da HOTDOG - 12-09-2014, 08:32 AM

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