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Giro d'Italia 2016 | La presentazione del percorso
#25
I 3 giorni di riposo contibuiscono a renderlo ancora meno duro, ma ormai abbiamo imparato che duro non vuol dire bello, tranne quando si parla di organi genitali. Non avendo di meglio da fare, faccio una prima analisi veloce:

Prima parte - Olanda

Classica partenza dall'estero con crono individuale e due tappe piatte ma insidiose. Rispetto al Belgio, di solito in Olanda oltre al vento c'è l'insidia delle strade strette, però vale per l'Amstel Gold Race, queste tappe passano su percorsi diversi. Apeldoorn bella sede di partenza, si può sfruttare per organizzare qualche bell'evento su pista visto che hanno uno dei velodromi migliori del mondo. Di certo una partenza così stuzzica Dumoulin, probabilmente vedremo al Giro anche Malori e Phinney. 

Seconda parte - Centro Sud

Si tolgono dai piedi tutta la metà meridionale dell'Italia con 4 tappe abbastanza inutili. L'arrivo di Praia a Mare a quanto pare è insidioso, ma insidioso genere Tropea, non genere Chiavari-La Spezia. Benevento e Foligno sono per velocisti, molto semplicemente. Poi c'è Roccaraso che non è Montevergine, ha dei tratti piuttosto complicati, ma è molto irregolare. Il primo che dice "A Roccaraso non sapremo chi vincerà il Giro ma sapremo chi non lo vincerà" verrà giustiziato. Tra l'altro non è vero, perché poi c'è una settimana per riprendersi. 

Terza parte - Toscana

In genere il Giro entra nel vivo in Toscana ed è così anche quest'anno. Due sole tappe ma già decisive probabilmente. Lo sterrato di Alpe di Poti promette molto molto bene. Leggo su salite.ch che da San Polo sono più di 10 km al 6,5%. Bisogna vedere com'è distribuita la pendenza ma se è uno sterrato di sicuro non sarà regolare. Poi c'è questa crono lunga e anche relativamente mossa. Tra gli uomini di classifica possono volare minuti, di certo è molto buona per Nibali, che non è un cronoman ma di avversari migliori di lui contro il tempo ce ne saranno pochi, probabilmente nessuno. 

Quarta parte - Appennino e Prealpi

Abbastanza interessante anche questa quarta parte, ma solo per la presenza della tappa di Cividale. Sestola è un arrivo da fughe, su cui gli scalatori potranno solo guardarsi. Poi vabè uno come Nibali può dare spettacolo perché è lui, ma non credo che sarà in una situazione per cui avrà interesse a scattare qua. Asolo è semplice, c'è un gpm nel finale ma sono 3 km al 7%, ovvero difficile staccare i velocisti, figuriamoci gli scalatori. Poi la tappa friulana, interessante perché ci sono le prime vere salite. Cima Porzus non è difficile, possono scollinare anche 40 corridori, poi c'è Valle di Campeglio, 7 km al 6%. Probabile tappa per fughe da lontano, ma l'arrivo dopo la discesa è sempre insidioso. 

Quinta parte - Dolomiti

La tappa di Corvara poteva essere molto più cattiva, vero che il Giau è difficilissimo, ma invece di dare il colpo di grazia, dopo il Giau hanno messo il Valparola che invece è semplice, più o meno intorno al 6-7%. Nella prima parte fanno praticamente il Sellaronda, meraviglioso sugli sci, relativamente semplice in una tappa del Giro. Nel finale c'è il "Mür dl giat", in pratica uno sperone di 400 metri al 15%. 

[Immagine: murdlgiat_altimetria2.jpg]

Dopo Corvara la cronoscalata dell'Alpe di Siusi da Castelrotto. Salita molto dura, regolare sopra l'8%. Secondo me è un po' corta per farci una cronoscalata, sono meno di 10 chilometri. Comunque almeno qua i distacchi ci sono per forza. Poi c'è una tappa che potrebbe essere un po' sottovalutata con arrivo ad Andalo. La salita decisiva si chiama Fai della Paganella, sono quasi 10 km al 7,5%, non è impossibile ma viene dopo il giorno di riposo ed è comunque adatta ad un attacco. Solo che non si arriva subito dopo, perché bisogna salire ad Andalo e a quanto pare anche lì siamo sopra il 7%, anche se su meno chilometri. 

Sesta parte - Verso Torino

Cassano d'Adda per velocisti prima del finale. Nella tappa di Pinerolo c'è Pramartino, che è la salita che hanno fatto nel 2011 al Tour e pure nella tappa del Giro in cui vinse Di Luca, attaccando proprio lì se non sbaglio. Pinerolo-Pramartino sono un po' la Gap-Manse del Giro, ritornano sempre. Venerdì la coppia Agnello-Risoul, con l'Agnello che è la salita più bastarda del mondo, ma ha il difetto che poi dalla cima devi scendere per mezzora prima di trovarti a salire verso Risoul, ovvero attacchi da lontano quasi impossibili. C'è comunque Risoul, che è bella e difficile. Il sabato tappa tipica da Giro con salite interminabili. Quella decisiva è il Colle della Lombarda, non so i dettagli perché non trovo il versante francese ma è sicuramente intorno ai 20 km. Dopo il gpm si scende poco e poi si arriva a Sant'Anna di Vinadio, dopo un altro tratto in salita. 

Insomma, è uno dei giri più semplici degli ultimi anni, però può essere molto bello comunque. La presenza di Nibali è una mezza garanzia per lo spettacolo, ma devono esserci avversari all'altezza, altrimenti è inutile. Majka, Landa, Gesink, vedremo chi verrà e chi sarà in forma, di certo questi tre non sono un ostacolo insormontabile per Nibali
 
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RE: Giro d'Italia 2016 | La presentazione del percorso - da Gershwin - 07-10-2015, 12:13 PM

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