05-12-2017, 02:07 PM
San Juan: una corsa, mille soluzioni
Cresce l'attesa in Argentina per l'appuntamento di gennaio
Dopo oltre trent’anni di presenza nel calendario nazionale, la Vuelta a San Juan ha compiuto lo scorso anno il grande opasso ed è divenuta corsa internazionale.
E l'anno scorso, per la 35a edizione della Vuelta, i corridori argentini e sudamericani in generale hanno dovuto affrontare alcuni dei migliori corridori del mondo. La vittoria finale è andata a Bauke Mollema e le squadre del World Tour hanno dominato tutte le tappe anche se corridori come Ricardo Escuela e Laureano Rosas hanno corso benissimo, chiudendo rispettivamente al quarto e sesto posto nella classifica generale.
Con il nuovo status internazionale, La Vuelta a San Juan è diventata il miglior trampolino di lancio possibile per le nuove generazioni di corridori argentini e sudamericani e questo contribuisce ad acuirne il fascino.
Come l'anno scorso, la Vuelta a San Juan sarà una gara di categoria 2.1 del calendario UCI, ma rispetto al 2017 verrà inserito un giorno di riposo per agevolare i molti corridori che sarano all’esordio stagionale. Rimangono inalterate le caratteristiche della prova con una tappa a cronometro a squadre (14,4 chilometri) e la tappa più attesa con arrivo all’Alto Colorado nella quinta giornata di corsa.
Nel 2018 ci saranno 14 salite da scalare contro le 9 dello scorsa edizione, anche se solo l'Alto Colorado - con i suoi 2.565 metri - sembra destinato ad incidere sugli esiti della corsa. Considerando quanto sia stata corta la classifica generale finale dell'anno scorso - Mollema ha vinto con 14 "su Óscar Sevilla, 16" su Rodolfo Torres, 20" su Ricardo Escuela e 26" su Rui Costa - anche quest'anno i bonus saranno decisivi: 10, 6 e 4 secondi al traguardo volante e 3, 2 e 1 secondi per ciascun arrivo in volata. .
Vincenzo Nibali, Fernando Gaviria e Rafal Majka sono alcune delle stelle che compaiono nella starting list di San Juan che vedrà al via 26 squadre: 7 World Tour, 5 Professional, 7 Continental e 7 selezioni nazionali.
tuttobiciweb.it
Cresce l'attesa in Argentina per l'appuntamento di gennaio
Dopo oltre trent’anni di presenza nel calendario nazionale, la Vuelta a San Juan ha compiuto lo scorso anno il grande opasso ed è divenuta corsa internazionale.
E l'anno scorso, per la 35a edizione della Vuelta, i corridori argentini e sudamericani in generale hanno dovuto affrontare alcuni dei migliori corridori del mondo. La vittoria finale è andata a Bauke Mollema e le squadre del World Tour hanno dominato tutte le tappe anche se corridori come Ricardo Escuela e Laureano Rosas hanno corso benissimo, chiudendo rispettivamente al quarto e sesto posto nella classifica generale.
Con il nuovo status internazionale, La Vuelta a San Juan è diventata il miglior trampolino di lancio possibile per le nuove generazioni di corridori argentini e sudamericani e questo contribuisce ad acuirne il fascino.
Come l'anno scorso, la Vuelta a San Juan sarà una gara di categoria 2.1 del calendario UCI, ma rispetto al 2017 verrà inserito un giorno di riposo per agevolare i molti corridori che sarano all’esordio stagionale. Rimangono inalterate le caratteristiche della prova con una tappa a cronometro a squadre (14,4 chilometri) e la tappa più attesa con arrivo all’Alto Colorado nella quinta giornata di corsa.
Nel 2018 ci saranno 14 salite da scalare contro le 9 dello scorsa edizione, anche se solo l'Alto Colorado - con i suoi 2.565 metri - sembra destinato ad incidere sugli esiti della corsa. Considerando quanto sia stata corta la classifica generale finale dell'anno scorso - Mollema ha vinto con 14 "su Óscar Sevilla, 16" su Rodolfo Torres, 20" su Ricardo Escuela e 26" su Rui Costa - anche quest'anno i bonus saranno decisivi: 10, 6 e 4 secondi al traguardo volante e 3, 2 e 1 secondi per ciascun arrivo in volata. .
Vincenzo Nibali, Fernando Gaviria e Rafal Majka sono alcune delle stelle che compaiono nella starting list di San Juan che vedrà al via 26 squadre: 7 World Tour, 5 Professional, 7 Continental e 7 selezioni nazionali.
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