31-03-2019, 08:06 PM
Il vantaggio dei francesi è che hanno così tante corse e così tante gare che alla fine producono tanti talenti anche se diversi si bruciano.
Prima mi è caduto l'occhio su Nicolas Malle. A Plumlec, agli Europei junior 2016, mise in fila gente Pogacar, Hirschi, Battistella, Peak, Philipsen, Hayter e Valter. Tutta gente che ora corre a livelli più alti (alcuni molto più alti).
Però, nel mentre, ti esplodono i Prodhomme e gli Champoussin che da junior erano seconde linee.
Un altro che ha iniziato tardi è Peak. Ha cominciato nel 2015, in un paese ciclisticamente indietro come l'Ungheria, a ora cresce a vista d'occhio.
Io prima degli junior farei fare poca strada e tanta pista, mtb e ciclocross. Discipline meno dispendiose che servono anche per prendere maggiore confidenza col mezzo.
La Axeon, ad ogni modo, quando va bene sforna prodotti fatti e finiti, come Ruben Guerreiro (il primo che mi viene in mente). Fossi un giovane corridore preferirei altre destinazioni, la SEG su tutte.
Prima mi è caduto l'occhio su Nicolas Malle. A Plumlec, agli Europei junior 2016, mise in fila gente Pogacar, Hirschi, Battistella, Peak, Philipsen, Hayter e Valter. Tutta gente che ora corre a livelli più alti (alcuni molto più alti).
Però, nel mentre, ti esplodono i Prodhomme e gli Champoussin che da junior erano seconde linee.
Un altro che ha iniziato tardi è Peak. Ha cominciato nel 2015, in un paese ciclisticamente indietro come l'Ungheria, a ora cresce a vista d'occhio.
Io prima degli junior farei fare poca strada e tanta pista, mtb e ciclocross. Discipline meno dispendiose che servono anche per prendere maggiore confidenza col mezzo.
La Axeon, ad ogni modo, quando va bene sforna prodotti fatti e finiti, come Ruben Guerreiro (il primo che mi viene in mente). Fossi un giovane corridore preferirei altre destinazioni, la SEG su tutte.