[OldGibi]

In corso l’ottava e ultima stagione del Trono di Spade, giunto alla quarta delle sei puntate previste.

Nessuno spoiler, ma qualcosa si può dire in termini di percezioni.

Non tutti gli appassionati sono per ora contenti delle puntate viste. Difficile che tutti lo siano, non è facile tirare bene le fila di una storia tanto lunga, intricata e soprattutto amata, senza scontentare qualcuno. Ovviamente, comunque, è presto per una valutazione finale.

Per parte mia annoto che il fatto di aver superato da tempo lo sviluppo dei libri ha molti difetti, i minori vincoli dell’assenza di una storia già consolidata lasciano più spazio alle esigenze di produzione o ad artifici della sceneggiatura. Le esigenze televisive possono essere in contrasto con quelle della storia.

Si è affievolito, già dalla scorsa stagione, lo spessore dei personaggi, a volte quasi con una modesta aderenza all’idea dei diversi protagonisti che i romanzi hanno tracciato, ben riportati sullo schermo nelle prime stagioni.

Nel frattempo, aleggia la fine, il saluto ad una storia e a personaggi che hanno saputo affascinare. E' la premessa di un addio, addii che potranno essere più dolci o amari, tra morti eventuali o semplici scivolamenti nell’oblio di una storia finita.

Il nord che non dimentica sarà dimenticato.

I draghi non solcheranno più i cieli.

I Lannister pagheranno o meno i loro debiti, non avrà più importanza.

Dorn, Alto Giardino, Nido dell’Aquila, Approdo del Re, Volantis, Bravos, le vestigia di Valyria, Castel Granito, Grande Inverno… Tutto svanito.

Forse solo il Dio dai Mille Volti solcherà il confine con la realtà, purtroppo.

Resta la fiction nazionale, tra elezioni europee, la prossima crisi di governo, qualche altra chiacchiera a distrarci mentre andiamo verso il baratro. Stupisce se dico che preferivo il Trono di Spade? Se Tyrion si candidasse potrei farci un pensierino…