15-07-2019, 11:46 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-07-2019, 11:59 PM da Luciano Pagliarini.)
(13-06-2019, 04:50 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Il suo problema è proprio l'essere accostato a uno a cui non è accostabile.
Come accostare Neymar a CR7.
Comunque il ciclismo delle frazioni delle corse a tappe gli strizza l'occhio molto di più di quello delle classiche.
Un mese dopo confermo.
WVA è un campione. Un eccellenza nelle gare che definirei a "ritmo unico". Come la Gand, come la Sanremo, come le crono, come le tappe delle corse a tappe. Quando, insomma, non bisogna rilanciare continuamente l'andatura, come succede, invece, al Fiandre. Non a caso, anche nel cross, di recente si è trovato meglio nei percorsi più semplici, ove la differenza tra lui e VdP è dettata, soprattutto, dalle maggiori capacità tecniche e coordinative di quest'ultimo.
Impressionante la volata di oggi tanto quanto la tirata che ha fatto l'altro giorno nella tappa vinta da Groenewegen.
Resta no sense continuare a paragonarlo a uno con cui, da settembre 2017, ha un aggregate strada-cross di 47-8 a suo sfavore. La rivalità c'è stata quando Van Aert aveva completato lo sviluppo fisico e Van der Poel no. Quando anche VdP è maturato la rivalità è finita.