19-10-2019, 01:18 PM
La cosa più curiosa di tutte comunque è che l'UCI abbia affidato tutti gli aspetti organizzativi della nuova CdM a Flanders Classic, fino alla fine di questa stagione un suo competitor diretto.
Di fatto il ruolo dell'UCI nella prossima CdM riguarda solo la forma e non la sostanza.
Per il resto, da questa bozza mi sembra che non ci sarà spazio per le gare americane, a meno che siano le prime due date in programma.
Se così fosse, significherebbe ridurre all'osso i tempi di recupero dei corridori in vista di un fine ottobre/inizio novembre molto pieno, non una gran pensata.
Un calendario che strizza l'occhio a MvdP e WvA, per come la vedo io, è fondamentale affinché l'intero carrozzone resti a galla.
In un'ottica imprenditoriale, come quella in cui è abituata a ragionare Flanders Classic, sono imprescindibili, soprattutto grazie al'interesse generato dalle loro prestazioni su strada.
Parliamo di due che ormai sono conosciuti da tutto il mondo del ciclismo, magari a qualcuno viene voglia di vederli anche d'inverno.
Di fatto il ruolo dell'UCI nella prossima CdM riguarda solo la forma e non la sostanza.
Per il resto, da questa bozza mi sembra che non ci sarà spazio per le gare americane, a meno che siano le prime due date in programma.
Se così fosse, significherebbe ridurre all'osso i tempi di recupero dei corridori in vista di un fine ottobre/inizio novembre molto pieno, non una gran pensata.
Un calendario che strizza l'occhio a MvdP e WvA, per come la vedo io, è fondamentale affinché l'intero carrozzone resti a galla.
In un'ottica imprenditoriale, come quella in cui è abituata a ragionare Flanders Classic, sono imprescindibili, soprattutto grazie al'interesse generato dalle loro prestazioni su strada.
Parliamo di due che ormai sono conosciuti da tutto il mondo del ciclismo, magari a qualcuno viene voglia di vederli anche d'inverno.