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Il ciclocross è la miglior disciplina che il ciclismo oggi possa offrire
#34
(17-02-2020, 11:41 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Sempre detto io che gli scalatori fanno lo spettacolo e che schifo questo Froome che scalatore puro non è, meglio Aru o Bardet.

Coppi, Merckx, Hinault, Fignon tutti passisti-scalatori, nessuno ha mai dato spettacolo.

Gli scalatori puri sono penalizzati perché sono corridori limitati, mentre i passisti-scalatori no.

Indurain che è il numero uno sul passo e il numero due in salita dovrebbe avere le stesse chance di vincere un GT di uno che il numero uno in salita e il numero cento sul passo? No, e si chiama meritocrazia.

Il Tour 1998 ha 115,6 km di cronometro individuale, il Tour 1994 ne ha 118,7...di cui 47,5 sono di cronometro con arrivo in salita ad Avoriaz.

Nel 1998 Pantani in 100 km di cronometro piatta, escludendo Dublino, perde da Ullrich meno di sette minuti. Nel 1994 in 64 km di crono, te lo ripeto, perde UNDICI MINUTI da Indurain.

Se Pantani avesse fatto in quei 64 km una prestazione del calibro di quelle dei 1998, quindi ipotizzando che potesse lasciare per strada un tre minuti e mezzo nella migliore delle ipotesi e un cinque nella peggiore, si sarebbe giocato il successo del Tour.

Evitiamo, dunque, di dare dati parziali per sostenere tesi che dati completi smentiscono di default.

Gino Bartali, scalatore puro, ha vinto il Tour de France con una cronometro individuale di 120 km. Charly Gaul ha vinto un Tour de France con 120 km di cronometro pianeggiante (più 22 di cronoscalata sul Ventoux). Peraltro, pur essendo di base scalatore puro, quell'anno vinse tutte le prove contro il tempo. Federico Martin Bahamontes ha vinto un Tour con 115 km di crono pianeggiante (più 13 di cronoscalata al Puy de Dome). Lucien Van Impe ha vinto un Tour con 90 km di crono pianeggiante. Pantani, ribadiamo, ha vinto un Tour con 115 km di crono pianeggiante.

Financo uno come Carlos Sastre ha vinto un Tour con oltre 80 km a cronometro.

Ergo, i grandi scalatori puri, benché corridori con limiti più importanti rispetto ai grandi passisti-scalatori, non hanno avuto bisogno di Tour de France con appena 20 km a crono per vincere la Grande Boucle. Anzi, hanno vinto dei Tour con 120 km a crono.

Mentre oggi, nell'epoca dei Tour con 20 km a crono e in taluni casi anche meno (vedi 2015), vincono comunque i Froome e i Geraint Thomas.

Ergo, la STORIA ci dice che i grandi scalatori puri possono vincere Tour con oltre 100 km a crono. E in un certo senso devono pure, perché se vinci un Tour senza crono a colpi di scatti negli ultimi 2/3 km non verrai certo ricordato come i Gaul, Pantani, Bartali ecc... quanto piuttosto come un Purito Rodriguez che si sentiva fortunato.

In compenso la crono è una disciplina con la stessa dignità delle tappe in linea, in certi frangenti financo più interessante, che offre quello scontro uno contro uno che, ormai, nelle tappe di montagna manca sempre più.
1) Nel 1994 c'era anche la crono a squadre , enorme handicap per gli scalatori
certo che perde undici minuti , l'ho visto quel tour me lo ricordo a memoria
ma era il primo tour , doppiando il giro.. (un giro dispendiosissimo)
senza aver fatto nessun lavoro specifico
vediamo i vari carapaz , nibali , roglic al tour 2019 contro indurain..
a parte che non ci andavano..  quando avrebbero perso ?
ma quali dati parziali ??
nel 1998 ha dovuto recuperare 7 minuti e mezzo , non 3-4 minuti
2) Dai a Froome 120 km di crono.. il tour dal 2013 in poi non esiste
Arrivava dopo la prima tappa di montagna con 10 minuti
3) Bartali non era uno scalatore puro
Era un campione , con un grandissimo motore
eccelleva nel passo e pure in volata (chiedere a van steenbergen)
la sua piu' grande dote era la resistenza
La corsa non era mai abbastanza dura per lui

In piu' gli esempi che fai son sbagliati
negli anni 80..90 era molto piu' difficile per gli scalatori recuperare in salita
ed era molto piu' facile fare la differenza a crono
in un tour anni 90 De Zan intervisto' Bartali parlando dell'izoard
era completamente differente da quello che aveva fatto lui
inanzittutto sterrato e poi la strada era stata allargata , smussate determinate pendenze ecc
Molto piu' facile per i passisti cronoman

Tra aver 60 km di crono e non averne c'e' una bellezza differenza

Per me siete influenzati da non aver vissuto quel periodo
Per curiosità quanti anni avete ?
Perche' chi ha piu' di 40.. delle crono piatte di 60 km (magari doppie) non ne sente la mancanza

Discorso diverso quello sui tapponi di montagna (meglio se non arrivano in salita)


(17-02-2020, 06:24 PM)Giugurta Ha scritto: Gli ultimi GT belli sono stati tali grazie ad un aleta che doveva recuperare svariati minutu sugli altri.
Io direi di fare 100 km a crono e almeno 4 tappe di montagna over-200 e over-2000, senza arrivo su rigurgiti al 20%

con 4 tappe di montagna over 200.. 7 ore in sella.. gli attuali corridori scioperano una settimana
piu' probabile avere i cento km (adesso il tour ne fa pochi per mettere i bastoni tra le ruote alla sky)
 
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RE: Il ciclocross è la miglior disciplina che il ciclismo oggi possa offrire - da winter - 17-02-2020, 08:07 PM

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