10-08-2020, 09:12 PM
Lo status qui quo qua di questo sport dovrebbero essere le sfide, i duelli, il testa a testa, il mettersi a nudo di fronte alle difficoltà di un percorso, una lotta a chi resiste di più, non stare dietro a 4 compagni e aspettare gli ultimi 10 minuti di gara. Quando durante il lockdown vidi una foto di Coppi e Bartali soli, su un passo del Tour, senza nessuno attorno, mi son venuti i brividi perchè quella foto è l'essenza del ciclismo. Con Remco e la nuova generazione di fenomeni (Bernal e Pogacar su tutti) ho l'illusione che questa visione del ciclismo possa ritornare, anche se in modo meno classico e più esplosivo dato che, ahimè, i chilometraggi e i disegni delle tappe di montagna non aiutano.
Comunque gli hater di Remco son gli stessi di Pantani, sono personalità e talenti talmente "larger than life" che l'invidia acceca tutto.
PS: Fourcade ho sempre pensato fosse odiato perchè Francese. Un'altro odiato con la scusa degli atteggiamenti era Northug, reo di rendere interessante uno sport morto. Anche Klæbo a inizio carriera era un guascone, tanto che ricordava Northug, poi dopo aver perso una sprint da ciula s'è calmato.
Comunque gli hater di Remco son gli stessi di Pantani, sono personalità e talenti talmente "larger than life" che l'invidia acceca tutto.
PS: Fourcade ho sempre pensato fosse odiato perchè Francese. Un'altro odiato con la scusa degli atteggiamenti era Northug, reo di rendere interessante uno sport morto. Anche Klæbo a inizio carriera era un guascone, tanto che ricordava Northug, poi dopo aver perso una sprint da ciula s'è calmato.