26-08-2011, 04:31 AM
Sagan felice: «Il risultato di oggi vale doppio»
E’ stato il giorno della Liquigas-Cannondale oggi alla Vuelta a España. A vincere la sesta tappa (Ubida-Cordoba di 193 km) è stato il campione slovacco Peter Sagan, al suo primo successo in un grande giro, grazie ad un’azione iniziata da Vincenzo Nibali nella discesa che portava al traguardo, a 11 km. A ruota del capitano si è messo Sagan, poi Agnoli, Capecchi e Lastras (Movistar): un’azione che ha spaccato il gruppo e creato il vuoto. Nonostante l’inseguimento il gruppetto non si è fatto raggiungere e, nel finale, Sagan non si è fatto sorprendere da Lastras. Terzo ha chiuso Agnoli (incomprensione con il capitano verde-blu), quarto Nibali e quinto Capecchi. La maglia rossa Chavanel (QuickStep) ha chiuso nel secondo gruppo con Rodriguez (Katusha) e Scarponi (Lampre) con 17” di ritardo. La classifica generale vede ora Nibali in terza posizione con 16” di distacco da Chavanel e 1” da Moreno (Katusha).
«Il risultato di oggi vale doppio - afferma Peter Sagan - perché abbiamo conquistato una vittoria e aiutato Vincenzo a guadagnare preziosi secondi in classifica generale. Siamo riusciti a creare una situazione bellissima con un’azione non premeditata. Quando abbiamo capito che dietro non riuscivano a tenere il nostro ritmo in discesa, abbiamo aperto ancora di più il gas. Nel finale, il mio primo pensiero era favorire Nibali provando a fare il buco con Lastras e creargli la chance di arrivare da solo. Poi quando lo spagnolo è partito per anticiparci, l’ho inseguito per fare la volata: non volevo che la squadra si lasciasse sfuggire l’opportunità di vincere».
Il successo di oggi per Sagan (il 12° in stagione) arriva dopo un periodo estremamente positivo: «Il Tour de Polonie mi ha dato condizione e fiducia. Nelle prime tappe ho patito il caldo, troppo per i miei gusti, e dunque non so mai cosa aspettarmi in corsa. La vittoria è una grande gioia ma il vero obiettivo è arrivare fino a Madrid e compiere così un salto di qualità importante».
Sulle prospettive di Nibali di rivincere la Vuelta, Sagan è fiducioso: «Vincenzo è un campione e noi, oltre ad una squadra, siamo un gruppo affiatato. Lui oggi ha dato prova della sua voglia e forza, noi vogliamo supportarlo».
Scarponi: che errore, non marcare Nibali
Rammarico per Michele Scarponi, 15° al traguardo e 10° nella classifica generale a 57” da Chavanel: «Nell'unica salita di giornata, un'ascesa di 2^categoria, avevo pedalato molto bene, rimanendo sempre in testa al gruppo, con Gavazzi al mio fianco. Purtroppo in discesa ho sbagliato, mi sono concesso una distrazione tattica che rimpiango: non mi sono posizionato a ruota di Nibali, corridore notoriamente abile in discesa, e sono stato subito punito, visto che al momento dell'attacco di Vincenzo si è creato un buco tre corridori davanti a me. Ho provato a tamponare subito l'emergenza, ma ormai lo spazio per rimediare era poco».
tuttobiciweb.it
E’ stato il giorno della Liquigas-Cannondale oggi alla Vuelta a España. A vincere la sesta tappa (Ubida-Cordoba di 193 km) è stato il campione slovacco Peter Sagan, al suo primo successo in un grande giro, grazie ad un’azione iniziata da Vincenzo Nibali nella discesa che portava al traguardo, a 11 km. A ruota del capitano si è messo Sagan, poi Agnoli, Capecchi e Lastras (Movistar): un’azione che ha spaccato il gruppo e creato il vuoto. Nonostante l’inseguimento il gruppetto non si è fatto raggiungere e, nel finale, Sagan non si è fatto sorprendere da Lastras. Terzo ha chiuso Agnoli (incomprensione con il capitano verde-blu), quarto Nibali e quinto Capecchi. La maglia rossa Chavanel (QuickStep) ha chiuso nel secondo gruppo con Rodriguez (Katusha) e Scarponi (Lampre) con 17” di ritardo. La classifica generale vede ora Nibali in terza posizione con 16” di distacco da Chavanel e 1” da Moreno (Katusha).
«Il risultato di oggi vale doppio - afferma Peter Sagan - perché abbiamo conquistato una vittoria e aiutato Vincenzo a guadagnare preziosi secondi in classifica generale. Siamo riusciti a creare una situazione bellissima con un’azione non premeditata. Quando abbiamo capito che dietro non riuscivano a tenere il nostro ritmo in discesa, abbiamo aperto ancora di più il gas. Nel finale, il mio primo pensiero era favorire Nibali provando a fare il buco con Lastras e creargli la chance di arrivare da solo. Poi quando lo spagnolo è partito per anticiparci, l’ho inseguito per fare la volata: non volevo che la squadra si lasciasse sfuggire l’opportunità di vincere».
Il successo di oggi per Sagan (il 12° in stagione) arriva dopo un periodo estremamente positivo: «Il Tour de Polonie mi ha dato condizione e fiducia. Nelle prime tappe ho patito il caldo, troppo per i miei gusti, e dunque non so mai cosa aspettarmi in corsa. La vittoria è una grande gioia ma il vero obiettivo è arrivare fino a Madrid e compiere così un salto di qualità importante».
Sulle prospettive di Nibali di rivincere la Vuelta, Sagan è fiducioso: «Vincenzo è un campione e noi, oltre ad una squadra, siamo un gruppo affiatato. Lui oggi ha dato prova della sua voglia e forza, noi vogliamo supportarlo».
Scarponi: che errore, non marcare Nibali
Rammarico per Michele Scarponi, 15° al traguardo e 10° nella classifica generale a 57” da Chavanel: «Nell'unica salita di giornata, un'ascesa di 2^categoria, avevo pedalato molto bene, rimanendo sempre in testa al gruppo, con Gavazzi al mio fianco. Purtroppo in discesa ho sbagliato, mi sono concesso una distrazione tattica che rimpiango: non mi sono posizionato a ruota di Nibali, corridore notoriamente abile in discesa, e sono stato subito punito, visto che al momento dell'attacco di Vincenzo si è creato un buco tre corridori davanti a me. Ho provato a tamponare subito l'emergenza, ma ormai lo spazio per rimediare era poco».
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