[Akr]

Bellissimo.
Entro nelle discussione per leggere presumibilmente un dibattito su Scarponi e mi ritrovo la solita solfa su Cunego.

Riesce ad essere ovunque senza fare niente...il sogno di tutti i comuni mortali.

Provo a dire la mia,sul corridore a cui è intitolato il topic:
Senza dubbio,prima di andare ad analizzare il problema,è inutile che ne ci giriamo attorno,legato alla squadra,Scarponi si deve fare una bella analisi introspettiva per capire coma abbia fatto a regredire cosi tanto in salita.Diciamolo chiaramente,se non fa la differenza li,difficile per uno come lui,vincere o piazzarsi in una corsa di 3 settimane,beneficiando solo della sua capacità di recupero.Avrà forse sbagliato qualcosa nella preparazione,magari il voler ritardare il picco di forma,cosa che se non sbaglio non faceva da diverso tempo,non è stato ben calcolato.
Quei crampi a Cortina,possono anche essere il frutto di un problema di testa oltre che fisico.E' risaputo che la tanta pressione psicologica può giocare brutti scherzi,facendo spendere tante energie "nervose" che seppur marginali,ti servono anche per pedalare.Già dal prologo,si era intuito che Michele non fosse poi cosi tranquillo.
Gli scattini alla Purito,hanno dimostrato che non ne aveva proprio per fare la differenza.
Certo è,che con qualche piccolo accorgimento,il podio lo avrebbe potuto guadagnare.
Io ieri,ho visto l'intervista fatta durante il processo alla tappa,dove la solita De stefano rincarava la dose sulla vicenda Cunego-Stelvio.Per la prima volta,ovviamente a fine Giro,ho letto nelle sue risposte schive,una fortissima insofferenza verso il compagno di squadra.Il ruolo di Cunego,è stato decisivo per lo stesso Scarponi.I due,hanno fatto corsa a se,cogliendo dei buoni piazzamenti.La differenza è che,Scarponi ha detto di essere profondamente deluso,mentre il tuo teammate,era felice per essere riuscito a terminare il Giro in quella posizione.
Penso che ci sia veramente poco da aggiungere.