23-06-2012, 04:56 PM
Alla Tricolore l’ultimo chilometro (?) di Alessandro Bertolini
Ci teneva Alessandro Bertolini, ci teneva da matti. A 41 primavere suonate, e nonostante l’entusiasmo che continua ad accompagnarlo in ogni singolo allenamento, Alessandro aveva deciso di dire basta, e non in un giorno qualsiasi. Il campionato italiano in casa, nel suo Trentino, era l’occasione perfetta: un appuntamento preparato con lo scrupolo di sempre, con la mezza idea inconfessabile di metterseli dietro tutti, ancora una volta.
E invece, a una settimana dall’appuntamento di Borgo Valsugana, una caduta in discesa in Francia, alla Route du Sud, gli spezza la clavicola – e il sogno tricolore. Alessandro non si è perso d’animo: è rientrato in Italia al volo per operarsi d’urgenza con la pazza idea di prendere il via almeno alla prova a cronometro. Ma niente da fare.
Ma anche di fronte alla sfortuna, Alessandro non ha voluto deludere i tifosi che lo aspettavano in Valsugana. E così, sì è presentato comunque al via di Pergine, affiancato da quello che lui stesso ha definito su Twitter, “un grande gregario, il migliore della mia vita”: Rebecca, la sua bimba.
E così, Alessandro ha pedalato davanti a tutti l’ultimo chilometro della sua lunga e brillante carriera di professionista, iniziata nel 1993 con la maglia della Carrera. O forse no: “Ho voluto esserci quest’oggi per dire grazie ai miei tifosi e a tutti coloro che mi vogliono bene. In questi giorni ho ricevuto tanti messaggi e segnali di incoraggiamento, tante persone che mi dicono di non mollare, di andare avanti. In questo momento è difficile dire addio: forse questo incidente è il modo per farmi capire che non è ancora arrivata l’ora del passo d’addio.”
L’ultimo chilometro (forse) di Alessandro Bertolini, affiancato dalla sua Rebecca
comunicato stampa
settimanatricolore2012.it
Ci teneva Alessandro Bertolini, ci teneva da matti. A 41 primavere suonate, e nonostante l’entusiasmo che continua ad accompagnarlo in ogni singolo allenamento, Alessandro aveva deciso di dire basta, e non in un giorno qualsiasi. Il campionato italiano in casa, nel suo Trentino, era l’occasione perfetta: un appuntamento preparato con lo scrupolo di sempre, con la mezza idea inconfessabile di metterseli dietro tutti, ancora una volta.
E invece, a una settimana dall’appuntamento di Borgo Valsugana, una caduta in discesa in Francia, alla Route du Sud, gli spezza la clavicola – e il sogno tricolore. Alessandro non si è perso d’animo: è rientrato in Italia al volo per operarsi d’urgenza con la pazza idea di prendere il via almeno alla prova a cronometro. Ma niente da fare.
Ma anche di fronte alla sfortuna, Alessandro non ha voluto deludere i tifosi che lo aspettavano in Valsugana. E così, sì è presentato comunque al via di Pergine, affiancato da quello che lui stesso ha definito su Twitter, “un grande gregario, il migliore della mia vita”: Rebecca, la sua bimba.
E così, Alessandro ha pedalato davanti a tutti l’ultimo chilometro della sua lunga e brillante carriera di professionista, iniziata nel 1993 con la maglia della Carrera. O forse no: “Ho voluto esserci quest’oggi per dire grazie ai miei tifosi e a tutti coloro che mi vogliono bene. In questi giorni ho ricevuto tanti messaggi e segnali di incoraggiamento, tante persone che mi dicono di non mollare, di andare avanti. In questo momento è difficile dire addio: forse questo incidente è il modo per farmi capire che non è ancora arrivata l’ora del passo d’addio.”
L’ultimo chilometro (forse) di Alessandro Bertolini, affiancato dalla sua Rebecca
comunicato stampa
settimanatricolore2012.it