27-05-2019, 11:45 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-06-2019, 11:04 PM da Luciano Pagliarini.)
Il problema è che il PD, a mio avviso, è la roba che meno si avvicina alla sinistra classica italiana da Gramsci a Berlinguer. Ragion per cui, non a caso, lo storico elettorato PCI non lo riconosce più e piuttosto vota la Lega.
Penso la dica lunga il fatto che il loro uomo più popolare al momento sia Calenda (!!!), cioè uno di destra.
In Italia l'elettorato di destra sa unirsi in fretta e furia sotto una sola bandiera. Quello di sinistra no. A sinistra bisogna avere il PSDI, il PSI, il PCI e via andare di formazioni una più a sinistra dell'altra. Con gran parte dei partiti che, peraltro, litigano tra loro per stabilire chi è più a sinistra.
I governi Berlusconi pre 2008 avevano dentro quattro parti (FI, Lega, AN e UDC). I governi Prodi, invece, vi ricordate quante ne avevano?
E, aggiungo, Berlusconi non aveva bisogno di andare a raccattare Forza Nuova et similia per governare, mentre nei governi Prodi c'erano comunisti di tutti i tipi. Questo perché FI/AN/PDL/Lega riescono a mangiare i voti di quei partiti, PD e antenati post PCI no.
Unire DS e Margherita è stata una scelta catastrofica e la cosa peggiora di anno in anno. Pensavano che tutta la sinistra sarebbe confluita là dentro e, invece, non è mai successo. Hanno provato la svolta a destra, in un momento favorevole con la destra in crisi, ma Renzi non è stato capace di portare a termine il lavoro e si sono schiantati. Ora che a destra lo spazio è occupato, non hanno vie d'uscita. Gli resta il loro zoccolo di benestanti e benpensanti, ma è troppo poco per ambire a qualsiasi cosa, perché l'elettorato di sinistra, in buona parte, non si rivede nelle idee del PD e, piuttosto, vota 5 stelle, Lega o sta a casa.
A me l'unica cosa intelligente sembra la chiusura del PD con una rinascita a sinistra di tutta una serie di partiti con idee differenti che, però, possano dialogare tra loro. Cioè, quello che c'era prima e che messo insieme con un po' di scotch riusciva a ottenere risultati migliori dell'attuale PD.
Penso la dica lunga il fatto che il loro uomo più popolare al momento sia Calenda (!!!), cioè uno di destra.
In Italia l'elettorato di destra sa unirsi in fretta e furia sotto una sola bandiera. Quello di sinistra no. A sinistra bisogna avere il PSDI, il PSI, il PCI e via andare di formazioni una più a sinistra dell'altra. Con gran parte dei partiti che, peraltro, litigano tra loro per stabilire chi è più a sinistra.
I governi Berlusconi pre 2008 avevano dentro quattro parti (FI, Lega, AN e UDC). I governi Prodi, invece, vi ricordate quante ne avevano?
E, aggiungo, Berlusconi non aveva bisogno di andare a raccattare Forza Nuova et similia per governare, mentre nei governi Prodi c'erano comunisti di tutti i tipi. Questo perché FI/AN/PDL/Lega riescono a mangiare i voti di quei partiti, PD e antenati post PCI no.
Unire DS e Margherita è stata una scelta catastrofica e la cosa peggiora di anno in anno. Pensavano che tutta la sinistra sarebbe confluita là dentro e, invece, non è mai successo. Hanno provato la svolta a destra, in un momento favorevole con la destra in crisi, ma Renzi non è stato capace di portare a termine il lavoro e si sono schiantati. Ora che a destra lo spazio è occupato, non hanno vie d'uscita. Gli resta il loro zoccolo di benestanti e benpensanti, ma è troppo poco per ambire a qualsiasi cosa, perché l'elettorato di sinistra, in buona parte, non si rivede nelle idee del PD e, piuttosto, vota 5 stelle, Lega o sta a casa.
A me l'unica cosa intelligente sembra la chiusura del PD con una rinascita a sinistra di tutta una serie di partiti con idee differenti che, però, possano dialogare tra loro. Cioè, quello che c'era prima e che messo insieme con un po' di scotch riusciva a ottenere risultati migliori dell'attuale PD.