[Luciano Pagliarini]

Gimondi è stato un grande, ma dire che Gimondi senza Merckx sarebbe stato lui il Cannibale significa non sapere la storia e fare disinformazione.

Tralasciando per rispetto dell'uomo le discussioni su quei tre Giri uno più controverso dell'altro (quello del '67, in particolare, resta una delle più grandi vergogne nella storia dello sport), Gimondi è stato sovente battuto da corridori che non si chiamavano Merckx sia nelle corse a tappe che nelle corse di un giorno.

Al Giro del 1965 fu battuto sia da Adorni che da Zilioli e dal primo prende 13'. Nel 1966 il Gimondi fresco vincitore del Tour viene battuto da ben quattro corridori: Motta, Zilioli, Anquetil e Julio Jimenez. Dal primo prende 6'47".

Nel 1968 non solo viene battuto nettamente da Merckx, dal quale accusa un ritardo di oltre 9', ma anche da Adorni, dal quale prende circa 4'.

Al Giro del 1971 con Merckx assente fu addirittura 7°. In parte danneggiato dalla coesistenza con Gianni Motta, durante la gara è, però, di rado incisivo. Sul Gran Sasso e a Pian del Falco non entra nei 10. Nella crono di Salò viene battuto sia da Boifava che da Ritter. Cambia passo nelle tappe alpine vincendo la frazione di Falcade (regolando altri tre corridori in volata) e giungendo primo dei big a Ponte di Legno. Nella crono finale, tuttavia, delude nuovamente chiudendo solo 7° a 1'03" da Ritter.

Il Giro del 1972 è pure peggio perché fa 8° a 14' di Merckx e arriva dietro anche a Roger De Vlaeminck. Nel 1974 oltre a Merckx lo batte Baronchelli e nel 1975 arriva 3° a 6'18" da Bertoglio.

Gimondi ha fatto 14 Giri d'Italia e solo due volte ha fatto 2° dietro Merckx. Al Tour de France, invece, solo una volta è stato 2° dietro al Cannibale, nel 1972.

Al Tour del 1967 giunse 7° a 10'15" da Pingeon. Sul Ballon d'Alsace non arrivò nei primi 10. Vinse la tappa di Briançon dopo aver attaccato con Julio Jimenez e fu 2° a Carpentras battuto allo sprint da Jan Janssen. Al termine della 15esima tappa è 5° a 6'15" da Pingeon. Il giorno dopo nel tappone pirenaico di Bagnères-de-Luchon va in crisi e perde 9 minuti dal leader. Si rifarà vincendo alla grande sul Puy de Dome, ma al netto dei successi parziali non è mai realmente stato competitivo per la gialla.

Nel 1969, invece, arriva 4° a quasi 30' da Merckx 1° e a 12' da Pingeon 2°. Nel 1975, invece, è 6° a 23' da Thévenet. Zoetemelk 4° gli diede un distacco attorno ai 16'.

In sostanza pensare che Gimondi senza Merckx sarebbe stato un cannibale dei grandi giri contro corridori come Ocana, Fuente, Thévenet, Adorni è a dir poco pretestuoso. Anche perché sovente non si considera anche quanto le carriere degli altri siano state influenzate dalla presenza del Cannibale. Ocana e Fuente, probabilmente, sono stati anche più penalizzati. Si pensi al Tour del '71 o ai Giri del '72 e del '74.

Nelle classiche il discorso regge ancora meno poiché Gimondi ha fatto 2° dietro a Merckx solo alla Sanremo del '71, al Fiandre del '69 e al Mondiale del '71. A questo ci aggiungiamo che pensare a un Gimondi dominante nelle gare in linea nell'epoca d'oro degli interpreti di queste corse (De Vlaeminck, Godefroot, Maertens, Leman, Bitossi ecc...) è abbastanza no sense.

Felice è stato il numero due della sua epoca per polivalenza e continuità di rendimento, ma come picchi sovente ha trovato diversi corridori a lui superiori, non solo Merckx. Per questo motivo lui cannibale non lo sarebbe mai stato.