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Storia e gloria del grande ciclismo prima della seconda guerra mondiale
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[Immagine: Le_Miroir_des_Sports_July_1933_main_image.jpg]

Al Tour del '33 la Francia si presenta al via con una formazione strabiliante, probabilmente superiore alle versioni viste in precedenza. Al campione uscente Leducq, infatti, si aggiungono i rientranti Antonin Magne e Charles Pelissier e, insieme a loro, ci sono anche Maurice Archambaud, carrarmato tascabile (era alto appena un metro e cinquantaquattro) che nel '32 vince il primo GP delle Nazioni e nel '37  fa il record dell'ora, Roger Lapébie, futuro vincitore della Grande Boucle, Léon Le Calvez, 3° alla Roubaix in quella stagione, un giovanissimo René Le Grevès e Geogers Speicher.

Speicher, ex nuotatore parigino, comincia ad andare in bicicletta molto tardi, a 17 anni (come un altro grande campione parigino, guardacaso), e prende parte al suo primo Tour del France solo nel 1932. Al netto di un inizio  di stagione esaltante, in cui fa 2° al Criterium International, 5° con vittoria di tappa alla Parigi - Nizza e 3° al campionato nazionale, nel '33 Georges parte come luogotenente delle varie stelle della selezione francese, in una Grande Boucle ricca di montagne e con abbuoni dimezzati rispetto all'edizione precedente.

L'inizio di Tour ha un sapore agrodolce per i transalpini: Archambaud conquista, in solitaria, la frazione inaugurale, con 2'32" sui primi inseguitori, e con essa la maglia gialla. Tuttavia, Charles Pelissier, nel corso della terza frazione, si scontra con un auto ed è costretto a ritirarsi, mentre l'italiano Learco Guerra, il nemico pubblico numero uno per i padroni di casa, ottiene tre successi parziali nei primi sette giorni e si porta in seconda posizione in classifica generale a 4'24" da Archambaud.

Nel corso dell'ottava frazione, la Grenoble - Gap di 102 km, un gruppetto di 6, comprendente Archambaud e Speichler, ma non Leducq, Magne e Guerra, si avvantaggia notevolmente sul resto del plotone. L'ex nuotatore riceve, dalla maglia gialla, il permesso di correre per la vittoria parziale, che conquista in una volata a tre con l'italiano Martano e il belga Lemaire.

Il giorno seguente, al via della Gap - Digne-les-Bains, Archambaud si presenta alla partenza con un vantaggio su Guerra di 8'53" e la consapevolezza di poter guadagnare ancora. Tuttavia, l'ormai leader de facto della nazionale francese cade nella discesa dell'Allos e arriva al traguardo ben 15 minuti dopo il vincitore di giornata, vale a dire proprio Speichler, che bissa il successo del giorno precedente regolando, in uno sprint ristretto, Martano, i connazionali cicloturisti (nome degli indipendenti ndr.) Fayolle e LeGoff e lo spagnolo Trueba. La maglia gialla passa, così, sulle spalle di Lemaire, con Guerra primo inseguitore a soli 23" e Speichler 3° a 2'56".

Archambaud torna a ruggire appena due giorni dopo la beffa: nella Nizza - Cannes, infatti, si toglie di ruota tutti i rivali, rifila 2'31" a Speicher e Lemaire e 7'44" a Guerra. In classifica generale, invece, sale in seconda posizione, a 1'06" dal leader. E' un fuoco di paglia, tuttavia, all'indomani dell'impresa, infatti, il futuro recordman dell'ora crolla, mentre Speichler va all'attacco con Léon Level e René Bernard, altro cicloturista transalpino, e conquista, battendo allo sprint i due rivali, il suo terzo successo di tappa, che gli vale anche la prima maglia gialla della carriera.

L'ex nuotatore è chiaramente in formissima, mentre Magne non ingrana e Leducq riesce ad essere competitivo solo in volata (conquista due tappe consecutive a Montpellier e Perpignan, nel corso della seconda settimana). Per questo motivo, la selezione francese, che in quegli anni non brilla solo per talento, ma anche per l'incredibile coesione, probabilmente un unicum nella storia del ciclismo, si unisce tutta intorno a Speichler, nel tentativo di permettergli di portare la gialla fino a Parigi. Impresa che, al netto della condizione scintillante del parigino, sembra tutt'altro che semplice, dato che Lemaire, al termine della 15esima tappa, è ad appena 15" dal leader.

Speicher, tuttavia, oltre che su scudieri regali come Magne e Archambaud, può contare anche su delle favolose qualità di discesista, che gli permettono di gestirsi tranquillamente su ogni salita, senza il bisogno di chiudere immediatamente sugli attacchi dei rivali.

E così, mentre Lemaire va affondo sui Pirenei, Speicher si difende senza troppi patemi dagli attacchi degli italiani e arriva nella sua città natale in maglia gialla con 4'01" di vantaggio su Learco Guerra 2° e 5'08" su Giuseppe Martano che chiude il podio.

[Immagine: georges-speicher-16899839-ddc4-48fa-ada8...e-750.jpeg]

Nonostante la vittoria nella Grande Boucle, tuttavia, non viene inizialmente convocato per il Mondiale casalingo di Montlhéry e solo la defezione di Paul Chocque, a 48 ore dal via, gli permette di prendere parte alla rassegna iridata. Voglioso di dimostrare il suo valore, Georges, parte a 125 km dall'arrivo e si leva tutti di ruota. Al traguardo arriva solitario e a braccia alzate, è campione del mondo, mentre, dopo oltre 5 minuti, Magne completa una doppietta memorabile regolando in volata l'olandese Marinus Valentijn.

Speicher è il primo, nella storia, a conquistare maglia gialla e maglia iridata nello stesso anno. Nel prosieguo della carriera i risultati, nelle corse a tappe, sono inferiori alle aspettative. Al Tour vincerà altre 6 frazioni, ma non tornerà più sul podio. Nelle corse di un giorno, invece, il parigino si toglie ancora delle grandissime soddisfazioni, conquista, infatti, ben 3 campionati nazionali (e considerando che Magne, nel '32, arrivò al punto di saltare il Tour per concentrarsi sul campionato francese, capite bene quanto questo fosse prestigioso all'epoca) e la Parigi - Roubaix del 1936 in cui, nel velodromo, andò in onda, con 50 anni d'anticipo, una parata identica a quella della Mapei del '96, solo che, al posto di Museeuw, Tafi e Bortolami, vi era il trio della Alcyon Dunlop composto da Georges e i due fenomeni belgi Romain Maes e Gaston Rebry.
 
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RE: Storia e gloria del grande ciclismo prima della seconda guerra mondiale - da Luciano Pagliarini - 15-10-2018, 01:22 AM

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