21-12-2018, 12:02 AM
(19-12-2018, 09:55 PM)Hiko Ha scritto: Colgo l'occasione per chiedere a Morris se prima o poi può parlarci del GP Wolber. Soprattutto mi interesserebbe sapere come funzionava il formato, quali corse davano il diritto di partecipare e come erano composte le squadre.
"Una corsa che rappresenta nell’ottica di un appassionato che sta diventando ricercatore, una grande delusione". Fu questa la prima sensazione che ebbi, quando circa mezzo secolo fa, incontrai e mi interessai al GP Wolber. Era la corsa considerata Campionato del Mondo, quando ancora i Mondiali per professionisti non c’erano (la rassegna iridata per dilettanti, infatti, iniziò sei anni prima, nel 1921), ma di fatto, nella sostanza, era solo una corsa ricca come nessuna all’epoca fra le prove in linea. Icona iridata virtuale però, lo è stata solo un triennio (forse anche solo un biennio), quindi meno del lustro d’anticipo sull’arrivo dei Mondiali. Il regolamento di questa corsa prevedeva la partecipazione dei primi tre corridori arrivati nelle principali gare in Francia, Italia, Belgio e Svizzera, ma così non fu praticamente sempre, perlomeno al netto di vistose defezioni, in particolare italiane e, forse, sarebbe più giusto definirla una corsa ad inviti. La prima edizione di questa gara fu disputata nel 1922, l’ultima nel 1931. Poi dal ’32 si svolse un G.P Wolber a tappe, di una settimana circa, riservato a dilettanti e indipendenti. Diciamo un Tour de l’Avenir anticipato di poco più di due lustri, con stop nel 1950.
Nel GP Wolber per prof, lo svizzero Henri Suter (grandissimo corridore) è stato l'unico a vincerlo più di un volta (due, bel ’22 e ’25). Cinque i successi dei belgi, due di francesi e svizzeri ed uno italiano con Costante Girardengo.
Lo score dei partecipanti anno per anno con zoom per la prima edizione.
1922 - 15 belgi: Félix Sellier, Léon Scieur, Albert Dejonghe, Louis Mottiat, Jean Rossius, Hector Heusghem, Firmin Lambot, Victor Leenaers, Emile Masson, Laurent Seret, Philippe Thys, Alfons Van Hecke, Jules Van Hevel, René Vermandel, Léon Devos
16 francesi: Jean Hillarion, Marcel Godard, Jean Brunier, Henri Pélissier, Georges Detreille, Jean Alavoine, Romain Bellenger, Honoré Barthélémy, Eugène Dhers, Robert Grassin, Marcel Huot, Robert Jacquinot, Francis Pélissier, Robert Reboul, Achille Souchard, Eugène Christophe.
2 svizzeri: Henri Suter, Charles Guyot.
2 italiani: Federico Gay, Costante Girardengo
1923 18 francesi 16 belgi 3 svizzeri 1 italiano (Ottavio Bottecchia) 1 lussemburghese (Nicolas Frantz)
1924 17 francesi 17 belgi 3 svizzeri 3 italiani (Girardengo, Bestetti, Bottecchia) 1 lussemburghese
1925 26 francesi 18 belgi 2 svizzeri 10 italiani
1926 10 francesi 3 svizzeri 1 lussemburghese
1927 Squadre di marca (4 alla part. 3 classificate) corridori solo francesi (15) e belgi (12), più il solo Frantz che, coi compagni della Alcyon, non fu classificato, perché arrivarono solo in 3 dei 7 partenti per equipe.
1928 21 francesi 20 belgi 2 svizzeri 1 lussemburghese 1 spagnolo (Ricardo Montero)
1929 24 francesi 10 belgi
1930 16 francesi 19 belgi 1 lussemburghese
1931 15 francesi 14 belgi 1 lussemburghese (Nick Engel)
Prove di selezione:
Francia: Parigi-Roubaix, Parigi-Tours, Bordeaux-Parigi, Tappe del Tour de France.
Belgio: Liegi-Bastogne-Liegi, Parigi Bruxelles, Giro delle Fiandre.
Svizzera: Monaco Zurigo, Campionato di Zurigo.
Itala: Milano-Sanremo, Giro di Lombardia.
Ciao Hiko!