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Come mai nel ciclismo è più facile individuare i goat?
#6
Spendo due righe per Marianne Vos.

Fenomeno ovunque, ma proprio ovunque.

Dal cross alle gare di endurance su pista (scratch e corsa a punti). Dalle volate di gruppo al pavé passando per i tapponi di montagna (si è imposta pure a Ceresole Reale).

Per otto annate consecutive atleta da 20 vittorie su strada a stagione (più tutto il resto....ed è davvero tutto il resto). Con il picco delle trentatré nel 2011.

Poi l'infortunio al ginocchio, il 2015 saltato in toto, un 2016 senza grossi acuti.

In quel biennio Marianne perde un passo.

Merckx ha punte di dominio anche superiori, ma quando inzia a perdere un po' di esuberanza, principalmente, peraltro, per colpe non sue, la sua carriera va rapidamente alla deriva.

Vos dopo il 2015-2016, invece, inizia pian piano a rimettere insieme i pezzi. Non ha più lo strapotere assoluto d'un tempo, ma nei due anni seguenti torna atleta capace di lottare per i traguardi più ambiti.

E a 32 anni, un lustro dopo l'ultima volta, ti piazza la nona stagione della carriera da venti vittorie. Non è più capace di primeggiare su ogni terreno, ma ha ancora nelle gambe numeri come questo:




La sua grandezza è veramente infinita. Non so se nascerà mai un'altra Marianne Vos.
 
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RE: Come mai nel ciclismo è più facile individuare i goat? - da Luciano Pagliarini - 05-07-2020, 02:07 PM

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