05-05-2021, 03:48 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-05-2021, 03:50 AM da Luciano Pagliarini.)
Ho guardato attentamente il tracciato per un pezzo che dovevo scrivere e volevo fare qualche riflessione sulle tappe "dure" della prima settimana.
Sestola: questa è una tappa vera, è lunga al punto giusto (187 chilometri) e negli ultimi cento chilometri non lascia spazio per respirare. La salita finale, poi, sono quattro chilometri al 10%, per cui qualcosa succederà. Uno come Simon Yates qua può staccare tutti.
Ascoli Piceno: non ho capito perché Forca di Gualdo e San Giacomo siano GPM di seconda categoria. La prima sono 10,5 chilometri al 7,4%, mentre la seconda sono 15 chilometri al 6%, ma gli ultimi quattromila metri hanno una pendenza media del 7,6%. Sarà che in Italia non abbiamo gli hors categorie ( ). Comunque l'erta finale è più seria di Montevergine di Mercogliano e San Martino di Castrozza, si può attaccare e qualche uomo di classifica può lasciare per strada un po' di secondi.
Guardia Sanframondi: Questa mi scalda proprio poco. La Bocca della Selva è lunga, ma facilissima e lo strappo finale è roba per gente tipo Ulissi e Moscon. Magari gli uomini di classifica meno esplosivi lasciano là un paio di secondi.
Rocca di Cambio: La tappa non è disegnata male, ma chiaramente qua aspetteranno tutti gli ultimi due chilometri della salita finale (che sono i più duri), proprio come è successo l'anno scorso a Roccaraso.
Sestola: questa è una tappa vera, è lunga al punto giusto (187 chilometri) e negli ultimi cento chilometri non lascia spazio per respirare. La salita finale, poi, sono quattro chilometri al 10%, per cui qualcosa succederà. Uno come Simon Yates qua può staccare tutti.
Ascoli Piceno: non ho capito perché Forca di Gualdo e San Giacomo siano GPM di seconda categoria. La prima sono 10,5 chilometri al 7,4%, mentre la seconda sono 15 chilometri al 6%, ma gli ultimi quattromila metri hanno una pendenza media del 7,6%. Sarà che in Italia non abbiamo gli hors categorie ( ). Comunque l'erta finale è più seria di Montevergine di Mercogliano e San Martino di Castrozza, si può attaccare e qualche uomo di classifica può lasciare per strada un po' di secondi.
Guardia Sanframondi: Questa mi scalda proprio poco. La Bocca della Selva è lunga, ma facilissima e lo strappo finale è roba per gente tipo Ulissi e Moscon. Magari gli uomini di classifica meno esplosivi lasciano là un paio di secondi.
Rocca di Cambio: La tappa non è disegnata male, ma chiaramente qua aspetteranno tutti gli ultimi due chilometri della salita finale (che sono i più duri), proprio come è successo l'anno scorso a Roccaraso.