04-10-2021, 08:00 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-10-2021, 08:15 PM da Hiko.)
Farei qualche battuta sull'Italia che vince tutto nello sport nel 2021, se solo tali battute non avessero frantumato i maroni. Però se vinciamo la Roubaix è veramente finita per tutti, robe che non accadevano da un millennio...
E la vinciamo con Sonny, uno che è sempre stato considerato un perdente di successo, ma che negli ultimi mesi sta facendo robe incredibili, da primo assoluto della classe.
Non sembrava affatto un deb: qualche curva sbagliata, ma per il resto è perfetto in ogni scelta fatta in una gara lunga e con mille insidie. La sua volata è magistrale, ma ancora più iconica rimarrà il ritmo fatto sul carrefour de l'arbre. Ora non si può sperare troppo nel futuro perchè Colbrelli sta oggettivamente attraversando un periodo irripetibile, però almeno questa Roubaix ci consegna una bella vittoria italiana e un corridore che avrà sempre i fari puntati addosso nella regina delle classiche.
Mathieu Van der Poel dà l'ennesima conferma di essere un marziano. Solo che la corsa si rivela veramente ad eliminazione, troppo dura perfino per un fenomeno come lui, soprattutto in questa condizione un po' precaria.
La trenata fatta sul settore di pavé (purtroppo non mi ricordo quale fosse) è impressionante come poche altre cose e ci conferma che è uno che può fare la differenza in ogni corsa e in ogni condizione.
Piange il cuore per Gianni Moscon, che senza la foratura e la conseguente caduta avrebbe ottenuto una vittoria da mettere direttamente nei libri di storia.
Io non sopporto molto la retorica che alcuni corridori con altre teste avrebbero potuto fare chissà cosa, però il trentino è uno dei più grandi what if del mondo del ciclismo. Quando vedi una prova di forza come quella di ieri, come quella di Innsbruck o di Harrogate, vedi un campione con un talento superiore al 99% dei suoi colleghi.
Molto maturo anche nelle interviste post-corsa: non si appella alla sfortuna e all'errore tecnico dell'ammiraglia ma accetta il risultato.
Da ieri ufficialmente iscritto al fan club di Florian Vermeersch. Mi ha esaltato fin dai primi tratti di pavé quando era in fuga a 2 con Eekhoff, vedevo qualcosa di speciale.
Se l'ultima Roubaix bagnata ci aveva fatto scoprire Boonen, chissà che questa non ci abbia fatto scoprire Florian...
E la vinciamo con Sonny, uno che è sempre stato considerato un perdente di successo, ma che negli ultimi mesi sta facendo robe incredibili, da primo assoluto della classe.
Non sembrava affatto un deb: qualche curva sbagliata, ma per il resto è perfetto in ogni scelta fatta in una gara lunga e con mille insidie. La sua volata è magistrale, ma ancora più iconica rimarrà il ritmo fatto sul carrefour de l'arbre. Ora non si può sperare troppo nel futuro perchè Colbrelli sta oggettivamente attraversando un periodo irripetibile, però almeno questa Roubaix ci consegna una bella vittoria italiana e un corridore che avrà sempre i fari puntati addosso nella regina delle classiche.
Mathieu Van der Poel dà l'ennesima conferma di essere un marziano. Solo che la corsa si rivela veramente ad eliminazione, troppo dura perfino per un fenomeno come lui, soprattutto in questa condizione un po' precaria.
La trenata fatta sul settore di pavé (purtroppo non mi ricordo quale fosse) è impressionante come poche altre cose e ci conferma che è uno che può fare la differenza in ogni corsa e in ogni condizione.
Piange il cuore per Gianni Moscon, che senza la foratura e la conseguente caduta avrebbe ottenuto una vittoria da mettere direttamente nei libri di storia.
Io non sopporto molto la retorica che alcuni corridori con altre teste avrebbero potuto fare chissà cosa, però il trentino è uno dei più grandi what if del mondo del ciclismo. Quando vedi una prova di forza come quella di ieri, come quella di Innsbruck o di Harrogate, vedi un campione con un talento superiore al 99% dei suoi colleghi.
Molto maturo anche nelle interviste post-corsa: non si appella alla sfortuna e all'errore tecnico dell'ammiraglia ma accetta il risultato.
Da ieri ufficialmente iscritto al fan club di Florian Vermeersch. Mi ha esaltato fin dai primi tratti di pavé quando era in fuga a 2 con Eekhoff, vedevo qualcosa di speciale.
Se l'ultima Roubaix bagnata ci aveva fatto scoprire Boonen, chissà che questa non ci abbia fatto scoprire Florian...