Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Continental 2014, ecco le regole del gioco
#7
Roberto Reverberi: "Continental come camere d'aria"
Continental è la più antica casa produttrice di pneumatici, nata nel 1871 in Germania. E a questo punto vi domanderete? Pneumatici? Perchè? Cosa quagliano con il ciclismo?

Pneuma deriva dal greco antico πνεύμα, ovvero "respiro", "aria", "soffio vitale" ma anche “vuoto”. E nei filosofi presocratici indica l'anima, il principio originario, ovvero l'arché sempre dal greco ἀρχή, connesso alla vita, impalpabile e invisibile, dunque immateriale. Ma anche materiale come dimostra un otre vuoto che soffiandovi dentro si gonfia riempiendosi di materia. Con gli stoici il termine viene accostato a quello di spirito, anche anima. Quindi pneumatici altro non sono che un involucro nel quale soffiare aria, il vuoto all'interno insomma. E non a caso la Continental ha chiamato così i propri prodotti, le proprie gomme, i copertoni, usati anche nel ciclismo. In gergo italiano camere d'aria. Beh camere d'aria continental...Per carità nessuna assonanza con il progetto continental anche se il divertissement, il gioco di parole ci sta. Insomma un progetto che, come ha già affermato più di qualcuno appare un bell'involucro con lo pneuma dentro, una camera d'aria. Un regolamento lacunoso e non lacunoso, a fisarmonica insomma. Nè carne nè pesce. Da quel pero e da quel fico...direbbe il bracciante agricolo... Non professionisti ma professionisti, non pagati ma pagati, un trampolino per i giovani ma anche un angolino dove l'elite attende mesto e laconico la fine della sua carriera.

Un po' come negli anni Ottanta il campione dopo aver dato il meglio di se nelle sudatissime stagioni in bicicletta si ritrovava a correre in quelle squadre considerate un po' garibaldine... Come un pensionato che va a finire i propri giorni in riviera...Insomma il regolamento c'è, ora avanti all'assalto delle Asd, squadre dilettantistiche ma con carta d'identità professioniistica. Che però a chi fa le cose fatte bene nel gran mondo del ciclismo proprio non vanno giù.

“Eh non mi dispiace io non ci sto – parla irritato Roberto Reverberi, una dinastia nel ciclismo e una squadra che sa farsi sempre onore tra le professional -. Noi paghiamo fior di quattrini, dobbiamo dare la reperibilità dei corridori, tasse, stipendi certificati degli atleti e poi ci ritroviamo a gareggiare con gente senza regole. Corridori, poveri loro, che non hanno passaporto biologico nè sono obbligati a dare la propria reperibilità”.

E si infiamma l'emiliano “Noi paghiamo ben 80 mila euro per il passaporto biologico. Le Protour 120, abbiamo norme rigide da rispettare e mò arriva un gruppo di continental assieme a noi? Che mettano almeno la reperibilità. Mi dispiace ma così non ci sto”.

Tra team manager e direttori sportivi ne state parlando? “Certo che si. E le dirò di più. Alcuni direttori sportivi dei dilettanti mi hanno chiesto consiglio. Alcuni parevano quasi sicuri di farla poi hanno cambiato idea. Troppe spese, meglio rimanere tra i dilettanti mi hanno detto. Certo. Viaggi, trasferte, alberghi. Tutto è a carico della continental. A volte a mala pena fanno fatica a pagare noi squadre professional, pensate voi se gli organizzatori si mettono a pagare le continental. Che poi molte delle continental estere altro non sono che squadre di dilettanti. E non è che si vincano gare o titoli solo perchè si fanno le continental”.

E affonda la lama Reverberi. “Mi è successo in più situazioni, in corse in Francia, Belgio, Olanda dove ci sono numerose continental, che quei paesi favoriscono la presenza delle loro squadre semi - professionistiche non di quelle straniere, per difendersi tra loro e fare numero. Non serve fare quel tipo di squadra per andare a correre all'estero. Basta rimanere tra i dilettanti e chiedere i permessi per uscire a correre fuori”.

Camere d'aria? “Si ha ragione. Un involucro con dentro boh, un regolamento che pur avendolo riletto non l'ho compreso fino in fondo. Vi racconto un episodio. Mi sono interessato a un corridore di una squadra continental. Per prenderlo avrei dovuto pagare una penale di diverse migliaia di euro. E forse solo allora il corridore avrebbe visto un minimo di stipendio. Ho lasciato perdere. Preferisco prendere un under fatto crescere in una buona squadra e poi passarlo al professionismo ed essendo sicuro che ha fatto tutti i controlli, I corridori continental purtroppo non sono sottoposti a un regime di controlli sanitari adeguati. No fatte così così non ci siamo proprio. Inoltre il nostro sistema fiscale è diverso da quello straniero. Per carità ci hanno provato, vedremo a fine mese in quanti aderiranno. Sono curioso”....

Ci saluta Reverberi. Sta preparando con i suoi corridori il Trittico Lombardo e alcune e corse in Francia. E i suoi meccanici hanno molte camere d'aria da gonfiare adesso...

Scritto da Tina Ruggeri
http://www.ciclismoweb.net/index.php?opt...Itemid=111
 
Rispondi
  


Messaggi in questa discussione
RE: Continental 2014, ecco le regole del gioco - da SarriTheBest - 11-08-2013, 03:51 AM

Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)