01-08-2015, 04:21 AM
Doping, dossier di Padova verso l'archiviazione. Nessun deferito.
Gli atleti potrebbero anche fare ricorso. Ferrari lo farà
È come se anche alla Procura di Padova fosse arrivata una secchiata di urina. Altro che Froome. Altro che hooligans sulle strade del Tour, qui ad essere maltrattata, vilipesa e ridotta a pubblica inutilità è la giustizia ordinaria, sportiva e di conseguenza la lotta al doping tutta. Vi ricordate quelle 550 pagine del dossier che avrebbe dovuto e potuto mettere in ginocchio lo sport italiano? Si parlava di decine di deferimenti certi, tra sportivi e fiancheggiatori, ma dopo otto mesi quel dossier sta per essere definitivamente archiviato senza un solo deferimento. A scriverlo, questa mattina, è «Il Corriere della Sera», a firma Marco Bonarrigo, collega sempre attento e bene informato. E il dottor Michele Ferrari? L’uomo nero dello sport tutto che fine fa? Come scrive Bonarrigo, probabilmente se la starà ridendo. Il provvedimento che puniva i suoi adepti non ha più valore giuridico. Insomma, tutto chiuso, tutto risolto. Chi si faceva preparare e allenare dal dottor Mito, non incorre più in nessuna sanzione e non è escluso che gli atleti pizzicati in passato (tra i tanti ciclisti anche Schwazer) possano fare ricorso. E non escluso, anzi è certo, che lo stesso Michele Ferrari possa vedere la propria inibizione (decisa dalla sola Federciclismo con provvedimento interno) dissolversi: dopo anni il Tar del Lazio è pronto a discutere il ricorso del medico ferrarese.
tuttobiciweb.it
Gli atleti potrebbero anche fare ricorso. Ferrari lo farà
È come se anche alla Procura di Padova fosse arrivata una secchiata di urina. Altro che Froome. Altro che hooligans sulle strade del Tour, qui ad essere maltrattata, vilipesa e ridotta a pubblica inutilità è la giustizia ordinaria, sportiva e di conseguenza la lotta al doping tutta. Vi ricordate quelle 550 pagine del dossier che avrebbe dovuto e potuto mettere in ginocchio lo sport italiano? Si parlava di decine di deferimenti certi, tra sportivi e fiancheggiatori, ma dopo otto mesi quel dossier sta per essere definitivamente archiviato senza un solo deferimento. A scriverlo, questa mattina, è «Il Corriere della Sera», a firma Marco Bonarrigo, collega sempre attento e bene informato. E il dottor Michele Ferrari? L’uomo nero dello sport tutto che fine fa? Come scrive Bonarrigo, probabilmente se la starà ridendo. Il provvedimento che puniva i suoi adepti non ha più valore giuridico. Insomma, tutto chiuso, tutto risolto. Chi si faceva preparare e allenare dal dottor Mito, non incorre più in nessuna sanzione e non è escluso che gli atleti pizzicati in passato (tra i tanti ciclisti anche Schwazer) possano fare ricorso. E non escluso, anzi è certo, che lo stesso Michele Ferrari possa vedere la propria inibizione (decisa dalla sola Federciclismo con provvedimento interno) dissolversi: dopo anni il Tar del Lazio è pronto a discutere il ricorso del medico ferrarese.
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